Titolo originale | Au Nom de la Terre |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Edouard Bergeon |
Attori | Guillaume Canet, Veerle Baetens, Anthony Bajon, Rufus, Samir Guesmi Yona Kervern, Solal Forte, Marie-Christine Orry, Emmanuel Courcol, Michel Lerousseau, Christophe Rossignon, Mélanie Raffin, Charlie Costillas, Elodie Godart, Eric Brulé, Gilles Kneusé, Baptiste Gardennec, Hervé Mahieux, Clément Vinette, Pierre Gondard, Clio Baran. |
Uscita | giovedì 9 luglio 2020 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,29 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 giugno 2020
Pierre ha 25 anni quando torna dal Wyoming per trovare Claire, la sua fidanzata e assumere la fattoria di famiglia. Il film ha ottenuto 3 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Nel nome della Terra ha incassato 7,7 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Pierre a 25 anni torna nella natia Francia dal ranch in cui ha lavorato nel Wyoming per sposarsi e rilevare la fattoria paterna di cui continuerà a pagare l'affitto. Lo ritroveremo vent'anni dopo con due figli e un'attività di allevamento di capre ormai avviata ma i problemi non tarderanno ad arrivare imponendo delle scelte che avranno delle conseguenze sulla vita di coloro che gli sono vicini.
Si potrebbe definire questo film come una saga familiare se non ci fosse il timore di farlo considerare come una fiction televisiva di medio valore. Perché gli elementi ci sono tutti.
Abbiamo un padre che ha sacrificato la propria vita nel lavoro dell'agricoltura e dell'allevamento che non intende 'regalare' il frutto delle sue fatiche al figlio, pretendendo la remunerazione di un affitto. Un figlio che deve affrontare le difficoltà della modernizzazione assumendo dei rischi d'impresa non di secondaria importanza. Una moglie e due figli che lo amano ma che, da un certo punto in poi, faticano a reggere il passo con la sua progressiva identificazione con i problemi che insorgono.
Il film di Edouard Bergeon però va oltre tutto ciò e, partendo da dati autobiografici, ci spinge a riflettere sulla vita di chi è legato, anche per cultura, alla terra ed è costretto a combattere con una società in cui il profitto sta al primo posto e nella quale anche chi vuole intraprendere è sottoposto a gioghi sotto cui è difficile passare.
Le svolte della narrazione sono sostenute dalla verosimiglianza anche quando si presenta il cosiddetto colpo di scena grazie anche a una tradizione del cinema francese che, a differenza di altre cinematografie sostanzialmente 'urbanizzate', non ha mai dimenticato di raccontare la propria provincia e la vita di chi abita in campagna con le sue luci e le sue ombre.
Qui poi, a fare la differenza, c'è una straordinaria interpretazione di Guillaume Canet che offre a Pierre tutte le variazioni di intensità espressiva necessarie rendendo assolutamente credibile il suo personaggio nei passaggi che vanno dalla determinazione allo sconforto. Non sarà difficile per chi, anche se non francese, conosce quel tipo di problematiche empatizzare con lui.
NEL NOME DELLA TERRA disponibile in DVD o BluRay |
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Vedendo il film ho pensato che la sceneggiatura è degna di un romanzo di William Faulkner. Ho riscontrato una strana coincidenza (voluta?) nel sentire cantare Woody Guthrie, il quale si ispirò proprio a Tom Joad, personaggio principale del famoso romanzo Furore, per comporre l’omonima canzone. Il regista Eduard Bergeon - alla sua prima esperienza di film di finzione - ha scritto [...] Vai alla recensione »
Nel nome della Terra non è una poesia, ma una promessa: nata da un bisogno, ormai improrogabile, di rivelare al mondo la dolorosa realtà agricola francese tra la fine del secolo scorso e gli anni duemila, omaggiando le vittime schiacciate dalla durezza del processo di globalizzazione del settore e al tempo stesso magnificando la bellezza della vita di campagna, dove la terra è il vero casolare, dove [...] Vai alla recensione »
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