Regista e sceneggiatore francese, Rémi Bezançon è il cantore di gioie e dolori delle famiglie moderne. Le sue commedie drammatiche indagano a fondo l'animo umano e le sue paure recondite, svelando il volto tragicomico delle relazioni familiari odierne. Notevole anche l'incursione del regista nell'universo dell'animazione.
L'esordio con una commedia sentimentale
Rémi Bezançon nasce il 25 marzo 1971 a Parigi. Dopo aver frequentato il liceo Montaigne, studia alla Scuola Superiore di Produzione Audiovisiva (ESRA) e alla Scuola del Louvre, per assecondare la passione nei confronti del cinema e delle arti. Nel 1997 scrive e dirige il suo primo cortometraggio, Little Italie. Seguono Les Brigands (2000), di cui firma solo la sceneggiatura, Vikings (2001) e Paraboles (2003). Nel 2004 scrive a quattro mani la sceneggiatura del lungometraggio Vendues, insieme con il regista del film Jean-Claude Jean. È la storia di sette donne dell'Europa dell'Est in cerca di libertà, un road movie dai monti Carpazi a Marsiglia, dove le protagoniste accetteranno un destino di prostituzione in cambio del passaporto francese. L'anno successivo Bezançon mette a frutto l'esperienza acquisita firmando il suo primo lungometraggio, Ma vie en l'air, con Vincent Elbaz e Marion Cotillard, una commedia sentimentale che racconta la storia di un uomo, istruttore di una compagnia aerea, che ha paradossalmente paura di volare e proprio per questo non riesce a seguire la donna che ama. Con questo film, Bezançon inizia a farsi notare in patria e riceve una nomination come miglior regista esordiente ai Trofei dei Giovani Talenti (Parigi).
Arriva il successo con Le Premier Jour Du Reste de Ta Vie
Se questo primo lungometraggio annuncia il gusto del regista per i piccoli drammi intimi e quotidiani della gente comune, è il suo secondo film che pianta le basi della sua identità cinematografica. È proprio nel 2008 che Bezançon ottiene il successo di critica e pubblico: Le Premier Jour Du Reste de Ta Vie vende oltre un milione di biglietti e si aggiudica nove candidature ai César - tra cui quelle per il miglior film, la migliore regia e sceneggiatura originale e il miglior attore per Jacques Gamblin - e ne vince tre, per il miglior montaggio e i migliori attori esordienti (Marc-André Grondin e Déborah François). Bezançon riceve, inoltre, l'Etoile d'Or della critica francese per la migliore sceneggiatura. Questa commedia drammatica racconta le gioie e i dolori di una famiglia formata da cinque persone, durante cinque giornate chiave che cambieranno la loro vita per sempre. Una famiglia dalla vita tumultuosa, ma nelle cui vicende tutti possono identificarsi. Sviscerando di nuovo i temi delle paure individuali e delle dinamiche familiari, nel 2011 firma l'adattamento cinematografico del romanzo di Eliette Abecassis, Travolti dalla cicogna, storia di una giovane madre, interpretata dalla nuova stella del cinema francese Louise Bourgoin, che ha problemi ad accettare l'arrivo di un bebè.
L'incursione nel mondo dell'animazione
Il 2012 segna un passaggio importante nella carriera di Bezançon, che si accosta per la prima volta al mondo dell'animazione con Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo, realizzato in collaborazione con Jean-Christophe Lie (supervisore agli effetti visivi di Kirikù e gli animali selvaggi). Un progetto a cui il regista lavora dai primi anni del 2000 e che si ispira liberamente alla storia della giraffa donata al re Carlo X dal pascià egiziano Méhémet Ali nel 1826, in cambio del suo aiuto contro i turchi. La prima giraffa di Francia diede vita al fenomeno della "giraffa-mania", su cui si gioca nel film, che racconta l'amicizia di un bambino di dieci anni con una giraffa orfana, tra avventure alla Jules Verne, sentimento ed estetica sul modello di Hayao Miyazaki. Straordinario successo di critica e pubblico in patria, Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo è stato nominato ai César come miglior film d'animazione. Capace di parlare al cuore e alla mente dei bambini di ogni latitudine, il film è stato ben accolto anche all'estero. Il cantautore Vinicio Capossela ha composto la canzone originale della colonna sonora nella versione italiana, prestando anche la voce al personaggio del vecchio saggio.
