Anno | 1991 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Joel Coen, Ethan Coen |
Attori | Michael Lerner, John Turturro, John Goodman, Judy Davis, John Mahoney Tony Shalhoub, Steve Buscemi, Jon Polito. |
Uscita | martedì 22 aprile 1997 |
Tag | Da vedere 1991 |
Distribuzione | Filmauro |
MYmonetro | 3,70 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 dicembre 2023
Vincitore a Cannes, unico nella storia del Festival, di tre premi: miglior film, migliore regia e migliore attore. John Turturro, qui nella sua più significativa interpretazione, è un commediografo piuttosto presuntuoso che vive a New York. Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha vinto un premio ai David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Barton Fink - È successo a Hollywood ha incassato 1,5 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Vincitore a Cannes, unico nella storia del Festival, di tre premi: miglior film, migliore regia e migliore attore. John Turturro, qui nella sua più significativa interpretazione, è un commediografo piuttosto presuntuoso che vive a New York. Se ne infischia delle critiche benevole e si sente rappresentante dei bassi ceti sociali. Viene scritturato ad Hollywood per scrivere un film sulla lotta libera interpretato da Wallace Beery (siamo negli anni Trenta). Dapprima è restio, ma poi accetta e viene alloggiato in un albergo, un tempo rinomato, ormai in disfacimento. Conosce così il vicino di stanza che dice di essere un rappresentante e poi uno scrittore che ammira. Quest'ultimo però deve molto alla sua assistente che passerà una notte con il commediografo. Ci sarà un misterioso omicidio e al termine della stesura della sceneggiatura il lavoro di Barton Fink sarà rifiutato. Con molto sarcasmo e bravura formale i fratelli Coen firmano il loro miglior lavoro assieme al precedente Crocevia della morte. Grande anche l'interpretazione di John Goodman ( True Stories e Arizona Junior), dall'enorme mole.
Un film molto Coen e per me quasi autobiografico. Barton Fink sono loro? Critica spietata al mondo Hollywoodiano che compra, crea geni e distrugge. Un mondo che sceglie cosa deve fare chi viene messo a contratto per il bene del mercato e del business con contropartita il successo offerto a piene mani ma spesso effimero e distruggente. Barton prova a entrare in questo mondo (INFERNO) ma alla fine sceglie [...] Vai alla recensione »
Il commediografo Barton Fink viene lanciato da un buffo mentore ebraico, che bacia i piedi per chiedere perdono, nel mondo del cinema. Siamo negli anni trenta e per passare da Broadway a Hollywood a Barton viene affidata la sceneggiatura di un film sulla lotta. Alloggiato in una stanza fatiscente alla periferlia di Los Angeles con Steve Buscemi ambiguo portiere, Barton non riesce a scrivere, sia per [...] Vai alla recensione »
Una critica del mondo di Hollywood raccontata attraverso l'inettitudine di un commediografo newyorkese che riceve l'incarico di sceneggiare per il cinema un film sul wrestling. Barton Fink è il tipico personaggio coeniano, perdente fino al midollo che rappresenta perfettamente tutti i bravi artisti messi a confronto con il duro mondo di Hollywood, in cui si è assoggettati [...] Vai alla recensione »
Uno stimato scrittore teatrale viene chiamato ad Hollywood per scrivere la sceneggiatura di un film sul wrestling, sarà un’esperienza devastante. I Cohen sanno fare quello che fanno come pochi altri, i loro film sono unici ed il loro marchio d’autore è indistinguibile, questo forse è uno dei loro apici. Una storia che pone davanti a tutto un dato di fatto più [...] Vai alla recensione »
Ricordando film come Fargo, A serious man, Non è un paese per vecchi, gli appassionati dei Coen potrebbero rimanere inizialmente spiazzati da questo Barton Fink. Che poi il suo personaggio (un bravissimo John Turturro) è in tutto e per tutto coeniano, stralunato, pensoso, dilaniato internamente. In questa fattispecie assume gli aspetti di un giovane commediografo di New York che dopo un inaspettato [...] Vai alla recensione »
Si! E' molto imbarazzante esprimere la mia opinione su questo film adornato di stelline, pluridecorato dalla critica e vincitore di premi eccelsi. Ho provato a vederlo due volte e ho cercato di capire fine a che punto sono demente. Si, perchè per due ore ho cercato di trovare inteesse per una storia assurda che non ha nè capo e nè coda e non avendolo trovato mi sono sentito [...] Vai alla recensione »
La genesi del film (scritto di getto in poche settimane)ed il crescendo di energia fanno pensare ad un'opera di volontaria contestazione, forse frutto di sentimenti di rabbia provati dagli autori nell'ambiente hollywoodiano. Rimane, essudando dal protagonista, un senso di impotenza contro il sistema, contro la guerra (Charlie=Hitler?), contro le città ed i loro fagocitanti alberghi e temibili ospiti. [...] Vai alla recensione »
Barton fink( turturro) è un regista teatrale che, conquistata broadway con le sue tragedie incentrate sull'uomo comune, per incassare, deve fare il salto del continente, ovvero andare a scrivere una sceneggiatura a hollywood. Il soggetto che gli vioene assegnato è, molto banalmente, il catch; barton viene alloggiato in un albergo dove gli è impossibile produrre ma dove incontra un sedicente venditore(goodma [...] Vai alla recensione »
qualcuno di voi sa dove lo posso trovare questo film? è introvabile e vorrei vederlo
Ma come si fa ad apprezzare una micidiale cagata come questo film? Lunghissimo, noioso, insopportabile, mal recitato e inutile.... Saperlo prima non ci avrei perso due interminabili ore!!! Inutilissimo!
I fratelli Coen - Joel ed Ethan - inseguono una sensazione, un’idea, meglio ancora un oggetto: uno diverso in ogni loro film. In Crocevia della morte (1990), per esempio, il leitmotiv era un cappello floscio. Anche Barton Fink ha un motivo conduttore. Il protagonista è perseguitato dai rumori, a cominciare da un campanello che, nell’atrio dell’albergo, risuona all’infinito.
Barton Fink (John Turturro) è un giovane commediografo ebreo di New York: un suo lavoro è appena andato in scena a Broadway, accolto con entusiasmo da critica e pubblico. Nemmeno il tempo di assaporare il successo, ed ecco arrivare la chiamata da Hollywood. Dubbi, resistenze (il nostro eroe non vorrebbe staccarsi dalla “gente comune” che, ritiene, deve continuare a essere la sua unica fonte di ispirazione), [...] Vai alla recensione »
Rovinare l’allegria di una festa è cosa da maleducati. Ma forse qualche riserva da parte di una voce sola e solitaria, per dire che il presepe non le piace, non farà poi tanta differenza. Anche perché il presepe le piace, ma... Ma Barton Fink, quarto film dei sorprendenti e geniali fratelli Coen, uno produttore e uno regista, ambedue ugualmente impegnati nel processo creativo, secondo regole ancora [...] Vai alla recensione »