Anno | 1999 |
Genere | Politico |
Produzione | Italia |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Maurizio Zaccaro |
Attori | Giuliano Gemma, Michele Placido, Mariangela Melato, Leo Gullotta, Stefano Accorsi Giovanna Mezzogiorno, Lorenzo Piani, Daniela Giordano, Luigi Diberti, Mariano Rigillo, Nazzareno Natale, Franco Castellano (II), Livio Galassi, Cinzia Monreale, Franco Diogene, Franco Trevisi, Claudio Spadaro, Roberto Posse, Pino Ammendola, Augusto Zucchi, Umberto Bellissimo, Enzo Saturni, Vincenzo Peluso, Lavinia Guglielman, Alessandro Mascali, Bruno Bilotta. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 6 aprile 2017
Un film un po' troppo per bene per una vicenda, quella di Enzo Tortora, decisamente per male. Zaccaro viene dalla scuola di cinema di Bassano. Ama i f... Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO NÌ
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Un film un po' troppo per bene per una vicenda, quella di Enzo Tortora, decisamente per male. Zaccaro viene dalla scuola di cinema di Bassano. Ama i film civili, ma la sua denuncia risulta piuttosto scontata. Il suo è, naturalmente, il punto di vista della difesa del presentatore assurdamente accusato. Il quale, interpretato da Placido, è più patetico che credibile. Ma gli altri attori del cast si fanno vedere con indubbio piacere, lavorano con convinta perizia. Il punto di vista di Zaccaro è troppo unilaterale per appassionare la platea.
«È un uomo perbene tuo papà. Un uomo perbene». Ha la forza di un mantra benefico la frase con quale Enzo Tortora si rivolge alla figlia Silvia in uno dei momenti emotivamente più forti del film. Quella stessa frase contiene la sintesi estrema del concetto che Maurizio Zaccaro affida alla narrazione cinematografica e cioè: se un uomo perbene, un innocente finisce [...] Vai alla recensione »
E' un film squinternato affidato ad un regista inadeguato, palesemente ambiguo è girato al ritmo di telenovela, la terribile drammaticità dell'evento è solo sfiorata senza mai carpirne l'essenza devastante e il cast è incisivo solo dalla parte cattiva. Ricordo che nell'estate dell'83 stavo su un palco, e mentre montavo la mia batteria, [...] Vai alla recensione »
Michele Placido fa rivivere Enzo Tortora e l'errore giudiziario che condannò a oltre tre anni di tormenti il presentatore televisivo, prima che una sentenza della Corte di Cassazione ne confermasse nel l987 l'innocenza dalle accuse di narcotraffico e collusione con la camorra avanzate da alcuni magistrati napoletani. Il film ha valore di testimonianza, ha una forte utilità sociale.