Titolo originale | Thirteen Conversations about One Thing |
Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Jill Sprecher |
Attori | John Turturro, Matthew McConaughey, Amy Irving, Alan Arkin, Clea Duvall, Barbara Sukowa . |
Tag | Da vedere 2001 |
MYmonetro | 3,09 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 11 maggio 2015
La felicità esiste? E come si raggiunge? Cinque protagonisti, cinque storie intrecciate: sullo sfondo una New York caotica e fredda. Al Box Office Usa Tredici variazioni sul tema ha incassato 3,3 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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In una New York indifferente si intrecciano le storie di alcuni personaggi fotografati ad un punto di svolta delle loro vite: avvocato rampante sceglie di non fermarsi dopo aver investito una passante che lavora come domestica nella casa di un uomo di cui si è invaghita; professore di fisica sposato ha una relazione adulterina che la moglie affronta con il silenzio; capoufficio di una società di assicurazioni con figlio tossicodipendente e matrimonio naufragato alle spalle licenzia un dipendente perché sempre ottimista e bendisposto verso il prossimo.
Il tema su cui si imbastiscono le tredici variazioni è quello della possibilità che ha ogni uomo di essere felice. In che modo il caso influisce sulle nostre scelte? Che siano proprio le nostre scelte a dargli forma? I quesiti proposti da Jill Sprecher, anche autrice della sceneggiatura insieme alla sorella Karen, sono gli stessi con cui ogni esperienza umana prima o poi deve fare i conti. Punto di partenza di un film che sembra voler mescolare Kieslowski e Carver, non a caso, è La conquista della felicità, saggio di Bertrand Russell pubblicato nel 1930, in cui la trattazione è divisa tra cause di felicità e cause di infelicità.
Organizzato per capitoletti che segmentano l'azione senza per forza dividere le quattro storie principali, Tredici variazioni sul tema racconta la vicenda di un singolo personaggio per poi lasciarla sospesa mentre ne introduce un'altra e infine torna sulla precedente nell'intento di mostrare in che modo il tempo e il caso abbiano influito su di essa. A questi uomini e donne delusi dalla propria esistenza, in breve, viene offerta una seconda possibilità, quasi si trattasse di una redenzione laica in grado di cambiare il segno ad uno stato di torpore che è l'opposto della felicità. Tra i quattro segmenti, collegati l'uno all'altro da brevi momenti in cui i vari personaggi entrano in contatto, si sfiorano, parlano, si scontrano o si guardano soltanto, il centro è rappresentato dall'esemplare episodio del capoufficio Gene, al quale spetta non per coincidenza il dialogo iniziale e finale con l'avvocato: quasi un prologo e un epilogo nel mezzo dei quali ognuno ha avuto la sua possibilità di scegliere la felicità per quello che è.
Nel personaggio interpretato da Alan Arkin, il migliore in una compagnia di attori ben diretta, sembra avere compiutezza il principio filosofico secondo cui la morale e la felicità vanno a braccetto. La scelta del numero tredici nel titolo è legata, un po' per scaramanzia, ad esperienze vissute dalla regista. Presentato nella sezione Cinema del presente del Festival di Venezia 2001.
TREDICI VARIAZIONI SUL TEMA disponibile in DVD o BluRay |
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Un film che si muove all'interno dei sentimenti di cinque persone, le cui vite si intrecciano casualmente... Per tutti cinque i personaggi il filo conduttore è la ricerca di un difficile equilibrio interiore. Il giovane rampante avvocato a cui la vita sorride, che gode nel mandare in carcere presunti delinquenti, finchè da un momento all'altro si trova nella condizione [...] Vai alla recensione »
quotidiana newyorkese i gesti più insignificanti sembrano poter cambiare la vita delle persone e cinque destini si intrecciano in un'unica storia che torna ripetutamentesu se stessa per mostrare passato, presente e futuro dei personaggi.
13 variazioni sul tema Per tredici volte, la felicità, il senso della vita (minimalista, almeno all’apparenza): come, del tutto casualmente, possiamo modificare il corso della vita degli altri. Uomini e donne si incrociano in interni newyorkesi a raccontano attimi delle loro storie: un professore universitario che, innamorato di una collega, decide di lasciare la moglie: un giovane avvocato troppo [...] Vai alla recensione »
Nel mondo occidentale all´alba del 2000, lo dimostrano anche i dati emersi dal recente censimento italiano sono tutti più soli: sembrano sparite le grandi famiglie, mentre la mappa sociale è costellata di mononuclei. Proprio come è rispecchiato in tante pellicole di questi ultimi anni, imbastite sul gioco ad incastro di singole esistenze che si sfiorano per puro capriccio del caso (o, se si preferisce, [...] Vai alla recensione »
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Il destino "più di ogni altra cosa" provoca le Tredici variazioni sul tema (13 conversations about one thing) di Jill Sprecher, regista del midwest per un film newyorkese, di quel genere indipendente che capta le ombre di Tribeca e dintorni, a due passi dalla torri che non ci sono più. Realizzato prima dell'11 settembre e presentato alla Mostra di Venezia 2001, è quasi un presagio nel suo sonnambulismo [...] Vai alla recensione »