Uno sguardo attraversato dalla nostalgia in un viso d'angelo malinconico. Dane DeHaan ha tutte le caratteristiche di uno spirito celeste caduto sulla terra. Volto ambiguo, atteggiamento quasi borderline, su cui spiccano due occhi luminosi incastonati dentro occhiaie ben visibili. Disturbata e assieme dolce, l'espressione di DeHaan nasconde un insieme di sensazioni ambivalenti, riversate dentro i suoi personaggi spesso instabili. Ed è per questo che il divano di In Treatment è il posto più comodo per un interprete così difficilmente interpretabile. Corpo esile, ma personalità pesante, DeHaan è un giovane nato maturo, che nonostante il viso da bambino, pare aver visto e vissuto più di quello che l'età e i tratti dolci sembrano indicare. Per recitare la parte del figlio di Ryan Gosling serve carisma, ma soprattutto l'innata capacità di recitare sottraendosi alla cinepresa, quasi volendo stare altrove, ma arrivando per forza in quel posto oltre lo schermo: tra la platea e dentro il pubblico.

Una carriera in ascesa
Dane DeHaan nasce ad Allentown il 6 febbraio 1986 da padre programmatore informatico e madre dirigente aziendale. Dopo essersi laureato all'Università del Nord Carolina, matura esperienze teatrali sui palchi di Broadway, per poi passare all'esordio televisivo con la serie Law & Order - Unità vittime speciali. La gavetta è un purgatorio molto breve perché il ruolo che ne svela il talento arriva presto, con la terza stagione della serie In Treatment, in cui interpreta un giovane omosessuale di fronte allo psicoanalista Gabriel Byrne. Critica e pubblico rimangono colpiti dal talento di DeHaan, abile ad implodere il disturbo del suo personaggio, tanto quanto diverse produzioni cinematografiche che iniziano a contenderselo. Il primo film è una naturale conseguenza di questa folgorazione collettiva. Con Amigo (2010) entra nel cast di un film bellico sulla proibitiva convivenza tra culture. Poi è subito protagonista dell'interessante Chronicle (2012), storia di adolescenti turbati dalla convivenza con superpoteri e relative conseguenze. DeHaan dimostra di reggere benissimo la complessità del ruolo e di risultare a suo agio nei panni di un eroe dall'animo scisso. L'ennesima prova convincente gli apre le porte del grande cinema. Prima Spielberg lo arruola in Lincoln (2012), in seguito affianca Gary Oldman e Tom Hardy nel ganster movie Lawless (2012), per poi condividere la scena con Ryan Gosling e Bradley Cooper in Come un tuono (2013) , dramma sul peso dell'eredità che alcuni padri e alcuni figli sono costretti a gestire. Nel film di Cianfrance, DeHaan esprime tutta la sua potente fragilità, confermando ancora una volta una rara capacità di spessore interpretativo. Lo vediamo poi al fianco di Daniel Radcliffe nel drammatico Kill Your Darlings, mentre sta già iniziando a guadagnare massa muscolare per un nuovo Harry Osborne. Nel 2014 DeHaan infatti vestirà i panni che furono di James Franco per interpretare l'amico/nemico di Peter Parker in The Amazing Spiderman 2; mentre l'anno successivo il ruolo che interpreta è quello di James Dean nel film Life di Anton Corbijn. Nel 2017 sarà protagonista del thriller di Gore Verbinski La cura dal benessere e lavorerà accanto a Cara Delevingne in Tulip Fever di Justin Chadwick e nel film di fantascienza di Luc Besson Valerian e la città dei mille pianeti. Nel 2018 affianca Alicia Vikander ne La ragazza dei tulipani di Justin Chadwick.