Uno dei tanti film su Gesù, ma sicuramente quello più indimenticabile. Dopo il patriottico Braveheart dedicato all’eroe nazionale scozzese Randall Wallace, vincitore di ben 5 premi Oscar, Mel Gibson torna sullo schermo a distanza di dieci anni firmando quello che probabilmente è il suo secondo capolavoro. Ma questo suo secondo capolavoro ha avuto la (s)fortuna di diventare uno dei film più controversi e provocatori dai tempi di Arancia Meccanica o se vogliamo fare un esempio più recente, dai tempi de L’ultima tentazione di Cristo diretto da Martin Scorsese. Violento fino all’insopportabile, Passion, nonostante eviti di censurare le scene di eccessivo splatter – come nella terribile sequenza della flagellazione – ricostruisce in maniera realistica le ultime dodici ore della vita ( terrena ) di Cristo. Novantatre minuti di tortura, quattro di resurrezione e mezz’ora di tregua a interruzioni ( che inoltre mostrano gli altri eventi antecedenti al drammatico esodo sul monte Calvario ) per farci digerire l’acerbo contenuto della pellicola – nonostante le scene di violenza restino, purtroppo, ben impresse nello spettatore –. Tuttavia, Gibson dimostra un’abilità registica di altissimo livello e indubbiamente questo film è un autentico kolossal evento, inoltre la straordinaria fotografia ci regala sequenze magistrali ( come la goccia che cade dall’alto ). Mel Gibson dirige benissimo gli interpreti, in particolare il protagonista, Gesù, interpretato da Jim Caviezel nella sua miglior interpretazione assieme a quella del soldato Witt de La sottile linea rossa, la bravissima Maia Morgenstern, nei panni di Maria, madre di Gesù e quella diabolica e intensissima di Rosalinda Celentano ( non unico nome italiano del cast ) che interpreta Satana. Commovente e realistico, provocatorio e magistrale, La Passionedi Cristo è un film che fa riflettere su tutto quello che ha dovuto subire il Messia per sconfiggere il Peccato, però chi ha lo stomaco debole, è meglio che si indirizzi verso altri film. Girato in parte anche a Roma, uscì in Italia senza alcun divieto.
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andrea 79
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lunedì 14 marzo 2011
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ma...
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...chi ti ha fatto uscire dal manicomio? come puoi definire realistico un film fatto su un personaggio inventato...? il tuo messia è esistito come è esistito Batman....
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(di il cinefilo)
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oblivion7is
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sabato 10 dicembre 2011
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@andrea 79
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Gesù è esistito veramente. È un personaggio storico, è esistito, era ebreo, è stato condannato ed è morto. Diceva che era figlio di Dio ma non c'era la prova che lo fosse. Io sono ateo, non cristiano, e questo film l'ho odiato (ma fossi cristiano forse lo odierei anche di più), ma bisogna essere corretti storicamente quando si dice qualcosa.
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