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Io, Diane e Beethoven

Beethoven: una vita travagliata, divisa tra l'amore per la musica e quello per una donna, Anna. Entrambi i contesti vengono colpiti da gravi e tormentate vicende e rendono ancora più duro il ruolo del protagonista, Ed Harris.
di Claudia Resta

Il film

giovedì 14 giugno 2007 - Incontri

Il film
Ricostruire gli ambienti in cui si mosse il genio di Beethoven non è stato facile e, per cogliere meglio il sapore dell'epoca, il set si è mosso tra Budapest, Keskemet e Sopron, preferendo l'Ungheria a Vienna, dove sono state girate solo le scene esterne. Allo stesso modo, per Harris la difficoltà si è estesa anche al simulare la sordità del protagonista, che perse l'uso dell'udito nel 1801 e continuò a comporre sino al 1827. Il compito è stato alleggerito dalla presenza della protagonista femminile, Diane Kruger, che interpreta Anna: a lei la responsabilità di dar voce a una passione che non trovò mai l'espressione diretta, ma bruciò nel cuore di entrambi, dando l'ispirazione per molte opere.
Proprio Ed Harris ha raccontato la sua esperienza, alla presentazione USA del film.

Primo passo: fare conoscenza
Prima di fare questo film conoscevo solo superficialmente un paio delle più note sinfonie di Beethoven: avevo imparato a suonare il corno baritono e quindi so leggere la musica non troppo complessa, ma non avevo idea della mole complessiva del lavoro di questo grande artista.

Fingere la sordità
Mi sono messo i tappi nelle orecchie per riuscire a ricreare la sordità di Ludwig. In questo modo, quando la gente mi parlava non capivo esattamente e dovevo ricorrere io stesso alla lettura del labiale o alla forma scritta, proprio come faceva Beethoven. In più, quando non ero sul set, ascoltavo continuamente musica classica, per riempirmi la mente.

Anna, la donna forte
Agnieszka Holland, la regista, ha scelto di affiancare a Beethoven una donna, Anna, che ha un carattere molto forte nonostante la giovane età. È attraverso Anna che il mio personaggio riesce a esprimere sé stesso e per questo devo ringraziare la mia partner, Diane Kruger.

Diane non è troppo bella
Alcuni critici hanno sostenuto che Diane è troppo bella rispetto alle donne del periodo. Io credo che sia perfetta nel suo ruolo. È un'ottima ascoltatrice, proprio come Anna, ed è raro trovare attori che sanno ascoltare. La bellezza non è nell'estetica, ma nella relazione che s'instaura tra i due durante il film.

Amata immortale
Non ho mai visto Amata immortale. So che c'è anche un altro film, degli anni '40, e non ho visto nemmeno quello. Sarei stato disposto a farmi ispirare solo da un video con Beethoven in persona: non ho bisogno di copiare altri attori. Spero, invece, che mi abbia ispirato bene la musica che ho ascoltato.

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