Un sacerdote parte per l'Islanda e si ritrova a mettere in discussione la sua moralità. Espandi ▽
Sul finire dell'Ottocento, l'Islanda è sotto il controllo danese. Al prete Lucas viene assegnato l'incarico di recarsi sull'isola, documentare con delle foto la vita degli abitanti locali e costruire una chiesa. Ma tra mari ostili e lunghi pellegrinaggi le condizioni sul suolo islandese si rivelano proibitive, e l'atmosfera inospitale. Ben presto la spedizione, composta tra gli altri dalla guida Ragnar con cui Lucas entra subito in conflitto, perde pezzi e speranza.
Non è soltanto l'opera migliore e più ambiziosa di Pálmason, ma è anche uno dei titoli più importanti del recente panorama europeo. Diviso in due parti ben distinte,
Godland ripete il motivo del dualismo attraverso una serie di congiunzioni mai armoniche: movimento e stasi, fede e natura, un uomo e la sua nemesi.
L'afflato è quello alto del cinema di Malick, ma distorto da una tensione alla ricerca impossibile che sa di Herzog. E poi ancora ci sono in
Godland le possenti riflessioni spirituali di Scorsese in
Silence, così come le piccolezze velenose dell'animo, ben indagate in altre famose rivalità del grande schermo (
Il petroliere di Paul Thomas Anderson).