La forma dell'acqua - The Shape of Water |
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Un film di Guillermo Del Toro.
Con Sally Hawkins, Michael Shannon (II), Richard Jenkins, Doug Jones.
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Titolo originale The Shape of Water.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 119 min.
- USA 2017.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 14 febbraio 2018.
MYMONETRO
La forma dell'acqua - The Shape of Water
valutazione media:
3,77
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il mostro di Guillermo celebra il grande cinema
di Emiliano Morreale La Repubblica
Guillermo del Toro ha da tempo trovato una sapiente collocazione tra cinema d'autore e grande pubblico, tra festival e blockbuster come i due Hellboy o Pacific Rim. La forma dell'acqua è la sua consacrazione definitiva: Leone d'oro a Venezia, 6 nomination all'Oscar, compreso miglior film e regista. Il Del Toro "autore" è astuto, a tratti lezioso, ma con ossessioni autentiche. Questo film unisce due caratteristiche del suo cinema: l'ambigua attrazione per il diverso (con l'idea speculare che "i veri mostri sono gli umani") e la tensione della fiaba verso l'allegoria storica, evidente nei due gotici ambientati durante la guerra civile spagnola (La spina del diavolo e Il labirinto del fauno). Baltimora, primi anni Sessanta: l'addetta alle pulizie (Sally Hawkins) di un laboratorio militare scopre che nei sotterranei è prigioniero una specie di uomo-pesce (tipo Mostro della laguna nera) maltrattato e destinato alla vivisezione. La ragazza, attratta dal mostro, decide di salvarlo, aiutata da alcuni amici che insieme a lei (orfana e muta) costituiscono un campionario di reietti e marginali dell'epoca: una donna di colore, un gay attempato, una spia comunista che tradisce Mosca. Eppure, più che la favoletta sui diversi o la storia d'amore tra la Bella e la Bestia (con momenti assai carnali), la forza del film è un amore per il cinema che, anziché risultare cerebrale, dà sostanza alle emozioni, e senso allo stile: i sinuosi movimenti di macchina, la fotografia smaltata, la musica di Alexandre Desplat che pare imitare le vecchie colonne sonore dei film di Jacques Demy. Un po' come La La Land, che aldilà del genere aveva un fondo simile: come se il cinema raggiungesse un vero calore solo citando, più o meno direttamente, il proprio passato. Nel mondo di La forma dell'acqua i media popolano i sogni e le solitudini dei personaggi, e la televisione supera il cinema. Mentre sul piccolo schermo passano Mr Magoo, Bonanza o i vecchi musical, sotto casa della protagonista (anzi proprio sotto il suo pavimento) c'è un cinema déco deserto, in cui passano un peplum minore (La storia di Ruth) e un film con Pat Boone. Una grotta fatata, un luogo magico, ma un po' malinconico; che è in realtà l'Elgin Theatre di Toronto, dove poi The shape of water ha avuto la sua "prima" nordamericana a settembre.
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