Senza sbavature, è una vittoria quasi troppo facile, a cui mancano la novità e il rischio delle precedenti..
di Andrea Fornasiero
Wayne Hays è detto Purple Hays, in assonanza con un celebre brano di Jimi Hendrix, perché in Vietnam aveva ottenuto la medaglia Purple Heart. È un detective nero nella regione dell'altipiano di Ozark e indaga, insieme al partner bianco Roland West, sulla sparizione di due bambini: il ragazzino viene presto trovato morto mentre la bambina rimane irrintracciabile, anche se il caso viene riaperto negli anni 90, quando risulta aver partecipato a un furto. Nel 2015 Wayne è ormai anziano, afflitto da Alzheimer e intervistato dalla troupe di un programma dedicato al crimine perché racconti la sua versione dei fatti, cosa che riporta a galla l'ossessione per il caso, cui del resto era interessata anche sua moglie che gli aveva dedicato un libro di successo.
Di nuovo un poliziotto tormentato e una vicenda su tre piani temporali in una zona rurale degli Stati Uniti per la serie True Detective, che , come nella prima stagione, porta alla luce anche una cospirazione, ma anche in questo caso il reale fulcro del racconto è il percorso umano del protagonista.