Guardando OUATIH, ho avuto come la sensazione che con il trascorrere del tempo, i film di Tarantino stiano derivando sempre più verso una direzione ben precisa ...
Che è quella di dare sempre più spazio all'estrema rappresentazione della sua arte cinematografica e cinefila, fatta di meccanismi ed estetica codificabili ad inconfondibili, a scapito della qualità, se non addirittura, della vera a propria esistenza di una trama/storia
Questo film non è altro che la concretizzazione del gusto cinefilo di Tarantino, il quale ribadisce ulteriormente che il suo cinema è fatto di sequenze lunghissime, dialoghi surreali e a tratti senza senso, una miriade di citazioni cinematografiche più o meno esplicite, attori feticcio, maschere grottesche, sequenze tipo, riscrittura della storia passata etc ...
Questo non basta per far gridare all'ennesimo miracolo o capolavoro.
Guardando questo film, si ha come la sensazione di non capire bene dove voglia andare a parare il regista ... o almeno alla fine si capisce forse che non voleva andare a parare da nessuna parte.
Gli riesce raccontare la storia di un attore che vuole emergere in un'epoca fiorente del cinema hollywoodiano, ma che finisce per essere prigioniero di una fragilità comune a molti suoi colleghi. A fare da contrappeso, c'è invece la serena tranquillità e disillusione della sua controfigura, che, pur avendo aspirazioni di carriera, accetta di buon grado il suo mediocre destino.
Mi sarei aspettato una più completa rappresentazione della new Hollywood di fine anni 60, mentre invece Tarantino punta la macchina da presa solamente su quel sottogenere western a lui così tanto caro a su quel cinema cult che lo ha formato in giovane età.
Una raffica di citazioni e riferimenti a questo sub-mondo che forse lo spettatore italiano non è in grado neanche di conoscere ed apprezzare così a fondo.
Decisamente inspiegabile, o per lo meno debole, l'inclusione dell'affaire omicidio di Sharon Tate da parte dei seguaci della setta Manson ...
Ma le realtà è che il suo sottogenere piace sempre e alla fine intrattiene e porta a casa il risultato, anche se in questo caso, ne ha risentito la trama, che negli altri film riusciva a stare saldamente al centro della sua opera e non a corredo.
Ma, considerato che il regista sta per imboccare il viale del tramonto, dovrà trovare qualcosa di più convincente prima che il soli cali sulla sua straordinaria carriera.
[+] lascia un commento a alexmanfrex »
[ - ] lascia un commento a alexmanfrex »
|