Joker |
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Un film di Todd Phillips.
Con Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy.
continua»
Titolo originale Joker.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 122 min.
- USA 2019.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 3 ottobre 2019.
- VM 14 -
MYMONETRO
Joker
valutazione media:
3,66
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il Disagio di una risatadi CookFeedback: 100 |
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domenica 13 ottobre 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Uscito da poco piú di una settimana sta già dominando il botteghino. L’apologia della follia, un grande salto nel buio, un film strano e contorto elevato da una grandissima interpretazione. Joker é la storia di Arthur Fleck, uomo affetto da disturbi mentali che prova a realizzare le sue aspirazioni, ma che dalla società in cui si trova prende solo calci. La prima scena é significativa della situazione del protagonista: mentre truccato da Clown prova a racimolare qualche soldo per la strada viene derubato del suo cartello e poi preso a calci, tra l’indifferenza delle persone. Cosí la società lo respinge perché diverso e poi lo abbandona con una triste impassibilità. Il suo disturbo mentale ( che consiste in una risata inquietante scatenata nei momenti meno opportuni) diventerà durante il film la chiave per l’uscita da questo mondo. Quando Arthur tenta di respingere la sua malattia questa lo fa stare male, ma quando invece l’abbraccia smette di ridere quando gli altri non lo fanno. Bellissimo il parallelismo con le scale: all’inizio le sale malinconico mentre sullo sfondo si staglia un cielo cupo. Ma una volta compiuta la sua trasformazione in Joker le scende trionfante, mentre balla con folle felicità davanti allo sfondo di un cielo azzurro e luminoso. Questo tipo di contrapposizione possiamo coglierla anche tra l’ultima scena e una delle prime. Oltre alla solita suggestiva differenza di colore ( all’inizio si trova in uno studio caratterizzato dal grigio e alla fine in uno completamente bianco) é interessante notare come, quando ha veramente bisogno dei servizi sociali, non può usufruirne per “tagli” ai fondi da parte del comune, che tradotto é un’altra porta che la società gli sbatte in faccia. Mentre quando non hanno piú nessuna utilità, perché ha ormai accolto la sua malattia, si ritrova una dottoressa anche migliore di quella che aveva prima. Questo insieme al dialogo in studio, uno dei momenti di grande cinema del film, con il presentatore Murray, interpretato da Robert De Niro, sono i 2 episodi in cui piú forte viene ribadito il messaggio di denuncia del film. Di chi é la colpa quando persone come Arthur vengono abbandonate dal mondo in cui vivono e poi commettono atti orribili? Non troviamo un Joker spietato, orribilmente cinico come quello del Cavaliere Oscuro bensí una persona fragile, isolata per la quale lo spettatore empatizza nonostante le terribili azioni che commette, in questo sta il piú grande pregio dell’interpretazione di Joaquin Phoenix. Il regista é abile ad inserire alcune stranezze ed incongruenze all’interno della trama che ci fanno capire che il film é visto dalla mente instabile e visionaria di Arthur. Stranezze che trovano chiusura nell’ultima battuta dall’incerto significato. Molti fan vi hanno formulato teorie, ma noi preferiamo lasciarla lí, senza spiegazione apparente, cosí come ha fatto Philips. Non manca il dualismo eroe-cattivo. Nei giornali Joker viene chiamato “Vigilante”, lo stesso Thomas Wayne critica il fatto che chi ha commesso l’omicidio si nasconda dietro una maschera. É il ribaltamento del ruolo di Batman, che altri non é che la nemesi del pagliaccio. Un altro tema geniale inserito dal regista é quella della corsa ( nella scena iniziale, quando ruba i fascicoli della madre e nella metropolitana), cosí sgraziata e scoordinata che accompagna in un climax la metamorfosi di Arthur: la situazione iniziale, la consapevolezza e la trasformazione finale. Tantissime sono poi le citazioni e i rimandi che il regista occulta nel film a diversi livelli. Quelli più evidenti sono a Taxi Driver e Re per una notte. Non mancano ovviamente i riferimenti a Batman, alcuni in bella mostra ( come morte dei genitori di Bruce) ed altri più nascosti ( come il riferimento al film di Zorro che ha influenzato il personaggio dell’uomo pipistrello). Per altre recensioni come questa iscrivetevi al nostro sito e condividete questa recensione www.cookandcomcs.wordpress.com
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