Simon Templar

Film 1963 | Avventura

Titolo originaleThe Saint
Anno1963
GenereAvventura
ProduzioneGran Bretagna
AttoriRoger Moore, Ivor Dean .
MYmonetro Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Una serie con Roger Moore, Ivor Dean. Titolo originale: The Saint. Genere Avventura - Gran Bretagna, 1963, Valutazione: 4 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento martedì 21 luglio 2009

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO N.D.

Il personaggio nato dalla penna di Leslie Charteris nel 1928 diventa televisivo con il volto di Roger Moore. Il sofisticato ed elegante avventuriero giramondo che corre in aiuto dei deboli e delle belle fanciulle è soprannominato “il santo” per l’apparente innocenza che predica quando finisce nei guai. Il che succede sistematicamente in ogni puntata: che sia a Roma o a Istanbul, a Parigi come a Londra, Templar entra in azione per dare aiuto a coloro che ne hanno bisogno. Il suo passatempo è girare il mondo (senza valigie) a bordo della sua Volvo P1800; quelle poche volte che viaggia in aereo si siede di fianco a donne affascinanti che lo tirano nei guai. Vestito impeccabilmente in giacca e minicravatta, a volte sfoggia vistosi dolcevita e giubbottini da netturbino quando deve scalare muri o penetrare illegalmente in appartamenti. Quando viene scoperto riesce a nascondersi, senza essere visto, dietro poltrone, scrivanie, tavolini; dopo aver menato le mani, si risistema il ciuffo ribelle e si mette a posto il cravattino uscito dalla giacca. Moore fa esercizio da James Bond con il ghigno sardonico che lo contraddistinguerà per tutta la carriera. Celebre la presigla, dove “il santo” si rivolge al telespettatore dissertando su usi e costumi locali o sui più diversi aspetti della natura umana, per poi venire presentato come “il celebre Simon Templar”. Tanto famoso da allertare l’ispettore Claude Teal (Ivor Dean) di Scotland Yard ogniqualvolta il protagonista capita a Londra. La sigla vera e propria, che si avvale delle note di Edwin “Ted” Astley, vede un omino stilizzato con un’aureola: è il disegnino del Santo che funge da biglietto da visita affinché gli avversari sappiano con chi hanno a che fare (nei romanzi di Charteris, uno degli ispettori che si imbatte nello schizzo – John Fernack della polizia di New York – commenta così: “Ho l’impressione che Templar non abbia un gran talento artistico. Però sa rendere l’idea. Guardate questa figura: sembra una di quelle che disegnano i bambini la prima volta che prendono in mano la matita. Un semplice cerchio per la testa, una linea dritta per il corpo e altre quattrio per braccia e gambe, ma si capisce che rappresenta un essere umano. E un altro segno che gli galleggia sulla testa”). Robert S. Baker, Monty Berman e Lew Grade sono i produttori del serial. Donald Sutherland, Ed Bishop, Yootha Joyce, Barry Morse, Gabrielle Drake, Ian Hendry e Oliver Reed sono presenti quali guest-stars. Peter Yates compare saltuariamente dietro la macchina da presa. Se nei romanzi di Charteris Templar guidava una fittizia Hirondel, nel serial Moore cambia addirittura cinque modelli di Volvo, uno dei quali costruito con i pezzi “sopravvissuti” da un incidente. Nell’immaginario collettivo, “il santo” è e resterà sempre Roger Moore, lungo 71 episodi in bianco e nero e 47 a colori, di cui due firmati anche da regista: a nulla sono valsi i due sequel televisivi con Ian Ogilvy (sul finire degli anni ’70) e Simon Dutton (nel 1989, in onda sulle syndication), né la recente versione cinematografica (1997) con Val Kilmer, più preso a travestirsi che a interpretare l’affascinante eroe letterario. Nelle sale sono uscite due appendici della serie con Roger Moore, in realtà composta da episodi assemblati in modo tale da renderli film: L’organizzazione ringrazia: firmato il Santo (1970) e La mafia lo chiamava il Santo, ma era un castigo di Dio (1972), quest’ultimo noto anche con il titolo La vendetta del Santo. Negli anni ’40 ci avevano provato sul grande schermo George Sanders, Hugh Sinclair e Louis Hayward; Vincent Price aveva prestato la sua voce nella traduzione radiofonica delle gesta di Templar. Nel 1987 è stata girata una puntata-pilota con protagonista Andrew Clarke: l’insuccesso ha spinto i produttori a non girarne il seguito.

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