L'educazione di Rey

Film 2017 | Drammatico, +13 96 min.

Regia di Santiago Esteves. Un film Da vedere 2017 con Germán de Silva, Matías Encinas, Walter Jakob, Esteban Lamothe, Martín Arroyo. Cast completo Titolo originale: La Educacion del Rey. Titolo internazionale: Rey's Education. Genere Drammatico, - Argentina, 2017, durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 4 aprile 2019 distribuito da ExitMedia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,90 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 19 aprile 2019

La storia di Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella Mala di Mendoza. In Italia al Box Office L'educazione di Rey ha incassato 17,3 mila euro .

Consigliato sì!
2,90/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 2,69
CONSIGLIATO SÌ
Un esordio che sorprende col 'non detto' e coinvolge lo spettatore in un'indagine sulla natura dell'essere umano.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 3 aprile 2019
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 3 aprile 2019

Al centro della storia Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella malavita di Mendoza. Qualcosa va storto però la notte in cui El Rey, al suo primo colpo in un ufficio notarile fa scattare l'allarme. I suoi due complici vengono catturati da una volante mentre lui, con in mano la refurtiva, riesce a scappare sui tetti. Nella fuga cade in un giardino distruggendo una serra. Il padrone di casa, Vargas, una guardia giurata in pensione, lo ammanetta ma istintivamente gli da riparo. Il mattino seguente, gli propone un accordo: non lo denuncerà alle autorità purché che lui ripari ciò che ha rotto in giardino. Entrambi non sanno che chi cerca quel denaro non sono criminali comuni ma poliziotti corrotti e determinati.

Santiago Esteves, al suo esordio nel lungometraggio, ha alle spalle la collaborazione (come montatore) di registi come Pablo Trapero, Juan Villegas e Mariano Llinás.

I trascorsi di Esteves spiegano perché abbia deciso di dirigere e co-sceneggiare la sua opera prima partendo da un plot già ampiamente affrontato dal cinema, impostandolo però in modo originale. Perché l'incontro tra un adolescente privo di punti di riferimento solidi e un uomo non più giovane che progressivamente se ne assume una paternità di fatto non è certo nuovo. Così come nuova non è la denuncia (in tutte le cinematografie) dei poliziotti corrotti. Ciò che però qui finisce con l'attrarre l'attenzione è il non detto. Non sappiamo perché Vargas accolga in casa, con il pretesto di fargli riparare ciò che ha semidistrutto, uno sconosciuto che potrebbe invece tranquillamente denunciare.

L'uomo ha un figlio che compare all'inizio e con il quale non sembra essere in sintonia. Da lì in poi assistiamo a una progressiva 'presa in carico' del ragazzo che si lascia alle spalle però la tradizione. Perché Vargas, che è stato guardia giurata per trasporti di responsabilità, insegna a sparare a un potenziale delinquente? Cosa vede in lui che lo spinge ad occuparsene non nascondendogli neppure il proprio lato non del tutto immacolato (vedi visita al mercante di abbigliamento con guardaspalle alla porta)? Esteves non ci dà risposte mentre, in alternanza, ci mostra che il cerchio rischia di stringersi attorno a Reynaldo. Lascia che sia lo spettatore a provare ad indagare nelle motivazioni che talvolta gli esseri umani scoprono in se stessi in modo imprevedibile forse senza neanche chiedersene la ragione.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 25 aprile 2019
daniela montanari

Raynaldo, come tutti i ragazzi giovani, vuole sentire di "fare parte", di "appartenere". Alla banda malavitosa del fratello - ad esempio - che decide di metterlo alla prova facendogli compiere subito un piccolo crimine: intrufolarsi in casa di un notaio e rubare, con indicazioni precise, banconote provenienti da diversi incassi non propriamente onesti.

Frasi
Facciamo così: tutto quello che hai rotto lo ripari
Carlos Vargas (Germán de Silva)
dal film L'educazione di Rey - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 5 aprile 2019
Gaspar Zimerman
Clarín

L'educazione può arrivare da ogni parte e con tutti i mezzi. Si può educare qualcuno in un'aula scolastica, con i libri, o anche per le strade, con la pistola. Quest'ultima è l'opzione scelta da Vargas, un'ex guardia giurata di Mendoza, in Argentina, quando il giovane delinquente Rey piomba nella sua serra, distruggendola. L'opera prima di Santiago Esteves vuol essere sia un poliziesco sia una storia [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 aprile 2019
Gabriele Porro
Cult Week

Mendoza, con oltre un milione di abitanti, è la quarta area metropolitana dell'Argentina, ai piedi delle montagne che separano il paese dal Cile. Come in altri centri urbani del paese, non mancano lì esemplari di pibe chorro" (letteralmente "ragazzino delinquente"), una figura della moderna criminalità che opera spesso a cavallo tra malavita e "forze dell'ordine", tra le quali il cui confine, e non [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 aprile 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

A Mendoza, a ridosso delle Ande, il giovane Rey(naldo), assieme al fratello e a un altro ragazzo, tentano il furto in un ufficio notarile. I due ragazzi vengono arrestati, Rey fugge con la refurtiva. Nel tentativo di nasconderla, cade nel patio di una guardia giurata in pensione, distruggendo la serra. L'uomo lo raccoglie in casa e in cambio della libertà, gli fa riparare la serra.

venerdì 5 aprile 2019
Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Doveva diventare una serie tv nera e criminale, alla Narcos argentina per intenderci, ma Santiago Esteves ha preferito virare il suo esordio in lungo nel classico film. La precisazione sulla serialità de L'educazione di Rey non è casuale: il testo offre tutti gli elementi per amplificarsi in un modello articolato nel tempo, specie per l'importanza data ai personaggi che coronano il film.

giovedì 4 aprile 2019
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Il cinema argentino da tempo si è allontanato da Buenos Aires, location inevitabile dei suoi film, dai classici ai contemporanei. Sono state esplorate le regioni da Salta (Lucrecia Martel), alla Patagonia di Lisandro Alonso, ed ora Santiago Esteves con il suo esordio L'educazione di Rey ci mostra la sua città, Mendoza, lontana dalla capitale e inedita sullo schermo.

martedì 2 aprile 2019
Gianluigi Ceccarelli
La Rivista del Cinematografo

Nella periferia della provincia argentina di Mendoza, i ragazzi vivono di espedienti. Tra di loro l'adolescente Reynaldo, reclutato dal fratello per partecipare a un furto in uno studio notarile. L'arrivo della polizia complica il piano; Reynaldo, dopo aver nascosto i soldi, cade da un tetto e si ritrova nel giardino di Carlos, un'ex guardia giurata, deciso a trattenerlo finché non riparerà i danni [...] Vai alla recensione »

martedì 2 aprile 2019
Mauro Gervasini
Film TV

O meglio, l'educazione di "el Rey", il Re, cosiddetto ragazzino svelto della periferia di Mendoza (location curiosa, montanara). Dopo un colpo in un ufficio con due amici scivola da un tetto distruggendo una serra. Il cui proprietario, guardia giurata in pensione, lo "rapisce" e lo "rieduca" al fare, al pensare onesto, e in cambio non lo denuncia. Ha fatto i conti senza i complici e soprattutto senza [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 aprile 2019
Emiliano Dal Toso
Ciak

Reynaldo Galindez, detto Rey, è un ragazzo di Mendoza che è stato cacciato di casa dalla madre e che si trova catapultato nell'ambiente malavitoso dal fratello maggiore Josué. Per ricevere aiuto e accoglienza, Rey si fa coinvolgere in una rapina rischiosa in cui riesce a scappare con la refurtiva, ma, durante la fuga, s'imbatte nel cortile di una famiglia dove vive il pensionato Carlos Vargas, ex guardia [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
martedì 26 marzo 2019
 

Al centro della storia Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella Mala di Mendoza. Qualcosa va storto però la notte in cui El Rey è chiamato a far un colpo in un ufficio notarile scatta l'allarme.

NEWS
lunedì 25 febbraio 2019
 

Al centro della storia Reynaldo, alias "el Rey" (il Re), un ragazzo che viene introdotto dal fratello nella Mala di Mendoza. Qualcosa va storto però la notte in cui El Rey è chiamato a far un colpo in un ufficio notarile scatta l'allarme.

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