L'opera di Marinuzzi apre la Stagione del Teatro Lirico Cagliari
CAGLIARI, 01 FEB - L'avvincente e raffinata
partitura di Gino Marinuzzi, ripescata dall'oblio, apre a
Cagliari la Stagione di Lirica e Balletto. Palla de' Mozzi,
melodramma in tre atti su libretto di Giovacchino Forzano, è
andata in scena ieri sera al Lirico, per la prima volta in
tempi moderni, 78 anni dopo la sua ultima esecuzione. Accolta
dagli applausi del numeroso pubblico, l'opera risponde a un
gusto già novecentesco ma rende omaggio attraverso vari rimandi
e citazioni, al ricco patrimonio musicale dei secoli passati. E'
dal 1942 che non si sente risuonare in un teatro. Ancora una
volta il Lirico sceglie di aprire il cartellone con un titolo
raro e desueto. In sala, emozionate, le nipoti del compositore,
Donatella e Oretta Pierotti Cei e sua figlia Valentina. Questa
sera ci sarà il loro fratello, Fabio. "Grazie al Teatro Lirico
di Cagliari per averla riproposta, è un' emozione grandissima",
ha detto all'ANSA Oretta.
In questo dramma di ispirazione storica il compositore
palermitano mescola le epoche in un gioco di sovrapposizioni di
eventi: tra assedi e milizie in armi, luoghi di culto e
preghiera, guerra e pace, fede e amore, rispetto filiale, onore
e redenzione. L'ambientazione rinascimentale è ben resa dai
costumi di Francesco Esposito, tra le corazze dei mercenari
comandate da Palla de' Mozzi, successore di Giovanni delle Bande
Nere, sobrie e fastose vesti ecclesiastiche e abiti d' epoca. Un
dramma dal sapore ottocentesco dove non mancano richiami agli
ideali patriottici.
Attento ai particolari di questa complessa partitura, il
maestro Giuseppe Grazioli fa rivivere il caleidoscopico mondo di
Marinuzzi. Ottima la prova del tenore Leonardo Caimi
(Signorello), applauditi il soprano Francesca Tiburzi (Anna
Bianca) e Elia Fabbian (Palla de' Mozzi). Felice anche
l'interpretazione di Francesco Verna (Il Montelabro) e di tutta
la compagnia, sostenuti dalla valida prova di Coro e Orchestra
del Lirico e Coro delle Voci Bianche del Conservatorio. La regia
è di Giorgio Barberio Corsetti e Pierrick Sorin. (ANSA).
(ANSA)