Stalker

Film 1979 | Fantascienza 161 min.

Regia di Andrei Tarkovsky. Un film Da vedere 1979 con Anatoliy Solonitsyn, Nikolaj Grinko, Aleksandr Kaydanovskiy, Alisa Frejndlikh. Cast completo Genere Fantascienza - URSS, Russia, Germania, 1979, durata 161 minuti. - MYmonetro 3,79 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 30 maggio 2022

Ambiziosa, raffinata, stimolante allegoria di Tarkovski sulla sete di conoscenza e la paura della stessa. Al Box Office Usa Stalker ha incassato 19,8 mila dollari .

Consigliato assolutamente sì!
3,79/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,58
CONSIGLIATO SÌ
Ambiziosa, raffinata, stimolante allegoria di Tarkovski sulla sete di conoscenza.

Ambiziosa, raffinata, stimolante allegoria di Tarkovski sulla sete di conoscenza e la paura della stessa. Lo Stalker è una specie di guida che, dietro compenso, porta le persone dentro i confini di una zona proibita, presidiata dai soldati. La ragione ufficiale è che il luogo è stato contaminato dalla caduta di un meteorite. Ma una leggenda popolare vuole che all'interno della zona ci sia una "stanza" dove ogni conoscenza e ogni desiderio vengono soddisfatti. Lo Stalker porta uno scrittore e uno scienziato alle soglie della "stanza", dove però i due non osano entrare.

FANTAFILM
Cento anni di cinema di fantascienza

Le autorità hanno interdetto l'accesso ad un territorio dopo che al suo interno si sono verificati fatti inspiegabili. Nessuno conosce l'origine della "zona": alcuni parlano di una catastrofe radioattiva, altri della caduta di un meteorite o della discesa di un'astronave, ma tra la gente corre voce che nella "zona" abbandonata sopravvive un edificio isolato, in una stanza del quale, per un fenomeno meraviglioso, i sogni e i desideri si trasformano in realtà. Eludendo la sorveglianza armata, qualcuno ha superato i confini proibiti ed è pronto a tornarvi per accompagnare, dietro ricompensa, chi voglia scoprirne i segreti. Una di queste guide, lo "Stalker", si avventura assieme ad uno scienziato ed uno scrittore nella "zona" alla ricerca della verità. I tre uomini percorrono sentieri tortuosi e sfuggono a sconosciuti pericoli, fino a raggiungere la soglia della "stanza dei desideri".
Lo "Stalker" è un uomo rozzo ma dall'animo semplice; lo scienziato è mosso dall'ansia di sapere; lo scrittore va in cerca della perduta ispirazione. I tre protagonisti sono uomini perdenti, battuti dalla vita, e le parole e le domande che si scambiano sembrano rincorrere speranze e tradire sconfitte. Il mondo nel quale si aggirano - il mondo della "zona" - è pervaso da un'atmosfera primordiale, selvaggia. La realtà di tutti i giorni - la realtà esterna dominata da un sistema impersonale - ha la tonalità anonima del bianco e nero. La "zona" ha il colore della contraddizione: ostile, liquida, inquietante, reca i velenosi segni della rovina della civiltà. La minaccia che incombe sui tre, i tre se la portano dentro ed imparano a conoscerla: alla fine del viaggio, essi sapranno di aver "ripreso" qualcosa della loro libertà negata.Il viaggio dei tre compagni è metafora di una conquista interiore che attraversa le regioni dell'incubo e dell'esaltazione: paura e desiderio di conoscere forzano e spingono verso il traguardo di una certezza universale, e pur non riuscendo a frantumare la prigione esistenziale dell'individuo, danno un significato nuovo al mistero quotidiano della vita.Ispirandosi liberamente al racconto dei fratelli Strugatskyi, Andrei Tarkovsky - regista meticoloso, perfezionista e raffinato - prosegue la sua pensosa e sofferta indagine filosofica sull'essere uomini. L'idea riscatta la fragilità, la fede la rigidità del dogma: come in Andrei Rublëv o in Solaris.


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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 1 giugno 2011
Federico Rivelli

Non c’è alcun dubbio che questa sia un opera eccezionale. Per convincersene basti pensare a come Tarkovskij riesca, senza l’utilizzo di alcun effetto speciale e senza mai mostrare nulla di strano o futuristico, a trafiggere lo spettatore con emozioni e pensieri profondissimi, facendogli provare, allo stesso tempo, incertezza, angoscia, dubbio, mistero, sorpresa, tristezza, malinconia [...] Vai alla recensione »

sabato 19 marzo 2011
weachilluminati

Per avere una vibrazione immediata di Andreij Tarkovskij preferisco partire da una sua poesia: “E lo sognavo, e lo sogno, e lo sognerò ancora, una volta o l’altra, e tutto si ripeterà, e tutto si realizzerà e sognerete tutto ciò che mi apparve in sogno.   Là , in disparte da noi, in disparte dal mondo Un ‘onda dietro l’altra si [...] Vai alla recensione »

domenica 22 luglio 2012
Kronos

Non pochi registi contemporanei s'ispirano (o talvolta omaggiano) Tarkovsky, rifacendosi in particolare all'estetica di 'Stalker', certamente uno degli esiti più alti del regista russo. Ma nonostante i deliri di molti critici, lo spettatore sano di mente difficilmente potrà appassionarsi a cose tipo "Faust' di Sokurov o "Valhalla Rising" [...] Vai alla recensione »

domenica 24 maggio 2015
APropositodiCinema

Un viaggio interiore alla ricerca del senso dell'esistenza, il viaggio definitivo dell'umanità verso la conoscenza delle risposte alle domande che da sempre affliggono l'uomo. La "zona" diventa quindi metafora della continuità della vita, in cui l'uomo rischia di perdersi o rimanere schiacciato nella sua costante ricerca di risposte e, inevitabilmente, diventa [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 novembre 2015
Noia1

Tre uomini sono diretti verso la Zona, li guida lo stalker. Arrivati, ogni loro desiderio sarà avverato. Un film di fantascienza che della fantascienza ha tutti i dettagli meno che il ritmo e tanti intermezzi. Più che altro possiamo definirlo un film d’autore, tutto ciò che consegue la categoria penso sia superfluo indicarlo, sostanzialmente si può sintetizzarlo come: non per tutti.

sabato 8 settembre 2012
MattBaker

C'è da premettere che Stalker non è un film che fa del suo punto di forza le scene d'azione, i colpi di scena o la trama. E' un film di riflessione sull'animo umano, sulla ricerca della verità, sulla capacità di affrontarla e di accettare la nostra parte più nascosta. Sono i dialoghi a farla da padrona, spesso brillanti e tuttavia adatti ad ogni genere [...] Vai alla recensione »

martedì 29 giugno 2021
Tunaboy

Quando sentii parlare per la prima volta di “Stalker” non gli diedi troppa attenzione: d’altronde sembrava essere il solito film intellettualoide di un qualche regista russo sconosciuto. In qualche modo, però, il suo nome continuava a comparirmi in faccia: navigando su Internet, tra i post consigliati di Instagram, leggendo pagine e siti di cinema.

lunedì 11 ottobre 2010
il cinefilo

TRAMA:Un individuo chiamato Stalker guida uno scrittore e uno scienziato alla ricerca di un luogo misterioso che avrebbe la capacità di realizzare ogni desiderio...COMMENTO:Il cinema di fantascienza espresso con tecniche pesantemente"cerebrali"lo si era già potuto scoprire grazie al film 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO di Stanley Kubrick(anche se si tratta di uno stile quasi completamente [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 maggio 2009
superpicche

Se non fosse stato per la bravura degli attori che riescono a "bucare" lo schermo facendo così passare le loro emozioni allo spettatore nonostante la traduzione dal russo all'italiano il film sarebbe brutto. Nella Russia non decadente ma a pezzi si esalta la sensualità di Alisa. Nel 1979 per usare una Land Rover invece della UAZ in un film russo devi avere appoggi potenti.

mercoledì 19 dicembre 2012
stefano giasone da-fré

Nei nidi altrui la femmina del cuculo depone la sua prole. Un uovo per volta, a giorni alterni, confezionato e maculato su misura poiché ciascun individuo è parassita di una specie sola. Allo schiudersi il neonato si sbarazza dei gusci più legittimi rimanendo adottivo l’unico, per congedarsi poi ad età matura. Tra i Veda metafora dell’anima, provvisoria dall’involucro.

domenica 20 marzo 2011
weachilluminati

  Stalker prima Bastano i primi fotogrammi per capire che ci troviamo di fronte a qualcosa di diverso, di speciale , di magico , che non si può ora lasciare, che va affrontato ineluttabilmente  . Subito , famelici consumatori, vorremmo capire, dire la nostra  senza troppo faticare ,ma Andreij Tarkovskij questo non lo concede , richiede per  se  tempo, attenzione [...] Vai alla recensione »

domenica 28 marzo 2010
fedeleto

Dopo averci incantato con le atmosfere di solaris ,tarkovskij torna alla fantascienza non trascurando mai la tematica princiopale di tutti i suoi film:l'illusione.Stalker e' la persona che porta gi individui ormai stanchi dela propria vita nella cosidetta zona e li troveranno una scelta necessaria per poter rilettere su cosa e' possibile e cosa non lo sia per poter vivere con se stessi.film [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 maggio 2011
vatican97

Dopo Solaris ecco l'altro film che mi stupisce e mi conferma la bellezza dei film di Tarkovskj: i significati allegorici, il dolore di un uomo reputato malvagio ma in realtà disinteressato e, soprattutto, quel barlume di speranza lontana che si intravede in Stalker come in Solaris, come un traguardo definitivo di pace che prima o poi verrà raggiunto.

sabato 23 giugno 2018
Emanuele 1968

 Più che fantascienza, un viaggio nella mente umana, film per pochi.

giovedì 24 marzo 2016
lupusinfabula

Un film straordinario. Alquanto unico per quanto riguarda specialmente la figura di notevole spessore dell' "accompagnatore/istruttore, (senza bisogno di scomodare i "soliti Maestri" ...) Credo che quest'opera sia stata anche di grande ispirazione per la poi più nota e successiva saga di "Lost". p.s. l'ho visto sottotitolato, ma considerata l'importanza (e a volte la velocità) dei dialoghi, [...] Vai alla recensione »

sabato 10 luglio 2010
Infinity

Lento, lento, lento....mi meraviglio che venga vivamente consigliato....il film di per sè è pieno si significati.....lascia il tempo di fare autonalisi...visto le tempistiche....ci sono voluti ben 15 min. solo per superare un tunnel.....non concordo con voi nel consigliarlo vivamente....i significati del film non riescono a colmare i tempi estremamente dilatati.......di tutto il film.

giovedì 15 ottobre 2009
Aides

@alla redazione: che fine fanno i commenti che non inviate???? Quante volte bisogna riscriverli prima di vederli pubblicati?? grazie

lunedì 2 gennaio 2012
giuseppinamara

Film affascinante, effettivamente troppo lento e troppo cerebrale, forse e' bene leggere prima il romanzo. Giuseppinamara

lunedì 25 ottobre 2010
Taras Bulba

Era il secondo film di Tarkowsky che ho visto. Dopo avere visto solaris e stalker, ho capito che non riuscirò mai più a vedere un film di Tarkowsky. La storia del film è qualcosa di geniale, e il film finisce lasciando lo spettatore in sospeso, non riuscirà mai a capire se questa zona è una montatura di un folle o di un furbo, oppure se esiste veramente.

mercoledì 29 agosto 2012
gurdjieff

Questo non è cinema, il cinema è tutt'altro,credo che quando si vuole fare un prodotto del genere è meglio dedicarsi al teatro. Credo che il testo da cui è tratto il film sia molto più adatto ad una opera teatrale. Ripeto: il cinema è tutt'altra cosa!

Frasi
Amo gli occhi tuoi, amica mia, il loro gioco, splendido di fiamme, quando li alzi all'improvviso e, con un fulmine celeste, guardi di luce tutt'intorno. Ma c'è un fascino più forte: gli occhi tuoi rivolti in basso, negli attimi di un bacio appassionato e, fra le ciglia semichiuse, del desiderio il cupo e fosco fuoco.
Una frase di La figlia (Natascia Abromova)
dal film Stalker - a cura di Gianni
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Stefano Reggiani

Stalker unisce la fantascienza morale di Solaris alle suggestioni dirette del linguaggio poetico che già scandivano i ricordi dello Specchio. Il padre di Tarkovskij, Arsenij, era un buon poeta; anche in Stalker si ritrovano suoi versi, come accompagnamento, alibi e incitamento alla sentenza morale. Si immagina che nelle pianure dell'Urss (in un futuro remoto come un passato) sia caduta una specie [...] Vai alla recensione »

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