L'attrice debutta alla regia con un polar, Occhi blu, in cui dirige Valeria Golino. Presentato in anteprima al Taormina Film Fest e dall'8 luglio al cinema.
di Fabio Secchi Frau
Attrice teatrale di grande talento, Michela Cescon si è prestata al cinema per alcuni, intensissimi, ruoli, alternandoli a volte ritratti femminili leggeri e simpatici come quello interpretato ne Tutte le donne della mia vita (2007) di Simona Izzo.
Quest'anno ha debuttato alla regia con un polar, Occhi blu - distribuito al cinema dall'8 luglio da I Wonder Pictures -, in cui dirige Valeria Golino.
Diplomatasi alla scuola per giovani attori del Teatro Stabile di Torino, diretto da Luca Ronconi, si addentra ancora di più nell'arte drammatica seguendo corsi di perfezionamento esteri che la condurranno fino a Mosca e a Barcellona. Dopo aver frequentato le lezioni di recitazione di Bruce Meyers, comincia a lavorare sotto Ronconi, ma poi abbandonerà l'ala protettiva del suo maestro per optare per una carriera più indipendente presso il Teatro di Dioniso di Torino. Lì si metterà in luce con le regie di Veronica Perugini ("Il teppista") e di Valter Malosti. Ha recitato in "Qualcosa di vero dev'esserci", "Ruy Blas", "Sogno di una notte di mezza estate", "Ballo in maschera", "Ophelia: Hamlet/Frammenti da Shakespeare", "Storia di Doro", "Polinice e Antigone", "Death and Dancing", "Drive - Come ho imparato a guidare" e "Hamlet X".
Nel Duemila, comincia a ricevere i primi grandi successi della critica, soprattutto per lo spettacolo "Bedbound". È implacabile, assetata di teatro e continua a recitare ne "Baccanti", "Orgia", "Maddalene", "Inverno" e "Giulietta degli Spiriti", tratto dall'omonimo film di Federico Fellini. Ma è proprio durante "Bedbound" che riceve la visita inaspettata in camerino di un giovane regista emergente di nome Matteo Garrone che le chiede se sia interessata a fare anche del cinema. Dopo una chiacchierata, Garrone le propone di essere la protagonista del suo film Primo amore (2004) e lei accetta.