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27 volte in bianco: vita di un'eterna damigella d'onore che sogna i fiori d'arancio

Tre donne per una commedia che racconta i dolori di una single innamorata dell'amore e del matrimonio.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Una squadra al femminile

giovedì 20 marzo 2008 - Approfondimenti

Una squadra al femminile
Chi, meglio delle donne, sa cosa vuol dire vedere scorrere davanti agli occhi gli abiti immacolati di magnifiche spose ed essere ancora infelicemente single? La neoregista Anne Fletcher (qui alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo Step Up) si unisce alla sceneggiatrice Aline Brosh McKenna (Il diavolo veste Prada) e all'attrice Katherine Heigl per portare sullo schermo la storia di Jane, una romanticona che già da bambina sognava il matrimonio perfetto. Non potendo scambiare promesse di amore eterno con l'uomo dei suoi desideri si accontenta di fare da damigella d'onore alle amiche, in attesa che arrivi finalmente il suo turno. "Come tante altre persone, Jane è fiera e contenta di fare le cose nelle quali eccelle" ha spiegato l'attrice. "È chiaro che si diverte a fare la damigella d'onore ma diciamo che forse è andata un po' oltre in questo, nel senso che si riempie la vita esaudendo i desideri degli altri, vivendo i sogni degli altri ma rinunciando ai suoi ricordi o ai ricordi che potrebbe costruirsi. È come se fosse un personaggio nell'ambito della sua stessa vita". La sempre brillante scrittura di McKenna, tradotta in immagini dalla (ex) coreografa Fletcher, trova nella recitazione della bella Heigl il suo punto forza. Se in Molto incinta a dare il via alle danze è una sbornia (e il conseguente arrivo di un bambino), in 27 volte in bianco è l'arrivo della sorella minore Tess che in men che non si dica ruba alla maggiore il fantomatico fidanzato infrangendo i suoi sogni nuziali. Katherine/Jane ingoia il rospo e capisce che là fuori non esiste l'uomo perfetto: per ogni donna esiste solo l'uomo giusto.
Un personaggio in cerca di matrimonio
Il personaggio di Jane nasce dall'osservazione di McKenna di un'amica che nella vita reale ha indossato almeno una dozzina di abiti da damigella d'onore. "Mi sono chiesta: che cosa può rendere una persona così speciale al punto da essere invitata a tutti i matrimoni? Naturalmente deve trattarsi di una persona che conosce tanta gente e che ha tantissimi amici, ma deve possedere qualche cosa che le impedisce di vivere dei rapporti che siano esclusivamente suoi". È pur vero che non basta una buona storia per fare una deliziosa commedia, ma grazie all'estro della sceneggiatrice de Il diavolo veste Prada, 27 volte in bianco offre una riproduzione neanche troppo irreale di una giovane donna single. Innamorata dell'amore e del matrimonio - come istituzione e come evento - pur di trovarsi di fronte all'altare Jane sfila, abito dopo abito, ai matrimoni delle sue migliori amiche. "Ho amato immediatamente la sceneggiatura e mi sono totalmente identificata in Jane perché anche io sono una persona che non può fare a meno di occuparsi degli altri. Il mio soprannome è Mama perché mi piace occuparmi di tutto e di tutti" ha rivelato la Fletcher. "Ma quando vuoi sempre fare qualcosa per qualcuno, finisce che ti dimentichi di te. Ed è quello che succede a Jane e credo anche a tante altre donne".

Fresca sposa
Il caso vuole che proprio durante la promozione statunitense di 27 volte in bianco Katherine Heigl si sia sposata per davvero (l'attrice è convolata a nozze lo scorso dicembre con il musicista Josh Kelley). "Si è trattata di una coincidenza" si è affrettata a chiarire. "Avevo pianificato il mio matrimonio da un anno e mezzo e se la Fox ha deciso di fare uscire il film nello stesso periodo io non posso farci niente" ha spiegato ridendo. "Ho incontrato il mio compagno quando non lo stavo cercando. Sembra un cliché detto così, ma è la verità. Avevo abbandonato l'idea di sposarmi e di mettere su famiglia perché ero rimasta delusa dall'amore. E poi all'improvviso boom!, ho incontrato Josh e non potevo più immaginare di vivere senza di lui. Credo che più la vuoi una cosa, più la cerchi e più si allontana da te. Non puoi mai sapere che direzione può prendere la tua vita, devi essere pronto ad accettare l'inaspettato. Come Jane, ad esempio, che nel film pensa di sapere che tipo di uomo vuole al suo fianco. In realtà, quando alla fine sceglie, non abbandona i suoi ideali, ma l'idea che aveva di come dovesse essere l'uomo perfetto".

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