lunedì 13 novembre 2006 - News
La "faccia di cuoio"
Jack Palance, celebre per i suoi ruoli da cattivo e nominato all'Oscar per
So che mi ucciderai e
Il cavaliere della valle solitaria, è scomparso venerdì a 87 anni, per cause naturali, nella casa della figlia Holly a Montecito (Santa Barbara County) in California. Grande protagonista del cinema a stelle e strisce e internazionale - aveva recitato anche in Italia al fianco di attori come
Vittorio Gassman e
Alberto Sordi - e finalmente nel 1992, a 70 anni, aveva guadagnato l'Oscar per la commedia western
Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche di
Ron Underwood.
"Quando c'era da interpretare cowboy duri a morire, non c'era nessuno che poteva farlo meglio di Jack" ha dichiarato
Underwood quando ha saputo della sua morte.
"Era un uomo che spaventava e intimidiva, ma aveva un cuore caldo e generoso". La consegna dell'Oscar a
Jack Palance è rimasta nella storia. Dopo avere ricevuto la statuetta l'attore è sceso dal palco e ha divertito il pubblico del Dorothy Chandler Pavilion mettendosi a fare delle flessioni su un braccio solo.
La carriera di Palance è stata segnata da innumerevoli film di spessore, tra i quali ricordiamo
Bandiera gialla (1950) di
Elia Kazan,
Il grande coltello (1955) di
Robert Aldrich,
Il disprezzo (1963) di
Jean-Luc Godard,
L'ultimo omicidio (1964) di
Ralph Nelson,
Vamos a matar compañeros (1970) di
Sergio Corbucci e
Bagdad Café (1987) di
Percy Adlon. Ci lascia così una leggenda del cinema americano che ha saputo sfruttare la sua faccia spigolosa, della quale sentiremo la mancanza.