Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Ariel Vromen |
Attori | Michael Shannon (II), Winona Ryder, James Franco, Ray Liotta, Chris Evans, Danny A. Abeckaser David Schwimmer, Tommy Flanagan, Elias Koteas, Olga Fonda, Christa Campbell, Ryan O'Nan, Weronika Rosati, Ori Pfeffer, Nick Gomez (II). |
Uscita | giovedì 5 febbraio 2015 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Barter Multimedia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,94 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 febbraio 2015
Un film che racconta la storia di Richard "The Ice Man" Kuklinski, un assassino della Mafia del New Jersey che è riuscito a mantenere la sua quotidiana vita familiare per quarant'anni. In Italia al Box Office The Iceman ha incassato 89,7 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Richard Kuklinski gioca bene a biliardo, copia pellicole pornografiche, ha una fidanzata discreta e un segreto terribile, affondato in un'infanzia 'bastonata'. Per questa ragione ha sviluppato una personalità dissociata-associata che lo spinge a uccidere. Dopo il matrimonio con Debbie e l'assassinio di un suo sedicente ex, Richard viene assoldato come sicario da Roy Demeo, delinquente organizzato che ne intuisce la straordinaria imperturbabilità. Letale e metodico, abbatte criminali e innocenti sui marciapiedi di New York, accomoda la famiglia nel New Jersey e ne accumula la 'fortuna' e la pesante eredità. Padre di due bambine, a cui riserva il suo lato migliore, Richard incanala negli omicidi la sua follia fino al giorno del congedo per 'cattiva condotta'. Umiliato da Demeo, Kuklinski cercherà una soluzione per garantire la famiglia e il sollievo alla disfunzionalità. Sul finire degli anni Ottanta, alienatosi le famiglie mafiose e avvicinato da un infiltrato, verrà arrestato a due passi da casa e da un sogno americano malato.
Ispirato alla biografia di Richard Leonard Kuklinski, killer su commissione nell'America degli anni Sessanta e Settanta, e a quella letteraria di Anthony Bruno ("The Iceman: The True Story of a Cold-Blooded Killer"), The Iceman mette in schermo un disadattato e il suo desiderio di reintegrarsi. A ragione di questo ci si aspettava che Ariel Vromen, regista israeliano formatosi negli States, mettesse dito (e occhio) nel 'sintomo', centrando l'agito compulsivo e insieme la capacità compensatoria di un uomo estraneo al mondo della comune umanità e fuori da qualsiasi standard sociale. Diversamente, il giovane regista infila la strada del genere interpretandolo in maniera convenzionale e con poco coraggio espressivo.
Vestito e impalcature da gangster movie, a cui rimanda quel bravo ragazzo di Ray Liotta, trattengono The Iceman sulla superficie, sfumando il comportamento patologico del protagonista e imboccando l'agiografia sommaria. Se nella messa in scena The Iceman spreca il potenziale biografico di Richard Kuklinski, un sicario che a dispetto dell'efferata professione e dell'ingorgo psichico riusciva a esprimere e a veicolare emozioni dentro lo spazio domestico, Michael Shannon raccoglie la sfida e la vince. Radicale e mostruoso, angelico e letale, il 'family man' di Shannon seduce con la sua assenza e pienezza di emozioni, sprofondando il film in una dimensione nevrotica e angosciosa. Eterno attore non protagonista, la sua carriera è rivoluzionata dai coniugi infelici di Mendes (Revolutionary Road). È nel loro salotto che nasce l'estraneità al mondo dei suoi personaggi, quelli successivi, sempre speculari, in contatto con la propria parte oscura e intesi a proteggere i propri cari dalla propria pulsione distruttiva (Take Shelter).
Shannon intuisce il 'rifugio' di Kuklinski e lo abita, dominandone il dark passenger e tenendosi in equilibrio sul delicato confine fra normativa e normalizzazione. Ne nasce un personaggio umano nella mostruosità, un personaggio "sempre al lavoro con l'inconscio", che crede di possedere il diritto sulla vita e sulla morte, che crede di avere diritto all'amore, che finge una realtà perfetta allacciando braccia e destino alla sua consorte. Una donna amabile e minuta che ha il volto di Winona Ryder e la dolcezza di una promessa. Quella di rimuovere col sentimento il godimento compulsivo.
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....Ennesima storia di gangster, ma qui il protagonista non è il capo mafia o il picciotto classico stile quei bravi ragazzi, ma un killer che diventa tale perchè da piccolo suo padre lo picchiava con il bastone e contava le bastonate in polacco.... un po riduttivo non trovate ? Il film che arriva sulle nostre tavole a quasi tre anni di distanza dalla messa in distribuzione negli U.
Ariel Vromen porta sul grande schermo la vera storia di Richard Kuklinski, killer spietato, ma allo stesso tempo marito e padre amorevole. Le premesse per questo film c'erano, a partire dal cast: Michael Shannon, Winona Ryder e Ray Liotta non sono attori qualunque. Ma si sa, per essere ben costruito, un film deve avere fondamenta solide e cioè una buona sceneggiatura.
Film in cui si racconta della storia di Richard Kuklinski, sicario della Mafia del New Jersey negli anni '70/'90, famoso per avere ucciso più di circa100 persone, marito devoto e padre esemplare ed alla fine finalmente scoperto e catturato dalla Polizia. Questa pellicola presenta il ritratto del vero Richard Kuklinsky, un uomo di origini polacche che negli Stati Uniti dov'era [...] Vai alla recensione »
Dalla storia di Richard Kuklinski (1935-2006)uno dei più efferati assassini di tutti i tempi(seral killer e sicario su commissione che si è attribuito "almeno" 200 omicidi)un buon prodotto di genere che tratteggia abilmente il ritratto di un uomo segnato da violenze nell'infanzia(in verità appenna accennate) e trasformato in un mostro del tutto incapace di sentire [...] Vai alla recensione »
Per la regia di Ariel Vromen: The Iceman. Richard Kuklinski è un americano polacco, vive un'esistenza pacata, ha una bella moglie, un lavoro che non lo esalta ma che svolge con minuta seriosità e la passione per il biliardo. Turbato da un infanzia tormentata un giorno uccide un ex spasimante della moglie senza battere ciglio, viene cosi notato dal gangster di quartiere Roy Demeo, [...] Vai alla recensione »
L'ho trovato un buon film: asciutto, tutto concentrato sulla nudità delle azioni, abbastanza serrato nel racconto. Peccato ci siano quei due o tre accenni a motivazioni psicologiche che lo potrebbero rendere più banale: francamente non ne possiamo più di film che rovinano la grande tradizione del cinema di genere americano con psicologismi da piccolo e scontato e mediocre&nbs [...] Vai alla recensione »
The Iceman non è un gangster movie. Premessa obbligatoria per far comprendere meglio la pellicola a chi non l'avesse vista. L'ambiente è si quello della malavita italo-americana degli anni 70 ma la trama si sviluppa sulla figura del "Polacco", magistralmente interpretato da uno Shannon perfetto per questi ruoli. Il Polacco è un killer su commissione, palesemente [...] Vai alla recensione »
Film discreto, iceman che uccide con freddezza ed ha paura per la sua famiglia..carino!
dopo anni di attesa l'ho visto e come capita spesso sono rimasto un pò deluso. il film è più che discreto ha un cast di contorno formidabile e michael shannon è eccezzionale. eppure risulta un pò moscio. diciamo che è la versione di " quei bravi ragazzi " per la tv.
se esce veramente . rachelle cosa dia 5 stelle a un film che non hai visto????
Gli ho dato cinque stelle in partenza perchè mi sta simpatico Evans (?).. ma sul serio dopo aver fatto Captain America (capitan ghiacciolo) gli fanno fare un film che si chiama ''Snow Piercer-sopravvivere in un mondo ghiacciato'' e dopo ancora ''The Iceman'' ahahah oddio scusate, ma sembra che lo prendano per il cùlo .
Dietro a The Iceman, che racconta vita e misfatti di Richard Kulinski - uno dei più efferati criminali della storia con almeno 100 omicidi a carico -, c'è senza dubbio un consolidato modello di cinema hollywoodiano, dalle pellicole di genere gangsteristico ai noir a opere autoriali come Gangs of New York, per non parlare di serie tv tipo I Soprano. Ma Ariel Vroman, israeliano che lavora fra Londra [...] Vai alla recensione »
Forse solo gli appassionati di serial killer e di guinness dei primati sanno chi era Richard Kuklinski. Uomo della storia "nera" USA tra i 60 e gli 80, la leggenda vuole abbia commesso fino a 250 omicidi, molti commissionati dalla mafia italo-americana. Uno dei suoi cadaveri finì in freezer per due anni, da cui il soprannome attribuitogli di "iceman".
Crede che l'affettuoso marito duplichi i cartoni Disney, l'ingenua Deborah. Invece il polacco naturalizzato Richard Kublinski distribuisce film porno e, soprattutto, è un killer al soldo di un boss. Arrivano due figlie, ma lui per quasi vent'anni prosegue l'attività bis. Sarà di ghiaccio il protagonista, l'attonito Michael Shannon, però è gelido anche il film, ispirato a una storia vera.
Tutto casa, famiglia e lavoro: niente distrazioni o vizi. Solo l’ambizione di migliorare la propria posizione sociale come tanti altri figli di immigrati polacchi. L’originale quasi due metri per 140 chili, si chiamava Kuklinski e tra il dopoguerra e gli anni Ottanta uccise poco più di duecento persone. Per contratto, visto che quello era il suo mestiere fatto per altro con efficienza e puntualità. [...] Vai alla recensione »
The Iceman è la storia vera di Richard Kuklinski, marito amorevole, padre devoto e spietato killer. Un «uomo di ghiaccio», nato nel 1935 e morto nel 2006 in prigione, che si pensa abbia ucciso più di 100 persone tra il 1954 e il 1985 nella zona di New York. Nel l992 la tv via cavo Hbo realizzò uno sconcertante documentario in cui Kuklinski, raccontava senza alcun rimorso la sua storia omicida.
Applausi alla proiezione per i critici, poco dopo quasi un’ovazione all’incontro stampa. No, non è George Clooney, ormai di casa qui. L’entusiasmo è tutto per Michael Shannon. Dunque il Secolo XIX aveva visto giusto nel dedicargli un ritratto, due mesi fa. Trentotto anni, da Lexington, Kentucky, quasi due metri d’altezza, un viso che inquieta e fa paura, anche per il leggero strabismo che rende lo [...] Vai alla recensione »