Anno | 2015 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Sergio Misuraca |
Attori | Dario Raimondi, Alessandro Schiavo, Alessio Barone, Ivan Franek, Aurora Quattrocchi Emanuela Mulé, Salvo Piparo, Antonello Puglisi, Consuelo Lupo, Sergio Vespertino, Marta Paola Richeldi, Emanuela Mulè (II), Renato Lenzi, Daniele Blando, Alessandro Pennacchio, Roberta Procida, Dino Spinella. |
Uscita | giovedì 4 giugno 2015 |
Distribuzione | Microcinema |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,52 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 maggio 2015
Un giorno, sotto promessa di un lavoro, Dario accetta di consegnare a Roma una misteriosa busta per conto del "Professore". Sarà per lui l'inizio di una tragedia.
CONSIGLIATO NÌ
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Dario, giovane siciliano con una laurea in tasca e nessuna prospettiva di lavoro all'orizzonte, accetta la proposta di un maneggione locale che gli paventa la possibilità di una "segnalazione" a un datore di lavoro in cambio della consegna di una busta di "documenti importanti", che Dario dovrà effettuare a Roma. La consegna dovrà avvenire in automobile e nessuno, tranne il destinatario, dovrà venire a conoscenza del contenuto della busta. Dunque Dario chiede al suo migliore amico e compagno di fumate Nicola, che di mestiere fa il tappezziere, di nascondergli la busta nella fodera del sedile dell'auto. È l'inizio di una serie di peripezie che coinvolgeranno sia Nicola che lo zio di Dario, un ex attore ora cantante di nightclub da tempo coinvolto in traffici illeciti a Roma.
Fuori dal coro è il lungometraggio di esordio di Sergio Misurarca, siciliano trapiantato per un periodo negli Stati Uniti dove ha inseguito il sogno di entrare nel mondo del cinema e si è mantenuto lavorando in ristoranti top incontrando il suo mito di sempre, Robert De Niro. All'universo cinematografico di De Niro e Scorsese, ma anche di Tarantino e Guy Ritchie, è ispirato questo primo film, di cui Misurarca ha scritto soggetto e sceneggiatura per poi dirigerlo tutto da solo.
Da un lato Fuori dal coro è, come suggerisce il titolo, controcorrente quanto a spontaneità e capacità di raccontare una Sicilia contemporanea riconoscibile e autentica, pur nelle esagerazioni comiche. Dall'altro la volontà (e probabilmente necessità) di fare tutto da solo ha fatto sì che Misurarca commettesse il classico errore del principiante: voler dire troppo e tutto insieme. Il film non sa decidere se essere una commedia nera, una farsa etnica, un pulp o un noir, e affastella svolte narrative e personaggi a scapito della linea narrativa. Anche la recitazione è disomogenea: al bravo Alessio Barone nei panni di Nicola, ad esempio, si alterna il tracimante Ivan Franek in quelli di un trafficante slavo. E se la storia è piacevolmente sbullonata, si sente spesso la necessità di "stringere le viti" per imprimerle quel ritmo che invece si perde in vari punti della narrazione.
Un maggior supporto produttivo potrebbe trasformare la freschezza e l'artigianalità di Misuraca in mestiere, e dare una maggiore compattezza narrativa alla sua immaginazione, che comprende molti guizzi e qualche situazione comica ispirata.