Titolo originale | Les Contes de la Nuit |
Anno | 2011 |
Genere | Animazione |
Produzione | Francia |
Regia di | Michel Ocelot |
Attori | Firmine Richard, Julien Beramis, Marine Griset, Michel Elias, Olivier Claverie Yve Barsacq. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,96 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 maggio 2012
CONSIGLIATO SÌ
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In un vecchio cinema in disuso un anziano operatore, un ragazzoe una ragazza inventano storie che si materializanno con la tecnica delle ombre. Due sorelle sono innamorate dello stesso giovane e una riesce ad averlo per se' con l'inganno. Non sa pero' che il giovane nelle notti di luna piena si trasforma in lupo. Un ragazzo delle Antille entra nel regno del re dei morti e supera, con l'aiuto di animali, le prove per averne in sposa la figlia. Una giovane fanciulla deve essere data in sposa a un mostro come sacrificio in una citta' i cui edifici sono tutti d'oro. Un ragazzo africano e' cosi' abile nel suonare il tamburo da costringere tutti a danzare. Un ragazzo che non mente mai viene messo alla prova dal re del Tibet. Un giovane deve aiutare la propria amata che e' stata tarsformata in un animale. Michel Ocelot e' indubbiamente uno dei piu' creativi animatori del mondo e nella ristrettissima top list di quelli europei. Il suo lavoro non e' mai legato a un elemento prevalente (l'estetica oppure la storia) ma e' teso a fonderli con uno sguardo ampio sia sulle tematiche che sulle culture. Ne costituiscono un esempio film come Kiriku' e la strega Karaba' o Azur e Asnar. In questa occasione e' tornato a visitare la tecnica delle ombre utilizzata per Principi e principesse affrontando pero' la nuova sfida del 3D. Chi ne segue l'opera sin dagli inizi temeva che l'uso della tecnologia in qualche misura ne snaturasse lo stile. La smentita e' arrivata puntuale con questo film in Concorso alla Berlinale (non dimentichiamo che Ocelot non ha mai voluto che il suo cinema venisse catalogato come pensato per i bambini.P erche' l'animazione di Ocelot si avvantaggia del rapporto di profondita' creato dal 3D riuscendo a mettere in rilievo la qualita' di sfondi che si ispirano alla storia dell'arte e del costume. In tutto questo resta intatto il suo interesse per protagonisti indipendenti, coraggiosi e generosi. I suoi personaggi sono liberi da pregiudizi e sanno volgere le spalle agli allettamenti da qualunque parte provengano. In questa occasione pero' la prevalenza e' data al maschile. Alle femmine, tranne che nel primo episodio, viene lasciato il solo compito di farsi salvare. E' un po' poco.