Titolo originale | Seven Minutes |
Anno | 2014 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Jay Martin |
Attori | Jason Ritter, Kris Kristofferson, Luke Mitchell, Leven Rambin, Joel Murray Kevin Gage, Zane Holtz, Russell Hodgkinson, Dylan Arnold, Brandon Hardesty, Rich Morris, Mariel Neto, Megan Barkley. |
MYmonetro | 2,94 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 18 dicembre 2017
Una rapina che, in sette minuti, diventa un travolgente gioco molto pericoloso.
CONSIGLIATO SÌ
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Sam, Mike e Owen, dovendo dare del denaro a un pericoloso criminale, hanno deciso di rapinare lo zio di Sam del denaro che costui ha ottenuto in modo illegale. La rapina si presenta come molto facile: il derubato non potrà ovviamente sporgere denuncia e in sette minuti si dovrebbe poter entrare e uscire. Ma le cose non vanno come previsto e la situazione si fa molto complicata.
Jay Martin si avvale di una leggenda che circola nella sua famiglia secondo la quale nel 1940 alcuni suoi lontani parenti hanno provato a derubare la banca di un loro zio.
È da questo ipotetico avvenimento che trae ispirazione un heist movie che ricalca le orme di tanto cinema già visto ma che, proprio perché siamo davanti a una produzione media, riesce a sfrondare la vicenda di orpelli inutili. La presenza di Kris Kristofferson è puramente decorativa mentre si rivelano interessanti i ritratti dei giovani coinvolti. A volte sono proprio questi film che sanno raccontare con precisione il latente e poi esplosivo disinganno dell'America profonda la quale ha visto volatilizzarsi l'American Dream.
Due fratelli, uno dei quali è stato licenziato e ha la compagna incinta, e un amico da poco uscito dal carcere cercano di risollevare la propria condizione "rubando in silenzio dalle tasche già gonfie di quelli che avevan rubato" come cantava De André.
Peccato che il silenzio duri poco e che la violenza finisca con il prendere il sopravvento in un Paese dove le armi sono a portata di mano e possono essere utilizzate nel modo più irrazionale possibile (vedi reazione di una delle impiegate dello zio). Sono vite senza prospettive quelle che si alleano o si contrappongono (il poliziotto conosciuto da tutti e di cui tutti conoscono le frustrazioni amorose) in una provincia che sembra trovare un orizzonte più ampio solo in un finale che non è però pacificatorio.
Questo"Seven Minutes"(2014)parla non certo solo di una rapina, dove questo"elemento narrativo"è solo uno dei tanti che compongono una vicenda complessa, multifattoriale, dove gli altri fattori sono angoscia, droga, vita e morte, dove questo elenco è solo indicativo, riferendosi a un"complesso"(nel senso letterale)di situazioni, esistenziali ma anche sociali(&egrav [...] Vai alla recensione »
Film bello, intrigante. 4 persone coinvolte per una rapina, con spezzoni passate ed attuali potrebbe crearsi confusione ma film bello