Titolo originale | 9 Doigts |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | François-Jacques Ossang |
Attori | Paul Hamy, Damien Bonnard, Pascal Greggory, Gaspard Ulliel . |
Uscita | lunedì 18 febbraio 2019 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Rodaggio Film, Reading Bloom |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,68 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Un viaggio in cargo verso Nowhereland, una zona terrestre dove tutto è freddo e le emozioni sono gelate. Il film è stato premiato al Festival di Locarno, In Italia al Box Office 9 Doigts ha incassato 4,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un uomo di nome Magloire sfugge ad un controllo di polizia nei pressi di una stazione ferroviaria. In seguito, scappando lungo una spiaggia, soccorre un altro uomo, morente, che gli consegna una grossa somma di denaro. Lo insegue allora una banda di criminali, che vuole i soldi ma ha anche bisogno del suo sangue freddo, e così Magloire viene arruolato dalla squadra di Kurtz, in partenza via mare, con un carico di polonio radioattivo, per un viaggio verso un'isola mobile, formata da rifiuti.
C'era due volte il cinema, si potrebbe dire dell'opera e dell'immaginario di F.J. Ossang: 9 Doigts è infatti un'avventura di oggi, epoca della plastica e dello spreco, nella storia e nel dispositivo del cinema.
La nostalgia e la malinconia inchiostrano il viaggio di Magloire fino ad invecchiarne l'apparenza, ma forse è soltanto un inganno, un'illusione ottica, un desiderio. Ombre, riflessi, brume, e inquadrature che assomigliano a tableaux vivants, sono lì per dirci che l'immagine è ingannevole, c'è sempre qualcuno che ci guarda da dietro un'iris o un fascio di luce.
Il cinema s'inscrive in una lingua, che Ossang s'incarica di tramandare e tradire, sfocando i riferimenti temporali, come accade quando si viaggia a lungo in mare aperto e la mente va alla deriva e "proietta" leggende che parlano di maledizione e paranoia. E del concetto di tempo, che è fatto di temporalità diverse e sovrapposte, si disserta nei monologhi del film, letterari, teatrali, contraddittori, a bordo di un cargo infernale che ricorda quello che portava il Conte Orlok nel Nosferatu di Murnau.
Le scene di 9 Doigts hanno anche tempi interni diversi, e ce ne sono che corrono veloci come un cane che insegue i ladri e altre che hanno il passo quasi immobile di uno spuntino in cucina tra personaggi che non possono fidarsi l'uno dell'altro; personaggi che incrociano i loro nomi con la letteratura e la musica (Kurtz e "Cuore di Tenebra", Wagner e il Vascello fantasma), antieroi di una rivoluzione destinata a non durare oltre un colpo di dadi o il tempo di un film.
Pardo d'oro per la miglior regia a Locarno 2017, 9 Doigts è il primo dei cinque lungometraggi del poeta, musicista e regista F.J Ossang a venire distribuito in Italia.
Un polar esistenziale, girato in pellicola con una colonna sonora industrial-punk, che riporta il cinema ad una stagione di luci e ombre, suggestioni poetiche e possibilità semantiche.
È notte. In una livida stazione dove vengono fermati tutti i treni Magloire fuma una sigaretta. Fugge un controllo di polizia, senza bagagli, senza futuro, fino alla spiaggia di un mare infernale. Qui iniziano per lui i problemi, su un sinistro bastimento in rotta verso un luogo che non esiste.
Vado molto al cinema e vedo tanti film. Di molti film che vedo posso dire che sono dei bei bellissimi film. Ci sono però alcuni rarissimi film dei quali - oltre a poter dire che mi sono piaciuti - posso aggiungere che hanno cambiato per sempre il mio modo di essere spettatore. Sono quei film che mi danno la sensazione di aver visto qualcosa di nuovo, [...] Vai alla recensione »
In pochi credevano, dopo il Festival di Locarno 2017, in cui vinse il Pardo d'argento per la miglior regia, che 9 Doigts (9 Dita) di F.J. Ossang si sarebbe mai visto in Italia: fosco, catramoso com'è, cargo perso in spazi problematici di non -senso. Eppure in questi giorni Ossang è in viaggio in Italia per presentare il suo film, grazie alla distribuzione congiunta di Rodaggio Film e Reading Bloom, [...] Vai alla recensione »
Magloire si trova suo malgrado braccato e con in mano un malloppo. Finisce catturato dai suoi inseguitori e imbarcato insieme a loro, in un viaggio in nave che assume contorni sempre più surreali. Ci sono casi in cui il gioco cinefilo diviene qualcosa di inevitabile, l'unico idioma possibile anziché una divagazione narcisistica. F.J. Ossang, latitante anima bella ai margini del circuito festivaliero, [...] Vai alla recensione »
F.J. Ossang è una figura di culto del cinema francese. Dal 1984, anno del suo esordio, L'Affaire Des Divisions Morituri, ha realizzato un pugno di film (fra i quali Le Trésor Des Iles Chiennes e Dharma Guns) apprezzati da un manipolo spartito ma combattivo di cinefili. Esempio rarissimo di una genia purtroppo in via di estinzione, Ossang riesce a intrecciare l'amore per Raul Ruiz e Manoel de Oliveira [...] Vai alla recensione »