Apprezzato regista e animatore giapponese, Mamoru Hosoda nasce a Nakaniikawa, nella prefettura di Toyama, il 19 settembre 1967. Dopo la laurea al Kanazawa College of Art, dove ha studiato pittura a olio, viene assunto come animatore dalla casa di produzione Toei Animation, colosso dell'industria di animazione nipponica. Esordisce nel 1993 come animatore di Crying Freeman 6: The Guiding Light of Memory. Firma da animatore una lunga serie di lavori, tra cui diversi episodi cinematografici del celebre Dragon Ball, dell'anime ambientato nel mondo della pallacanestro liceale Slam Dunk e della serie Sailor Moon, popolarissima tra le ragazzine.
Le regie di animazione alla Toei
Hosoda debutta alla regia di quello che sarebbe stato un grande successo tra i giovanissimi: Digimon: il film (2000), co-diretto con Minoru Hosoda e Shigeyasu Yamauchi, primo adattamento cinematografico della serie tv anime Digimon Adventure, prodotta dalla Toei nel 1999 e di cui Hosoda aveva diretto un episodio. Concepiti sulla scia dei fenomeni Pokemon e Tamagotchi, i Digimon sono mostri digitali che fuoriescono dai computer di alcuni bambini diventando i loro simpatici pupazzi viventi. Capaci di evolversi in mostri da combattimento, ingaggiano battaglie con i Digimon cattivi, vale a dire quelli contaminati da virus informatici. Apprezzato lo stile di animazione del film, che mette bene in luce il rapporto che i giovanissimi hanno con il computer e internet. Dopo l'avventura fortunata di Digimon, Hosoda dirige un episodio della serie di anime One Piece (2001), altro successo targato Toei, storia di un giovane pirata sognatore che può allungarsi e deformarsi a piacimento. Dopo un episodio della serie tv anime Magica DoReMi (2002), che segue le avventure di un gruppo di bambine apprendiste streghe, il regista dirige alcuni episodi della serie Nadja (2003), storia di un'orfana inglese agli inizi del XX secolo. Dopo l'episodio inaugurale di Samurai Champloo (2004), serie anime che mescola azione, avventura e commedia, Hosoda dirige il sesto film tratto dalla serie One Piece. One Piece: L'isola segreta del barone Omatsuri (2005) detiene un primato positivo in Giappone: è stato il terzo film più visto nei cinema, nella prima settimana di programmazione, dopo Lorelei e Shark Tale. A differenza dei precedenti adattamenti cinematografici delle avventure del giovane pirata, l'atmosfera di questo lungometraggio di animazione è piuttosto cupa, a tratti horror.
I progetti più recenti
Nel 2005 Hosoda lascia la Toei Animation per lavorare nello studio di animazione giapponese Madhouse, dove rimane fino al 2011. Qui ha modo di diversificare i suoi progetti, come dimostra la regia de La ragazza che saltava nel tempo (2006), adattamento cinematografico basato sul romanzo omonimo di Yasutaka Tsutsui, storia di una studentessa delle superiori che scopre, nel laboratorio di scienze, un congegno per i viaggi nel tempo. Nel 2009 il regista dirige l'apprezzato Summer Wars, che ottiene diversi riconoscimenti in festival internazionali, oltre che il premio come miglior film d'animazione ai Japanese Academy Awards del 2010. Il lungometraggio ha per protagonista il liceale Kenji Koiso, un genio della matematica, con problemi di socializzazione, che trascorre la maggior parte del tempo nel mondo virtuale di Oz. Quando Natsuki, la ragazza più popolare della scuola, gli chiede una mano per organizzare il novantesimo compleanno della nonna, la vita di Kenji cambia improvvisamente. Dopo il successo di Summer Wars, nel 2012 Hosoda decide di fondare la propria casa di animazione, lo Studio Chizu, per dedicarsi al progetto di Wolf Children (2012), che diventerà il suo più grande successo. Campione di incassi in patria (54 milioni di dollari al box office giapponese), vincitore di numerosi premi e osannato dalla critica internazionale, Wolf Children racconta la toccante e delicata storia di formazione di Yuki e Ame, due bambini lupo. Vicino alla poetica di Hayao Miyazaki, questo film di animazione è una fiaba moderna che indaga tra le pieghe di una vita familiare straordinaria, eppure così simile a quella di ogni essere umano. Uscito in giappone nel 2015, e arrivato anche in italia l'anno successivo, Hosoda firma anche la regia per The Boy and The Beast, un cartone animato ambientato tra due mondi.
