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Sedicicorto 2021, nella sezione Cortitalia spazio alle produzioni e ai cineasti italiani

Una competizione ricca e stimolante in cui si palesa la volontà di riscoprire le proprie origini, il proprio passato. Nel tentativo di trovare una propria dimensione nel presente. ACCEDI | SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO »

venerdì 24 settembre 2021 - mymovieslive

Tra le sezioni competitive di Sedicicorto Forlí International Film Festival, disponibili con un unico abbonamento a 7.90€ per tutta la durata del Festival su MYmovies, troviamo anche Cortitalia, il concorso dedicato alle produzioni e ai cineasti italiani.

In un anno in cui il comparto cinematografico ha fatto enormi sforzi per riprendersi dalla crisi dettata dal perdurare della pandemia, la selezione presentata per la diciottesima edizione mostra non solo la volontà di ripartenza, ma anche quella di tornare a raccontare storie che sappiano toccare la sensibilità del pubblico. Senza dimenticare la necessità di tornare anche a ridere. Il comitato di selezione e il direttore artistico Gianluca Castellini hanno optato, quindi, per una programmazione che tenesse conto di questa evidente esigenza degli autori e delle produzioni italiane. 

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Cortitalia 2021 è una competizione ricca e stimolante. In cui si palesa la volontà di riscoprire le proprie origini, il proprio passato. Nel tentativo di trovare una propria dimensione nel presente. È il caso del toccante Origines di Amir Ra, un interessante progetto di video arte in cui i protagonisti – giovani ragazzi italiani di seconda generazione - cercano una propria identità, a prescindere dal credo religioso, dal colore della pelle e dalla provenienza geografica. È questo il difficile compito dei ragazzi italiani di seconda generazione. O del poetico Accamòra di Emanuela Muzzupappa, in cui il ritorno al proprio paesino calabrese di origine porterà il protagonista ad interrogarsi su cosa e quanto abbia perso decidendo di partire.

Ma il passato si presenta anche come ricordo di fatti realmente accaduti. Che hanno profondamente segnato la nostra storia personale. È il caso del cortometraggio di animazione Mila per la regia di Cinzia Angelini, capace di coinvolgere oltre 300 illustratori ed animatori da tutto il mondo per far riemergere dai ricordi la storia di questa bambina, persa tra i bombardamenti della sua città, che dovrà riaprire il suo cuore dopo che gli effetti della guerra glielo hanno spezzato. Dal nostro passato bellico arriva anche il protagonista di Una nuova prospettiva, di Emanuela Ponzano, che cercherà di trovare delle risposte laddove tutto sembra porre solo domande impossibili. 

Storie di giovani. Che hanno voglia di crescere in fretta. Come i ragazzi di La tecnica di Clemente De Muro e Davide Mardegan, convinti di aver già tutti gli strumenti emotivi a loro disposizione, ma che non riescono ancora a comprendere appieno come relazionarsi in modo non fanciullesco, fino quasi a vergognarsene. O degli scugnizzi di Le mosche di Edgardo Pistone, che, con la loro voglia di dimostrarsi adulti in un mondo spietato, finiranno per perdere loro stessi e a doversi assumere responsabilità troppo grandi per loro. 

Altro elemento, che ormai sta diventando sistemica nella narrazione dei cortometraggi nazionali è la complessità di alcune dinamiche attuali della nostra società. È così che il trio di registe uscente dal CSC Piemonta – Animazione, Elisabetta Bosco, Margherita Giusti, Viola Mancini, ci porta per le strade di una città (non importa quale, la storia potrebbe essere in qualsiasi luogo del nostro Paese) a conoscere Afif e Aliou, da poco arrivati in Italia che En rang par deux cercano di continuare a fare la loro musica. Oppure l’unione tra ricordo, passato e voglia di rinascita degli abitanti di Come a Micono, di Alessandro Porzio, alla ricerca di nuovi modi per rilanciare il proprio paese e bloccare l’abbandono da parte dei propri abitanti giovani.

Il cinema che si pone come narratore del tempo e del Paese. Cortitalia 2021 risponde perfettamente a questa oggi fondamentale istanza. A valutare la selezione, oltre al pubblico con le loro visualizzazioni e voti, Sedicicorto ha chiamato un vero tris di assi della critica cinematografica per formare la giuria tecnica: Carlo Griseri, attento ed appassionato spettatore di cortometraggi, che da diversi anni ormai, con il suo portale Cinemaitaliano.info, cerca di porre l’accento sulle più interessanti produzioni corte italiane; Franco Dassisti, voce storica della trasmissione di approfondimento cinematografico La Rosa Purpurea su Radio24 ed critico cinematografico attento alle produzioni di giovani autori; Ilaria Ravarino, critica cinematografica nonché una delle penne più attente all’evoluzione del cinema nel nostro Paese per diverse testate, collocandosi tra le autrici degli articoli più interessanti della sezione Spettacolo di Il Messagero.


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