Titolo originale | Dolphin Man. The Story of Jacques Mayol |
Titolo internazionale | Dolphin Man |
Anno | 2017 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Grecia, Francia, Canada, Giappone |
Durata | 78 minuti |
Regia di | Lefteris Charitos |
Attori | Jacques Mayol, Jean-Marc Barr, Umberto Pelizzari, Dottie Mayol, Mehgan Heaney-Grier William Trubridge. |
Uscita | lunedì 5 ottobre 2020 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Wanted |
MYmonetro | 3,02 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 ottobre 2020
La straordinaria storia sportiva di Jacques Mayol, la cui vita è stata d'ispirazione per Le Grand Bleu di Luc Besson. In Italia al Box Office L'uomo delfino ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 15,1 mila euro e 14,2 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nato a Shanghai nel 1927 da padre architetto francese, il primatista di immersione in apnea Jacques Mayol, giramondo, tuttofare, seduttore, studioso di comportamento dei mammiferi marini e curioso di spiritualità zen, ha tutte le caratteristiche per essere l'oggetto di una monografia per immagini. E il suo nome infatti ha conosciuto un picco di popolarità con Le grand bleu, il film di Luc Besson campione di incassi al box office francese. Presentato a Cannes nel 1988 e uscito in Italia nel 2002 solo dopo un lungo contenzioso tra la produzione ed Enzo Majorca, che contestò la rappresentazione che il film dava di lui, nel personaggio di Enzo Molinari; ma anche Mayol, che collaborò alla sceneggiatura, ne rimase scontento. Jean-Marc Barr, che in quel film interpretava Mayol, gli presta la voce in questo film di committenza televisiva che si mette alla ricerca di amici, colleghi e collaboratori del primatista.
Suicidatosi nel 2001 all'Isola d'Elba, dove si era stabilito da metà anni '70 e nelle cui acque stabilì molti dei suoi record di immersione in apnea, Mayol è ricordato con affetto, rispetto, ammirazione.
Ad essere ricordata, in particolare, è l'attenzione dedicata per tutta la vita alle similitudini tra dimensione umana e marina: quel suo "riconoscersi" in un cetaceo, che gli vale un soprannome che ha affascinato molti, a partire dal libro omonimo, uscito nel '79 e ripubblicato da Giunti come "L'uomo delfino". Storia e fascino dell'apnea: gli epigoni nel film non mancano, dall'italiano Umberto Pelizzari alla greca Jenna Apokotos e la statunitense Mehgan Heaney-Grier.
Grazie ai tanti estratti da film in pellicola e i ricordi, si respira lo spirito di un'epoca in cui lo sport era meno performativo e si delinea la figura di un atleta bohémien, amante della vita eppure solitario, bizzarro (una chicca la sua idea del film erotico subacqueo Lure of the Triangle, 1977).
Pur senza addentrarsi eccessivamente in tecnicismi, il film argomenta i motivi del suo rilanciare di continuo il limite fisico, derivati non dal superomismo, ma dalla spinta alla ricerca di un equilibrio interiore, nell'atto di trascendere la gravità corporea. Verso una dimensione anfibia, pacificata con l'idea del fallimento e della morte. In una fusione totale, armonica, con il silenzio delle profondità.
L'UOMO DELFINO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Montato in due versioni, una televisiva della durata di 58 e una cinematografica più lunga (78), arriva in Italia distribuito da Wanted, unicamente sul web vista la chiusura delle sale, il documentario che racconta una delle leggende dell'immersione in apnea: Jacques Mayol, ovvero L'uomo delfino, colui che stabilì diversi record di profondità, spingendosi, all'età di 56 anni, fino a 105 metri senza [...] Vai alla recensione »
Il celebre apneista francese Jacques Mayol, cui è dedicato L'ultimo delfino, girato due anni fa dal documentarista greco Lefteris Charitos, non è stato certo il primo a paragonarsi a un animale, e non sarà l'ultimo. La sua storia è un viaggio nelle profondità tanto dell'uomo quanto dell'oceano e il regista mostra l'amore e il legame tra il sub e l'acqua.
Una premessa è necessaria perché quando si guarda il documentario "L'uomo delfino", al cinema dal 5 al 7 ottobre, bisogna porsi una domanda: stiamo guardando il mito di Jacques Maylon in quanto campione di immersione, oppure l'uomo che c'è dietro? In realtà la risposta la dà il regista Lefteris Charitos tramite una tecnica narrativa articolata. Dopo i primi venti minuti, infatti, è chiara l'idea che [...] Vai alla recensione »
Molti, forse, conoscono l'apneista Jacques Mayol per Le grand bleu di Luc Besson, che ne raccontava la storica rivalità con Enzo Maiorca (nel film chiamato Molinari per evitare grane: Maiorca la prese male comunque e bloccò la distribuzione per più di dieci anni). Ma la vita di Mayol fu essa stessa cinema, come dimostra L'uomo delfino, il documentario di Lefteris Charitos che rievoca l'avventura esistenzial [...] Vai alla recensione »
Varcare il limite delle possibilità umane non per spirito competitivo ma come mezzo d'esplorazione del proprio essere. A differenza di Le Grand Bleu di Luc Besson questa opera prima di Lefteris Charitos sarebbe sicuramente piaciuta a Jacques Mayol (1927-2001), leggendario apneista capace per primo di raggiungere il limite dei 100 metri in immersione.
Oggi, di Jacques Mayol resta un cippo a 16 metri sotto il mare di Capoliveri all'Elba e il ricordo di uno dei più celebrati apneisti del mondo, primatista di immersioni. Il documentario che lo celebra - peccato sia in sala solo tre giorni, dal 5 al 7 ottobre - rivisita un uomo solo che trovava fra i delfini e i pesci la sua vera e unica dimensione. Storia di una vita ricca di tragedie, raccontata in [...] Vai alla recensione »
Le grand bleu di Besson fu un successo pazzesco: la Francia intera commossa da un apneista cresciuto a contatto con gli animali, Jacques Mayol. L'uomo delfino torna su quella figura leggendaria per raccontarne gioie e dolori, senza intermediazioni di finzione. Ne esce il ritratto di uno spirito libero, con una scorza da giramondo tombeur de femmes e una sostanza incline alla malinconia.