Riservato e con la passione per la poesia, Rutger Hauer non ha sempre desiderato fare l'attore. Figlio d'arte, nome completo Rutger Oelsen Hauer, nasce a Brukelen in Olanda il 23 gennaio del 1944. Cresce inquieto e silenzioso con la governante e le sue tre sorelle, e vive spesso senza i genitori che sono quasi sempre fuori in tournée. Dopo una breve esperienza su un piroscafo, tanto per seguire le orme del nonno, ex capitano di goletta, pensa di intraprendere la carriera miliare arruolandosi in Marina. Carriera che abbandonerà molto presto perché poco consona alla sua natura di insofferente, e per lasciarla si fingerà addirittura malato di mente. Dopo aver essersi cimentato nei lavori più umili, dal carpentiere all'elettricista, i suoi genitori decidono di farlo iscrivere alla scuola di Arte Drammatica.
I primi ruoli
Successivamente frequenta un gruppo di giovani artisti e solo nel 1969 arriva per Hauer il primo ruolo nella serie televisiva di ambientazione medievale Floris. Ma la vera grande svolta c'è nel 1973 quando incontra Paul Verhoeven che gli propone un ruolo da protagonista nel film Fiore di carne.
L'anno successivo, sempre con il connazionale Verhoeven realizzerà Kitty Tippel... quelle notti passate sulla strada. Successivamente sarà presente ne Il seme dell'odio (1975) di Ralph Nelson e ne Il soldato d'Orange (1977) sempre di Verhoeven.
Dopo il successo ottenuto con questo film Rutger Hauer subisce il fascino della corte di Hollywood, e il suo debutto nel cinema americano arriva con I falchi della notte nel 1981.
Blade Runner e i riconoscimenti
Dei tanti ruoli interpretati da Rutger Hauer, quello che resterà, sicuramente più memorabile, è quello del replicante in Blade Runner (1982) di Ridley Scott, il film che più di ogni altro lo ha reso celebre e internazionale.
Nel 1986 interpreta The Hitcher di Robert Harmon, nel 1988 vince un Golden Globe per il film Fuga da Sobibor (1987).
Nel 1989 viene premiato come miglior attore al Seattle Film Festival per il film di Ermanno Olmi, La leggenda del Santo Bevitore, film che vincerà il Leone d'Oro a Venezia.
Un duro, un uomo dallo sguardo di ghiaccio, ma anche eroe romantico in Ladyhawke (1985) con Michelle Pfeiffer. Rutger Hauer doveva anche interpretare il personaggio di Lestat in Intervista col vampiro ruolo che fu poi affidato a Tom Cruise perché più giovane. Le poste Olandesi gli hanno addirittura dedicato un francobollo per il centenario della nascita dell'arte cinematografica.
Intorno ai primi anni novanta, Hauer, ha prestato il suo volto anche per un spot di una nota marca di birra (dicono che le vendite subito dopo siano raddoppiate), e ha partecipato a un video musicale della pop star Kylie Minogue, mentre nel 2005 ha partecipato a Batman Begins e Sin City
Oggi è soprattutto impegnato nel sociale e dà il suo sostegno a tutte le campagne di protezione dell'ambiente promosse da Green Peace, ma non disdegna le partecipazioni, come per esempio quella nel film di Jaume Collet-Serra Vivere un sogno.
Nel 2008 recita nel colossal di Renzo Martinelli Barbarossa interpretando il ruolo di Federico I.