Titolo originale | My Dinner with Hervé |
Anno | 2018 |
Genere | Biografico, Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Sacha Gervasi |
Attori | Jamie Dornan, Harriet Walter, Daniel Mays, Jim Sturgeon, Mandy Henderson, Steve Broad, Jessica Lee (I) Yosherin, Amber Sienna, Nelson Grande, David Strathairn, Mireille Enos, Elena Valdameri, Jason Beeston, Christopher Gerse, Sheila Tejada, Sarah-Stephanie, Emily Ng, Dilyana Bouklieva, Mark Umbers, Adam Shapiro, Robert Curtis-Brown, Mark Povinelli, Bern Collaço, Ted King, Ashleigh Brewer, Teresa Mahoney, Wallace Langham, Helena Mattsson, Oona Chaplin, Andy Garcia, Peter Dinklage, Félicité Du Jeu, David Haley, Karl Farrer. |
MYmonetro | 2,94 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 novembre 2018
Uno sguardo alla vita dell'attore francese Hervé Villechaize, co-protagonista della fortunata serie TV degli anni '70 "Fantasilandia" che si è tolto la vita nel 1993 all'età di 50 anni. Il film ha ottenuto 1 candidatura agli Emmy Awards, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild,
CONSIGLIATO SÌ
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Fine agosto 1993. L'ambizioso giornalista inglese Danny Tate vola a Los Angeles per intervistare il grande scrittore Gore Vidal. La cena con l'istrionico e insistente Hervé Villechaize si protrae oltre il previsto e lo fa arrivare tardi all'appuntamento tanto atteso. Sarà per l'inizio di una lunga e indimenticabile notte in compagnia dell'attore nano di origine francese.
Noto per il ruolo di Tattoo nella serie televisiva Fantasilandia, Villechaize si racconta in tanti brevi flash-back che partono dalla nascita nell'aprile 1943, in una Parigi in piena guerra. Poche giorni dopo quell'incontro, Hervé si toglierà la vita, mentre Tate torna in redazione a scrivere l'intervista testamento.
My Dinner With Hervé è un confronto tra opposti. Un giovane aitante e in carriera si trova davanti un uomo di mezz'età, affetto da nanismo, depresso ed eccessivo in tutto. Per Tate il servizio sull'attore è solo un di più rispetto all'agognata conversazione con Vidal. Si troverà in ritardo al tavolo dello scrittore che lo accoglie con "Se non sei capace di arrivare in orario, cosa dovrei aspettarmi dal tuo articolo?" prima di andarsene. La notte di scorribande in limousine per Los Angeles, tra night club e fast food, è l'occasione per ricordi, diverbi e confidenze.
Uno pensa alla grande occasione mancata, l'altro probabilmente a lasciare un ultimo segno prima dell'addio. Gervasi parte dalla vicenda personale del proprio incontro con Hervé poco prima della sua morte per un film dall'andamento prevedibile, ma comunque sentito e mai scontato. Il film riesce a non essere ricattatorio sulla malattia, mentre i cliché sul giornalista a caccia dell'intervista della vita si esauriscono presto per lasciare posto ai coinvolgimenti più personali.
Prodotto da Hbo, il lungometraggio riporta alla ribalta una figura un po' dimenticata dello spettacolo tra gli anni '70 e '80, che aveva vissuto un momento di notorietà nei panni del cattivo Nick Nack che si confrontava con James Bond in Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro e, soprattutto, con Fantasilandia che gli aveva portato ricchezza ed eccessi. Un uomo imprevedibile, fissato con il sesso, giocherellone, indisciplinato, che racconta bugie, si descrive meglio di ciò che è stato, ma non ha timore di parlare della malattia e della sua fede in Dio. Il vero punto di forza è l'interpretazione travolgente di Hervé da parte di Peter Dinklage (interprete ben noto per Il trono di spade o Tre manifesti a Ebbing, Missouri), in uno dei ruoli che segnano una carriera, perfetto nel rendere un'esuberanza che nasconde la disperazione. Dopo Anvil: The Story Of Anvil (2008) e Hitchcock (2012), Gervasi si conferma regista a suo agio con le biografie.