Titolo originale | Strangers: Prey At Night |
Anno | 2018 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Johannes Roberts |
Attori | Christina Hendricks, Martin Henderson, Bailee Madison, Lewis Pullman, Emma Bellomy, Damian Maffei Lea Enslin, Preston Sadleir. |
Uscita | giovedì 31 maggio 2018 |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,96 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 giugno 2018
Tre misteriosi aggressori mascherati emergono dall'oscurità per terrorizzare indiscriminatamente delle persone innocenti. In Italia al Box Office The Strangers - Prey At Night ha incassato 625 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Una famiglia trasloca, ma c'è maretta. Il trasferimento è dovuto al comportamento poco consono della figlia adolescente Kinsey, ribelle senza causa, che si è fatta espellere dalla scuola. I genitori Mike e Cindy sperano che una ricollocazione geografica e una nuova scuola possano giovare, ma Kinsey, naturalmente, non è d'accordo. Poco favorevole è anche il fratello maggiore Luke, costretto anche lui a un cambiamento di luoghi e amici che non avrebbe minimamente desiderato. La meta è una casetta messa a disposizione dagli zii Marv e Cheryl in un desolato complesso abitativo in una località boschiva. La famiglia vi arriva nella notte dopo un lungo viaggio in auto.
Mentre stanno sistemandosi, i quattro sentono bussare alla porta: è una ragazza che chiede se Tamara è in casa. Le dicono che si dev'essere sbagliata, non c'è nessuna Tamara da quelle parti. La ragazza misteriosa se ne va.
Le tensioni familiari si acuiscono: Kinsey, oppositiva e piena di rancore, esce per stare per conto suo e i genitori le sguinzagliano dietro Luke perché la faccia ragionare. Rimasti soli, i genitori ricevono di nuovo la visita della strana ragazza che chiede (ancora) di Tamara. Curiosando in un'altra casa del complesso abitativo - deserto - Kinsey e Luke trovano i cadaveri assassinati degli zii. È il preludio a una notte di terrore caratterizzata da un assedio spietato e crudele.
Nominalmente un sequel di The Strangers - film di dieci anni fa scritto e diretto dall'allora esordiente Bryan Bertino - ne è in sostanza, come spesso accade, un remake con poche varianti, tra cui soprattutto una diversa gestione della parte finale e il raddoppio dei personaggi oggetto delle attenzioni degli psicopatici assassini. Il risultato non è trascendentale. Come icone orrorifiche, gli assassini dal volto coperto da maschere infantili (a parte il capofamiglia killer che ha un cappuccio) funzionano per la capacità di rendere il contrasto tra la disumanità feroce e il simbolo del gioco e dell'innocenza, raggelato nell'immota e disturbante fissità della maschera. Ma è la gestione del racconto a destare poco entusiasmo.
In un'epoca in cui i cellulari sono nelle tasche di tutti, gli sceneggiatori devono fare i salti mortali per evitare di dotarne i personaggi in modo funzionale, stiracchiando la logica oltre ogni limite di credibilità. Lo scopo è naturalmente quello di lasciare i protagonisti da soli contro la minaccia esterna, ma c'è modo e modo. Il comportamento degli assaliti, inoltre, come di consuetudine, non è dei più intelligenti e fa in modo che le cose si mettano sempre peggio con la classica ineluttabilità di questo genere di film, in cui i cattivi non sbagliano mai e i buoni sempre. Sino a un certo punto, naturalmente.
Pur con i suoi difetti strutturali, The Strangers era un film diretto con stile e capacità e con dei protagonisti (tra cui una brava Liv Tyler) tratteggiati con umanità e credibilità, per cui si era portati a tenere. Questo è diretto in modo più sbrigativo - anche se non sciatto - dallo specialista Johannes Roberts (che ha fatto di meglio, ad esempio con 47 metri), recupera piattamente luoghi comuni e stilemi classici dello slasher (final girl compresa) e mette in scena personaggi monodimensionali e puramente funzionali.
Alcuni momenti isolati sono realizzati in modo inventivo ed efficace: su tutti il confronto nella piscina, caratterizzato da soluzioni visuali interessanti e da momenti di sospensione narrativa ingegnosi. Ma sono momenti che si perdono in un insieme modesto che si limita ad assecondare una trama lineare e con poca fantasia e a creare una suspense appena accettabile.
Il cast fa quel che deve e quel che può: Bailee Madison, da bambina, era stata nel remake di Non avere paura del buio prodotto da Guillermo Del Toro e qui torna all'horror con capacità espressive appena adeguate. Lewis Pullman, che qui interpreta suo fratello, è figlio dell'attore Bill Pullman (Independence Day).
I cinefili appassionati di horror apprezzeranno la simpatica citazione finale che richiama il classico Non aprite quella porta.
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"The Strangers Prey at Night"(2018)di Johannes Roberts, è un film sequel di"The Strangers"(2008, Bryan Bertino, che qui invece è co-autore della sceneggiatura). Ritmo non ben colto, vari problemi per armonizzare effetto-sorpresa e suspense, questo nuovo film sembra non decollare, sa per la scarsa qualità dlle(degli)interpreti, sia per la riproposizione stantia [...] Vai alla recensione »
Johannes Roberts, 47 Metri e The Other Side of the Door, porta sul grande schermo il remake dell’horror di dieci anni fa diretto dall’allora esordiente Bryan Bertino. In realtà le varianti rispetto al suo capostipite sono ben poche: qui le vittime sono quattro, nel predecessore erano due ed il regista britannico si concentra maggiormente sul creare tensione [...] Vai alla recensione »
Film poco interessante, con scene gia viste e ridicole. Visione sconsigliata........
Un misto tra il ridicolo e il riciclo delle stesse cavolate. Sconsigliato...
Il film non mi ha entusiasmato per niente! Incoerenza quando all'inizio del film appare la scritta "tratto da una storia vera". A mio avviso non c'è nulla di vero, basti guardare verso la fine. Finale aperto ma anche quello non mi ha entusiasmato. Film da 1 stella.
Horror basato sulle paure ancestrali americane, le maschere colorate rinviano ai colori di guerra dei nativi, e costruito sullo schema stereotipato dello sconosciuto che bussa alla porta gentilmente con lo scopo di fare una strage familiare. Buona la suspense, che funziona nonostante le troppe incongruenze del plot. Il regista, Roberts, ha fatto meglio con 47 metri.
A 10 anni dal primo film,un sequel che è praticamente un remake con poche variazioni:una dosa maggiore di sangue,il fatto che qui l'azione si sposta all'aperto e un finale lieto(ma col dubbio che si insinua nell'ultima scena).Per il resto,anche qui non ci sono spiegazioni per le ragioni degli assassini e tranne una delle donne non si saprà mai che faccia hanno.
La cosa più bella del film è la fotografia, specie nella fase iniziale, la storia sa da incubo fornito a spettatori amanti del genere con tutti i clichè del caso, senza un perchè, o forse perchè no, che poi è il vero orrore del racconto, tuttavia, suggestiva è la location con l'ottima fotografia. Saluti.
Sbagliato film, no, non e il mio genere, dopo il primo sbudellamento sono uscito, ne tengo gia tanti di dispiaceri, no grazie; cosi sono andato in un locale famoso qui in castello di brescia, mi sono gustato un ottimo gelato, serata tipicamente estiva, un paradiso, e come direbbe un tipico romanesco << ha Prey At Night ma vatte ha piglia un gelato va >>
Mike, la moglie e i suoi due figli, vanno a trovare gli zii che vivono in una roulotte, all'interno di un parco. Quando arrivano, però, dei parenti non vi è traccia. In compenso, tre psicopatici mascherati han deciso di farli fuori. Alzi la mano chi, non cultore del genere, si ricorda il primo The Strangers. Tranquilli, non siete gli unici ad averlo abbandonato nel dimenticatoio.
Toc toc toc. Bussano alla porta e via col massacro. Va così nell'America di un camping immerso nelle brume notturne. Dove capita una famigliola quasi modello con due coniugi innamorati e due figli un po' ribaldi, specie la ragazza con la sua maglietta dei Ramones. Deve ricredersi, lei per prima, sul pregio dei buoni sentimenti quando inizia l'assalto, tutto ascia e coltelli, di tre psicopatici killer [...] Vai alla recensione »