El Presidente

Film 2020 | Thriller

Regia di Natalia Beristáin, Armando Bo (II), Gabriel Díaz. Una serie Da vedere 2020 con Paulina Gaitan, Andrés Parra, Karla Souza, Cristobal Tapia Montt, Alberto Ajaka. Cast completo Titolo originale: El presidente. Genere Thriller - USA, Cile, Argentina, 2020, Valutazione: 3,5 Stelle, sulla base di 2 recensioni. STAGIONI: 1 - EPISODI: 8

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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 giugno 2020

Il capo di una piccola squadra di calcio cilena diventa un attore chiave nello scandalo sulla corruzione della FIFA 2015.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Realtà e finzione si fondono (e si confondono) in una storia leggera che racconta se stessa senza mai prendersi troppo sul serio.
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 10 giugno 2020
Recensione di Andrea Fornasiero
mercoledì 10 giugno 2020

Sergio Jadue, presidente di una piccola società di calcio, ha una moglie ambiziosa e una grande occasione: diventare presidente dell'Federazione del calcio cileno. Il ruolo gli viene proposto per spezzare una crisi tra fazioni, pensando che Sergio sarà solo un utile idiota, ma l'uomo dimostra inattese capacità di navigare l'ambiente e trova un mentore nel presidente delle Federazione argentina Julio Grondona. Oltre che dalla moglie, Sergio è infine incoraggiato da una bella barista sotto mentite spoglie: è in realtà un'agente FBI che intende usare Sergio per venire a capo della corruzione del calcio Sudamericano.

El Presidente è una storia di menzogna, il racconto di un mondo di intrallazzatori a cui preferiamo non prestare troppa attenzione perché ci offrono il gioco più amato al mondo: il calcio.

Incarnato con istrionica comicità da Andrés Parra, Sergio Jadue ha davvero scalato la Federazione cilena dalla provincia fino al Fifa Gate alla vittoria della Copa America, ma la storia è raccontata da un narratore inaffidabile e popolata da un mix di personaggi reali e fittizi (come il braccio destro gay di Sergio e l'agente Harris dell'FBI). Fondere e confondere realtà e finzione è del resto una caratteristica sia del mondo che viene raccontato, sia del taglio scelto dallo showrunner e regista Armando Bo per la serie stessa.

Tra le prime scene assistiamo al funerale di Julio Grondona e la narrazione di tutta la serie è affidata appunto alla sua voce dall'aldilà, che affabula e gioca con lo spettatore, aggiungendo digressioni, esagerazioni, commenti e costruendo un racconto su due tempi: la scalata di Sergio prima della morte di Grondona e la sua caduta dopo la morte presidente argentino. Questo gioco tra una verità noiosa e una ricostruzione più spettacolare continua fino agli ultimi episodi, quando si fa ancora più iperbolico.

Passato e presente sono spesso indicati da didascalie, ma sono anche immediatamente riconoscibili per il formato dell'immagine, con il passato in 4:3 come fosse un documento di una vecchia Tv e il presente in widescreen, più largo del 16:9 e con tanto di bande nere, come fossimo in un thriller di Hollywood. Se la scalata di Sergio è un trionfo venato di farsa, la sua caduta insieme a quella di altri presidenti sudamericani, è quasi uno spettacolo circense. L'esibizione di un giocoliere che tiene in aria più storie diverse, passando tra uomini e donne, verità e menzogne, sogni e miserie. Per esempio i continui soprusi che l'agente Harris impone a Sergio sono ampiamente compensati da quelli che subisce lei stessa dal suo collega maschio e dal suo capo.

Harris, interpretata Karla Souza, non può che essere esasperata: assiste a imbecilli che si arricchiscono enormemente lucrando sul pallone ma non ha nemmeno il budget per un appartamento decente, né le licenze per andare a trovare la madre malata. La sua non è tanto una missione di giustizia quanto il desiderio di chiudere l'indagine per passare a un altro incarico.

Del resto che interessi aveva l'FBI nei riguardi della Fifa e in particolare delle federazioni sudamericane? Non può che esserci un secondo fine in questa indagine e la serie dà la sua risposta nelle ultime puntate. Esattamente come Narcos spiega spesso che la guerra alla droga è una questione di immagine interna agli Stati Uniti, così la voce di Grondona fa lo stesso con il Fifa Gate, svestendo gli interessi americani di ogni pretesa nobiltà.

Di Narcos, El Presidente ha anche lo stile, con voce narrante e uso di materiali di repertorio, montaggio veloce e commenti ironici, ma se la disillusione di Narcos è genuinamente amara, quella di El Presidente è leggera. Si parla di milioni di dollari ma se ne parla come parte di un gioco, come fosse solo un'altra partita dietro le partite, di cui il narratore ci mostra le azioni e i falli dietro le quinte. Non stupisce che lo sceneggiatore di Birdman, che era tutto dietro le quinte, abbia scelto proprio El Presidente come suo primo progetto televisivo, divertendosi a inscenare una storia che racconta se stessa senza mai prendersi troppo sul serio.

Sei d'accordo con Andrea Fornasiero?
La storia dello scandalo che travolse la FIFA nel 2015.
Overview di Massimiliano Carbonaro
martedì 14 aprile 2020

Il 27 maggio 2015 l'FBI fece irruzione nell'hotel di Zurigo Baur au Lac e arrestò sette funzionari della FIFA - la Federazione internazionale di calcio associato, il massimo organo di controllo di questo sport - ma altri fermi erano stati già effettuati nello stesso mese in seguito ad indagini partite nel 2011. L'arresto arrivava clamorosamente proprio prima del 65esimo congresso della FIFA che doveva eleggere il suo nuovo presidente. Le accuse erano di corruzione, frode e riciclaggio di denaro con un giro di tangenti stimato intorno ai 150 milioni di dollari. Sono questi i contorni del famigerato scandalo chiamato Fifa Gate, l'inchiesta che portò all'arresto di diversi dirigenti del mondo del calcio a livello internazionale e che fa da scenario alla serie El Presidente prodotta da Amazon Prime Video.

La storia di El Presidente mette in luce le vicende intorno al massimo dirigente di un piccolo club cileno che però diventa uno dei personaggi cardine dell'intera operazione di corruzione da 150 milioni di dollari per l'aggiudicazione dei diritti sul calcio.

Per la sua realizzazione Amazon ha fatto le cose in grande, alla produzione infatti partecipano la Fabula del regista premio Oscar Pablo Larrain e la Gaumont International Television, mentre come regista e sceneggiatore è stato scelto Armando Bo, tra gli autori dello script del film da Oscar Birdman. Inoltre la serie vanta un cast di attori sudamericani di prim'ordine come l'attore colombiano Andres Parra, e le messicane Paulina Gaitan e Karla Souza.

È curioso che mentre per Amazon si lavora ad una serie che mette in luce i rischi che può correre lo sport più amato e praticato al mondo di fatto guardando al presente, su Netflix è appena sbarcata un'altra serie che invece affronta quasi con nostalgia i primi anni del football, The English Game. Per altro El Presidente è solo la prima delle serie che il colosso dell'e-commerce ha messo in pista in Messico. L'attenzione al fiorente mercato latino è tale che sono in lavorazione altre 4 serie, tutte di genere diverso, un horror fantascientifico, una commedia (dal titolo El Juego de las Llaves), una thriller politico e un'ultima mix di dramma e commedia (intitolata Como Sobrevivir Soltero).

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FOCUS
INCONTRI
martedì 28 aprile 2020
Andrea Fornasiero

El Presidente non è una serie che perde tempo: si apre con un uomo che fa irruzione a una conferenza stampa di Blatter e getta in aria una valigia piena di soldi (falsi naturalmente), per attirare l’attenzione sulla corruzione della FIFA. Da lì si riavvolge al funerale del dirigente argentino Julio Grondona e poi ancora più indietro all’ascesa di Sergio Jadue, il tutto tenuto insieme da un incalzante montaggio e da Grondona, ironico narratore post-mortem.

Il ritmo e il voice-over rimandano a Narcos, ma il tono è sicuramente diverso come ci ha raccontato anche lo showrunner della serie Armando Bo, premio Oscar per la sceneggiatura di Birdman: «La cosa che mi ha colpito di più di questa storia è quanto in fretta Sergio è arrivato in cima a questo mondo e quanto rapidamente è precipitato. Sergio parte da una piccola cittadina del Cile e arriva fino a Zurigo, alla vetta di un business enorme, in questo senso è una serie di contrasti estremi. Inoltre era il più giovane tra i dirigenti FIFA e in questo ho colto un elemento di commedia, un mondo quasi con un tocco felliniano».
 

Per realizzare con successo un simile mix di tonalità è fondamentale, tra le altre cose, l’attore protagonista, che Bo descrive così: «Andrés Parra è straordinario, pochi al mondo sono capaci di farti sentire le emozioni di una persona e allo stesso tempo farti ridere di qualcosa. Il mix di tragedia e humour che porta è una delle cose più originali di questa serie e allo stesso tempo è molto umana».

Lo showrunner tiene inoltre a precisare che El Presidente non è una serie solo per appassionati di calcio e contiene anche altre prospettive: «In America Latina siamo un po’ indietro rispetto al #timesup, ma molte cose si stanno muovendo. Abbiamo lavorato parecchio per fare più di una serie sul calcio, volevamo che fosse un ritratto più ampio e il ruolo dei nostri personaggi femminili è molto importante, ho trovato interessante il loro rapporto con il mondo maschile del calcio».

Paulina Gaitan, nota in Europa per essere stata la moglie di Pablo Escobar in Narcos, nella serie interprete María Inés Facus, detta Nené, la moglie di Sergio Jadue: «Nené è egoista, vuole fare i propri comodi e non le importa delle altre persone. Tra lei e Sergio c’è certamente un’alleanza ma, come in ogni matrimonio, sorgono anche conflitti perché la cosa importante per Nené è avere il potere. Sergio è nel mondo maschile del calcio eppure è manipolato da due donne, ma non è una tragedia: c’è un tocco di humour nero nella serie».

L’altra donna forte di El Presidente è l’agente dell’FBI interpretato da Karla Souza (Le regole del delitto perfetto): «È un personaggio fittizio è dunque ho avuto grande libertà creativa nel definirla, anche se ho studiato molto gli agenti dell’FBI. Si tratta di una donna opera in due ambienti fortemente maschili: quello del calcio e quello dell’FBI, quindi ho voluto per lei uno stile mascolino, visto che è a capo di un’operazione. D’altra parte non ottiene le risorse e il rispetto che vorrebbe nel suo lavoro e per questo è costretta a raggirare e manipolare gli uomini. Se Nené dà a Sergio una visione, lei ha invece le informazioni di cui lui ha bisogno per realizzare la propria scalata».

Il protagonista Sergio Jadue è interpretato da Andrés Parra, camaleontico attore colombiano che ha dato corpo a figure come Pablo Escobar e Hugo Chávez: «Mi piacciono i personaggi controversi. La miseria e la complessità umana mi intrigano moltissimo, da qualsiasi punto di vista le si affronti. È per me una specie di catarsi, un modo per esorcizzare la parte oscura che è in ognuno di noi. Sergio è un uomo socialmente disadattato, che ha dovuto conformarsi a quel mondo enorme che gli si è spalancato davanti quando, a soli 31 anni, è diventato il presidente della ANFP, l’Associazione Nazionale del Football Professionista. Una carica che ha assunto senza che nessuno, di fatto, lo rispettasse per davvero: era considerato un gregario, un ingenuo, uno incapace di vestirsi, di muoversi e comportarsi. Viene scelto perché è il più manipolabile di tutti. Ma forse, chissà: si lascia manipolare perché ha un piano B. Pensa: “faccio lo scemo, ma intanto arrivo dove voglio”. Infatti impara velocemente le regole del gioco e arriva a grandi successi».

NEWS
PRIME VIDEO
mercoledì 10 giugno 2020
Andrea Fornasiero

Una storia leggera che racconta il FIFA-Gate del 2015 senza mai prendersi troppo sul serio. Ora disponibile su Prime Video. Vai all'articolo »

PRIME VIDEO
venerdì 5 giugno 2020
Giorgio Crico

Ora su Amazon Prime Video la serie sull’inatteso supertestimone che aiutò l'FBI a fare luce sul sistema di corruzione. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 13 maggio 2020
 

Regia di Natalia Beristáin, Armando Bo (II), Gabriel Díaz. Un film con Paulina Gaitan, Andrés Parra, Karla Souza, Cristobal Tapia Montt, Alberto Ajaka. Dal 5 giugno su Amazon Prime Video.   Guarda il trailer »

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