Anno | 1950 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Luigi Zampa |
Attori | Antonella Lualdi, Jean Gabin, Mariella Lotti, Nerio Bernardi, Fausto Guerzoni, Peppino Spadaro Piero Pastore, Aristide Baghetti, Elena Altieri, Elli Parvo, Ada Colangeli, Enrico Luzi, Paola Borboni, Paolo Ferrara, Dante Maggio, Julien Carette, Marco Tulli, Laura Tiberti, Bice Valori, Carletto Sposito, Ciro Berardi, Bruno Corelli. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 6 recensioni. |
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CONSIGLIATO NÌ
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Al commendator Bacchi viene negato l'ingresso in Paradiso per una cattiva azione commessa in vita. Ottiene di tornare sulla Terra per rimediare avendo a disposizione mezza giornata. Trovandosi coinvolto in una situazione sentimentale ingarbugliata, il commendatore segue il proprio impulso dimenticando lo scopo per cui era tornato tra i vivi. Si ripresenta a San Pietro convinto d'aver perso l'ultima occasione, ma scopre invece che quella mezza giornata lo ha completamente riscattato.
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Trionfale accoglienza di critica e di pubblico in Francia, prestigiosi premi (migliore regista esordiente e migliore attrice) vinti l’anno scorso a New York al Tribeca Film Festival di De Niro: queste le credenziali di È più facile per un cammello...‚ opera prima diretta e interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Si tratta della storia di una coppia che divorzia raccontata a ritroso nel tempo, che lei [...] Vai alla recensione »
La timidezza ha mille sfumature. E quelle di Valeria Bruni Tedeschi sono un mélange di pudore e ironia. Le stesse sfumature che ha regalato alla sua opera prima, premiata dal pubblico e dalla critica in Francia È più facile che un cammello... II titolo è preso da un versetto dei Vangeli: «È più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago che per un ricco accedere al regno dei cieli».
Più che un’autobiografia, un autoritratto. Interni di famiglia e di vita, passeggiate nei meandri di un passato scomodo, disagiato, vissuto da Valeria Bruni Tedeschi tra una Torino assediata dal piombo degli anni del terrorismo e una Parigi più liberata, che l’accoglie come una figlia adottiva. L’attrice debutta così nella regia, rimembrando di sé e dei suoi cari, delle sue insicurezze e delle sue [...] Vai alla recensione »