Titolo originale | Aloft |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna, Canada, Francia |
Regia di | Claudia Llosa |
Attori | Jennifer Connelly, Cillian Murphy, Mélanie Laurent, William Shimell, Zen McGrath Nancy Drake, Winta McGrath, Erika Marxx, Allan Wallace Dunkeld, Cam Gates, Oona Chaplin, Ian Tracey, Peter McRobbie, Sean Skene, Sharon Bajer, Judy Cook, Andy Murray (II), Aurore Pariente, Cindy Myskiw, Lois Brothers, Tom Anniko, John Bluethner, Sarah Constible, Carson Nattrass, Graham Ashmore, Curt Keilback, Susan Kelso, Muriel Hogue (II), Pamela Iveta, Nancy Jane Drake, Teegan Weiske, Benjamin Slugoski Walters, Janet Taylor (II), Bobby Stahr, Tiffany Prochera, Marvin Smoker, Emma Raycraft, Mari Pau, Owen Volk, Denis Adams, Christopher Sigurdson, Mike Bell (VI), Ellen Gale, Kim Zeglinski, Andy Murray (III), Evan Rain Morris, Cameron Gates, Jeff Stott, Darryl Hogg, Pete Hudson. |
MYmonetro | 2,56 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 aprile 2015
L'incontro tra una madre e un figlio, a cui diversi anni prima un drammatico incidente ha stravolto le vite. Al Box Office Usa Il volo del falco ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 51,9 mila dollari e 2,1 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Quando Ivan era un bambino viveva con sua madre Nana in una fattoria insieme al fratellino Gully che soffriva di un problema di disagio mentale conseguente a una malattia debilitante. La passione di Ivan per l'addestramento dei falchi gliene aveva fatto adottare uno in particolare di nome Inti. Un giorno era arrivato nella zona un guaritore che aveva fatto scoprire a Nana doti analoghe. Un incidente che aveva coinvolto Inti aveva profondamente segnato la vita di Ivan ma non era stato il solo. Ora da adulto, sotto la spinta di una giornalista, decide di andare a cercare la madre attraversando ampie distese ghiacciate.
Claudia Llosa aveva dato prova di un'attenzione al rapporto sussistente tra razionale e irrazionale nei suoi premiati film precedenti (Madeinusa e Il canto di Paloma). In quei casi la sua opera si avvaleva di un forte radicamento nella sua terra, il Perù, e di una conoscenza profonda del legame quasi inestricabile tra credenze popolari, magia e dura quotidianità non risparmiata dalla violenza. In questo suo terzo film 'in trasferta' tutto ciò viene a mancare. Emerge allora una sorta di coazione a ripetere fredda come le distese innevate che fanno da scenario alla storia che viene ben fotografata dalla frase retorica con cui il film viene lanciato:"Anche nel luogo più gelido della terra, il perdono può darti calore". Questa dichiarazione è così esplicitamente programmatica da svelare la meccanicità di una sceneggiatura che vorrebbe commuovere e finisce solo con l'essere prevedibile. Il rapporto madre-figli e il percorso di ricerca da parte del figlio maggiore viene punteggiato da rivelazioni in flashback sull'infanzia di quest'ultimo che dovrebbero aprire nuove prospettive allo spettatore. Ma è proprio la scoperta delle doti di guaritrice di Nana che finisce per essere una specie di elemento che 'deve' esserci ma non si avvale di una sentita necessità narrativa. Quasi che l'autorialità e riconoscibilità della regista dipendesse da questo. Non è così.
Aloft si presenta come un film intimista, di stile, a tratti manieristico, un raffinato ritratto di un dramma famigliare che si distacca dal resto dei lungometraggi dalla stessa tematica sopratutto a causa della sua ambientazione. Dalle prime alle ultime scene, la pellicola si svolge in mezzo a lunge distese di ghiaccio e boschi innevati di un luogo non meglio precisato, instillando un forte senso [...] Vai alla recensione »
In poche parole : troppo severa la recensione, forse perché amo la Connelly o per il montaggio che mi ha colpito, gli darei senza problema una stella in più. La freddezza criticata è in fondo uno degli elementi portanti di tutta la pellicola, che coerentemente è ovunque, nei paesaggi, nel cuore dei personaggi, nell'epilogo, e nei voli del falco.
Giuste le stelle, ma la freddezza di luoghi, personaggi e delle atmosfere sono in fondo uno dei punti chiave, più che un difetto. Il finale è sì di ghiaccio, nella totale fredda immobilità del cuore di Nana, ferma e convinta delle proprie scelte che in fondo non la scuotono più, e nella mancanza di affetto che ferisce ancora il cuore però rassegnato del [...] Vai alla recensione »