Il sequel di Pets lavora su vari livelli con un trittico di piccole e simpatiche parabole. Da giovedì 6 giugno al cinema.
di Marianna Cappi
La sua padrona si è sposata e ha avuto un figlio e il cane Max si ritrova improvvisamente ansioso, vittima della sindrome del genitore iper apprensivo, e torturato per questo da un prurito psicosomatico. Quale miglior cura di un soggiorno in campagna? Nel frattempo, a New York, a presidiare il quartiere e il pupazzetto preferito di Max, restano Gidget, che imparerà a fingersi un gatto per affrontare la moltitudine di felini di una vecchia del palazzo, e il coniglio Nevosetto, che avrà modo di soddisfare la sua sete di avventura liberando un cucciolo di tigre dalla gabbia di un losco direttore di circo.
Come e dove convoleranno insieme queste tre linee narrative, apparentemente non comunicanti tra loro, è la domanda di Pets 2. La risposta giunge all'ultimo, ma è confezionata coi fiocchi e manda tutti a casa felici e contenti.