Titolo originale | Serbuan maut |
Anno | 2011 |
Genere | Azione, |
Produzione | Indonesia, USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Gareth Evans |
Attori | Iko Uwais, Donny Alamsyah, Ananda George, Yayan Ruhian, Ray Sahetapy Verdi Solaiman, Joe Taslim. |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,39 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 aprile 2020
Una lotta per la sopravvivenza per una squadra Swat a Giacarta. Al Box Office Usa The Raid: Redemption ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 3,9 milioni di dollari e 221 mila dollari nel primo weekend.
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Una squadra speciale della polizia prende d'assalto il condominio-fortezza di un signore della droga, anche se si rende conto ben presto di essere attesa dai criminali. E l'accoglienza non è delle migliori.
Regista gallese (di nascita), ma l'Europa e la sua antica e obsoleta concezione di action finisce lì. Gareth Huw Evans va in Indonesia, come Brian Yuzna prima di lui, in cerca di manodopera a basso costo e voglia sincera di cinema di genere, per confezionare un exploitation "bestiale", nel miglior senso che si possa attribuire al termine. The Raid - la traduzione letterale del titolo indonesiano è Death Invasion - non è solo una scarica di piombo e sangue dall'elettroencefalogramma rigorosamente piatto, è un prodigioso compendio di quel che un B-movie post-tutto dovrebbe essere. Con lo spirito che albergava nelle grindhouse di tarantiniana memoria, lo scontro cruento tra poliziotti (buoni) e narcotrafficanti (cattivi) offre al suo pubblico di riferimento tutto quel che si può desiderare, attraverso ingenti dosi di arti marziali che sorpassano a destra l'ipercinetica di Ong Bak 2. Ma dove Jaa si fermava alla perfezione del gesto, dimenticando totalmente i cardini della narrazione, Evans costruisce un'opera che ha il solo, umile, intento di tenere incollato lo spettatore davanti allo schermo. Iko Uwais ribadisce quanto ammirato in Merantau, debutto di Evans, e si propone come un nuovo prodigio della tecnica, mescolando nel suo silat - stile di arti marziali interamente indonesiano - il muay thai di Tony Jaa con colpi di estrazione eterogenea: minimo il ricorso della regia a espedienti di montaggio e ralenti. Atmosfera (molto) vagamente carpenteriana e struttura da videogame, con "mostri di fine livello" d'ordinanza e ambientazioni al servizio di duelli di qualità crescente.
Che si assista in sala o dal divano di casa alle prodezze di guardie e ladri indonesiane, è come se l'"ohh" di meraviglia o le grasse e disdicevoli risate di chi esulta per crani fracassati, frigoriferi esplosivi e machete impazziti fossero annessi in maniera inestricabile al film di Evans. Merito delle coreografie di Yayan Ruhian, che si riserva il ruolo di super-villain che accetta di sfidare lealmente, persino in inferiorità numerica, i super-poliziotti, riducendoli perlopiù a polpette. Come a suo tempo per lo storico Born to Fight tailandese, The Raid è il nuovo termine di paragone per l'action movie indonesiano e non solo, caposaldo di un cinema di stuntmen che non si vergogna di elencare innumerevoli massaggiatori e fisioterapisti nei titoli di coda.
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... degli ultimi anni, stiamo freschi! Forsennato film d'azione di arti marziali girato interamente con camera a spalla, The Raid offre sequenze d'azione mozzafiato e spettacolari coreografie dei combattimenti (merito principalmente del protagonista Uwais), ma risulta carente un po’ in ogni altro campo. La sceneggiatura è inesistente (lungo tutta la sua durata, vi saranno si [...] Vai alla recensione »
Uno dei film d'azione più grintosi, violenti e spettacolari degli ultimi 15 anni almeno. Sparatorie, botte da orbi, combattimenti coi coltellini e a mani nude compongono questo film per quasi tutta la sua durata, ma The Raid è anche un film con una storia solida e non banale, una storia che parla di corruzione, doppi giochi e altro ancora.
La retata in un grande edificio controllato da un potente boss mafioso si trasforma in una disperata fuga per i pochi superstiti. La nuova frontiera del cinema (non solo d’azione). Dall’inizio alla fine il ritmo è incalzante, l’aspetto tecnico è fenomenale per una fantasia stilistica infinita, botte dall’inizio alla fine eppure non un centesimo di secondo che [...] Vai alla recensione »
questo film è una scarica di adrenalina.un concentrato di spettacolarità e violenza allo stato brado.un film sconvolgente per la sua qualità dovuta dal suo ritmo sfrenato e travolgente.la trama è semplice e pretestuosa ma sicuramente raccontata più che degnamente da un susseguirsi di spettacolari combattimenti e da dialoghi asciutti che rendono il film mai pesante [...] Vai alla recensione »
Sono rimasto negativamente sorpreso da questo film. Mi aspettavo un film, invece si tratta nient'altro che una serie di assurdi incontri di arti marziali. Gli attori sono mediocri, la regia è imbarazzante, la trama è al livello di un episodio dei Teletubbies. E' gasato ma insensato. Esagerato ma in senso negativo.. Pieno di episodi assurdi e illogici, con picchi talmente bassi [...] Vai alla recensione »
Inizia come un videogioco blasta-tutto su più livelli, ma gradualmente e progressivamente acquisisce una dimensione epica ed eroica che incolla letteralmente allo schermo. Sotto il profilo realizzativo e nelle coreografie dei combattimenti è, senza esagerazioni, strabiliante: un capolavoro del cinema action molto al di sopra degli standard hollywoodiani correnti.
The Raid è pieno imballato di gente che si fa malissimo. Ma davvero molto male. Ci sono violentissime sparatorie ma anche combattimenti a mani nude, con coltelli e machete, ci sono finestre e pareti sfondate, gente che sbatte malissimo contro cose spigolose, mattonelle rotte a testate, tuffi nel vuoto, botte che fanno male anche solo a ripensarci il giorno dopo.
Il miglior film d'azione degli ultimi 10 anni.
Uno dei migliori film d'azione degli ultimi 10 anni, un film spettacolare, consigliato!
Ricorda molto quei vecchi film di Bruce Lee degli anni ’70. Anche se in questo caso protagonista assoluto non è il kung fu ma il silat, un’arte marziale indonesiana, la musica non cambia ed il novanta per cento delle sequenze è un susseguirsi ininterrotto di combattimenti a mani nude con qualche variante dove si usa il coltello o il machete. Ritmo frenetico e scazzottate interminabili non colmano il [...] Vai alla recensione »
Per gli amanti del genere è veramente un capolavoro.
Un film serio dai dialoghi mai banali mantenenendo una serietà brutale per tutta la sua durata con combattimenti spettacolari e violentissimi; uno dei miei film preferiti.
Un film in particolare per gli amanti degli action-movie, ma non solo. La trama è semplice ma non banale che il film ci spiega perfettamente nell'primo quarto d'ora di film, dopo si tramuta in un escalation di violenza e combattimenti mozzafiato in una locatiion che ha dell'incredibile: un grattacielo semi-abbandonato che piano per piano, porta per porta, portano lo spettatore a [...] Vai alla recensione »
C'è poco da dire riguardo a questo film. Una sceneggiattura campata per aria. Una recitazione al di sotto di qualsiasi standard. Una fotografia e delle scenografia bizzarre, senza senso. Sullo schermo si rincorrono scene tirate per i capelli che sembrano un mix di film horror, zombie, brutti polizieschi, film di arti marziali, senza mai catturare davvero l'attenzione.