Joshua |
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Un film di George Ratliff.
Con Sam Rockwell, Vera Farmiga, Celia Weston, Dallas Roberts, Jacob Kogan.
continua»
Thriller,
durata 105 min.
- USA 2007.
- 20th Century Fox Italia
uscita venerdì 11 luglio 2008.
MYMONETRO
Joshua ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Joshua non ha apprezzato la nascita della sorellina. Si darà da fare per porre rimedio all'accaduto.
![]() Un'opera di genere di buon livello, un thriller che rivisita i luoghi classici del filone 'bambino malefico' |
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Giancarlo Zappoli
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New York, Upper East Side. A casa Cain è nata la secondogenita, Lily. Papà Brad e mamma Abby sono molto felici. Lo è molto meno il fratello di nove anni, Joshua. Bambino che preferisce il pianoforte all'attività sportiva, Joshua è apparentemente educato e rispettoso ma il sospetto che cerchi di liberarsi della sorella non è infondato. Lily comincia infatti a piangere in modo disperato sin dai primi giorni dopo l'arrivo a casa. Da qui prenderà il via un crescendo di tensione che porterà a una conclusione per molti inattesa. ![]()
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Horror? thriller? no, un noioso dramma psicologico
venerdì 26 marzo 2010
di Frank75
Joshua (Jacob Kogan) è un bambino diverso, ha un talento notevolmente superiore alla norma, tanto che le sue insegnanti pensano di avanzarlo di una o addirittura due classi. Nel tempo libero frequenta una scuola di musica dove impara a suonare il pianoforte in maniera sopraffina. La sua vita e quella della sua famiglia procedono a gonfie vele, almeno finché nasce la sua sorellina Lily. Quell’evento cambia radicalmente la vita in quel elegante appartamento nel cuore di New York continua » |
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joshua | |
Mi ami ancora papà?! | |
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DVD | JoshuaUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 22 luglio 2009
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INCONTRI | Dopo la partecipazione al Sundance e a Locarno, esce in sala Joshua, storia di un bambino educato e diabolico.Le mani sulla culla e sul pianoforte
giovedì 10 luglio 2008 - Marzia Gandolfi
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Care coppie felici attenti ai piccoli Joshua
di Federico Raponi Liberazione
Una società che teme i propri figli ha grossi problemi col futuro, e ogni tanto qualcuno ce lo enuncia ad effetto con un thriller. Inquietante pargolo di nove anni (che dà nome al titolo), papà broker, mamma fresca di secondogenita in un appartamento a New York: Joshua è una rapida cronaca del disgregarsi di quello che viene considerato il nucleo base di una comunità, e il ragazzino ne sembra l'artefice assoluto dalle ignote finalità, vestito da piccolo lord, serio, taciturno, solitario, molto bravo a scuola e poco portato per lo sport, ma soprattutto imperscrutabile. » |
Un thriller psicologico per svelare il lato oscuro di un bambino perfetto
di Boris Sollazzo DNews
"L'impagabile innocenza dei bambini". Era la frase preferita dell'Emilio Fede di Guzzanti, commentando ironicamente le sue torture psicologiche a un bambino, l'irresistibile sodale di sempre Marco Mazzocca. È un luogo comune duro a morire, e su questo si fonda questo thriller psicologico che più politicamente scorretto non si può. Tutto avviene tra le mura rassicuranti di una famiglia giovane, bella e altoborghese, quella del ragazzotto manager Sam Rockwell e dell'affascinante casalinga Vera Farmiga. » |
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Bambino prodigio e forse assassino
di Fabio Ferzetti Il Messaggero
C'è un nuovo cattivo in città: il bambino. Proprio così. Sarà l'ingegneria genetica, saranno le famiglie allargate o le scuole disastrate, ma i pargoli sono la nuova frontiera dell'ansia. Mancavano solo i mini-killer. Fatto. Ed ecco il pettinatissimo Joshua (Jacob Kogan), che a 9 anni suona Brahms e Bartok, si diletta di storia egizia, parla come un laureato di Yale, ma ha anche gesti sconcertanti. Possibile che un piccolo newyorkese ricco come lui, cresciuto nell'Upper East Side in una casa con vista sul Dakota Building (l'edificio di Rosemary's Baby, per capirci. » |
Fratelli serpenti sfasciano la famiglia
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ai nostri giorni, dominati dall'idolatria e dal timore nei confronti del bambino-re, un film come Joshua assume quasi l'autorità di una parabola. Rampollo di una famiglia newyorkese dotato di molte virtù (è bravo a scuola, suona il piano da piccolo prodigio...), Joshua — nove anni — prende molto male la nascita della sorellina Lily. La perdita di attenzioni a vantaggio della neonata si trasforma in rabbia fredda e vendicativa: adulto in miniatura, il ragazzo sa come manipolare una coppia di genitori rimasti infantili, far piombare mamma nella depressione postpartum, mettere nei guai le religiosissima nonna. » |
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