La 69esima edizione si apre oggi all'insegna dei valori che hanno sempre caratterizzato il Festival: spazio ai giovani registi e alle cinematografie meno conosciute.
Sarà dedicata a Abbas Kiarostami e Michael Cimino - entrambi scomparsi all'inizio del mese scorso - la 69esima edizione del Festival del Film Locarno, in programma nella cittadina svizzera fino al prossimo 13 agosto.
I film sono come ponti: sul filo delle emozioni riuniscono persone diverse, mettendo in condivisione storie e frammenti di cultura - ha affermato il direttore Chatrian - Le opere di quest'edizione vengono dall'Egitto e dalla Tailandia, dalla Bulgaria e dal Portogallo, dall'Argentina e dagli Stati Uniti: abbracciandoli con un solo colpo d'occhio, mi rendo conto che i loro protagonisti sono tutti in movimento. Come spinti da un vento che alita dentro di loro, si muovono nel tempo e nello spazio.
Una scelta che il direttore artistico Carlo Chatrian spiega come un ringraziamento inevitabile a due autori che hanno saputo regalare emozioni ma che soprattutto hanno rappresentato - e continuano a rappresentare - ciò che a Locarno è sempre stato di casa: il cinema capace di leggere la realtà e trasfigurarla. Non è dunque un caso se anche il programma di quest'anno intende segnare il ritorno allo spirito originario del Festival, con largo spazio dedicato a registi emergenti e cinematografie troppo spesso ignorate.