Titolo originale | Okraina |
Anno | 1933 |
Genere | Drammatico |
Produzione | URSS |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Boris Barnet |
Attori | Sergei Komarov, Elena Kuzmina, Nikolay Bogolyubov, Hans Klering . |
Tag | Da vedere 1933 |
MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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CONSIGLIATO SÌ
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La vita di una cittadina russa alla vigilia della grande guerra e della rivoluzione del 1917, descritta con molta semplicità e in modo assolutamente privo di magniloquenza e retorica. Due fratelli partono per il fronte, il primo coscritto e il secondo volontario. Conosceranno le atrocità della guerra, vivranno la disillusione e infine prenderanno coscienza sotto la spinta della rivoluzione d'ottobre. Film corale dove si sente il respiro della storia e il palpito dei grandi paesaggi affrescati con intenso lirismo. Nella coralità della storia che sfiora e cambia i destini individuali si sente il grande insegnamento di Tolstoj. Il regista mostra una grandissima capacità di descrivere la stratificazione sociale della popolazione russa. Alla sua uscita il film fu avversato dalla critica ufficiale, probabilmente per la mancanza di realismo e per l'adesione acritica nei confronti degli avvenimenti descritti.
In una cittadina di provincia (okraina vuol dire sobborgo o paese di frontiera), durante la guerra del 1914, la giovanissima figlia (Elena Kuz'mina) d'un ciabattino (Sergej Komarov) vive la sua semplice vita: piaceri, dolori, amori con uno studente e un prigioniero tedesco. Un'opera ricca di grazia e d'atmosfera, una delle migliori (di tutto il mondo) degli anni '3o, bizzarra e patetica, tenera e violenta. "C'è nella struttura di Okraina qualcosa di Cechov e del suo teatro, con un'azione che si sviluppa all'interno e un'altra all'esterno. Un elemento importante è rappresentato da tutto ciò che c'è sotto le parole: i sentimenti nascosti o repressi, le pause e i sottintesi, le circostanze e l'atmosfera dei fatti, il misto di comico e drammatico, tutto concorre a creare un profondo ritmo ínteriore". (N. Lebedev). Mai un film seppe evocare la vita sotto gli zar, nel mezzo secolo prima del 1917, neanche la celebre e giustamente ammirata Trilogia di Gorki, in modo più ricco, affascinante e perfetto di quest'opera, ricca anch'essa di spirito rivoluzionario.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968