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Immagini del potere. Il cinema di Marco Bellocchio

Il volume che ha dato il titolo ad un'ampia manifestazione itinerante.

Un libro sul maestro piacentino
Marco Bellocchio (84 anni) 9 novembre 1939, Bobbio (Italia) - Scorpione.

martedì 19 gennaio 2010 - News

Pubblicato da Le Mani editore, Immagini del potere. Il cinema di Marco Bellocchio, curato da Gianfranco Casadio e da Luisa Ceretto è il volume che ha dato il titolo ad un'ampia manifestazione itinerante dedicata al maestro piacentino, promossa da Fice Emilia Romagna e dal Sindacato Critici Cinematografici (SNCCI) Marche-Emilia Romagna, inauguratasi a Cesena il 2 novembre 2009. Dopo Modena, Faenza, Piacenza, Forlimpopoli, Reggio Emilia, Bologna e Forlì, Parma è la tappa conclusiva, l'ultima proiezione si terrà infatti il 20 gennaio 2010. La retrospettiva ha presentato l'opera di Marco Bellocchio, dai suoi primi cortometraggi, realizzati al Centro Sperimentale, a documenti rari, come Matti da slegare e Vacanze in Val Trebbia, dall'esordio nel lungometraggio con I pugni in tasca a Nel nome del padre, da Salto nel vuoto a tutta la produzione successiva, dagli anni ottanta ad oggi. Un'iniziativa che prosegue la fruttuosa collaborazione tra Fice Emilia Romagna e il Sindacato Critici Cinematografici, che ha dato vita in questi anni a numerosi progetti e ad altri volumi, tra cui Infantili, geniali, stravolti: gli antieroi di Wes Anderson (a cura di L. Ceretto, R. Chiesi, A. Morsiani, P. Loffreda) e Declinazioni del vero. Il cinema di Davide Ferrario, Daniele Lucchetti e Daniele Vicari (a cura di L. Ceretto, A. Morsiani).
Come spiegano i curatori del volume dedicato a Marco Bellocchio, "l'aver scelto Immagini del potere come titolo... non è stato per essere coerenti col suo ultimo film, ma perché il potere – e la sua immagine – sono una delle costanti dell'opera cinematografica del nostro autore. Potere e violenza sono due elementi riscontrabili nella maggior parte dei film del regista piacentino, che di volta in volta non vengono affrontati passivamente e con rassegnazione dai suoi personaggi, che al contrario esplodono, con animo ribelle, a urlare la propria verità in faccia ai loro aguzzini."
Immagini del potere. Il cinema di Marco Bellocchio si propone di offrire uno strumento di lettura e si apre con una conversazione con Marco Bellocchio di Luisa Ceretto - che già in precedenza lo aveva intervistato nel volume da lei curato, insieme a Giancarlo Zappoli, Le forme della ribellione (Lindau, 2004) -, a proposito della sua più recente produzione e ricerca linguistica. Roberto Chiesi ripercorre la filmografia del regista dai Pugni in tasca a Salto nel vuoto, seguendo la ricerca dei rituali ludici dei suoi personaggi. Pierpaolo Loffreda analizza quella che egli stesso definisce "una trilogia sul potere" (L'ora di religione, Il regista di matrimoni, Buongiorno, notte). Vincere viene analizzato negli interventi di Tullio Masoni (Sopra le righe della storia) e di Gianfranco Miro Gori (Vincere, la storia, la storia del cinema). La libertà dell'artista di Anna Albertano si sofferma sulla libertà e indipendenza creativa dei protagonisti dell'Ora di religione e del Regista di matrimoni. Gianfranco Casadio è il curatore della filmografia e della bibliografia.

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