Io sono Li

Film 2011 | Drammatico, 100 min.

Anno2011
GenereDrammatico,
ProduzioneFrancia, Italia
Durata100 minuti
Regia diAndrea Segre
AttoriZhao Tao, Rade Serbedzija, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston Giordano Bacci, Spartaco Mainardi, Zhong Cheng, Wang Yuan, Amleto Voltolina, Andrea Pennacchi, Guo Qiang Xu, Sara Perini, Federico Hu, Hi Zhijian, Ni Jamin.
Uscitavenerdì 23 settembre 2011
TagDa vedere 2011
DistribuzioneParthénos
MYmonetro 3,29 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Andrea Segre. Un film Da vedere 2011 con Zhao Tao, Rade Serbedzija, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston. Cast completo Genere Drammatico, - Francia, Italia, 2011, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 23 settembre 2011 distribuito da Parthénos. - MYmonetro 3,29 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 10 settembre 2020

Tra i tavoli di una piccola osteria di Chioggia, nasce un'amicizia romantica e difficile tra una giovane cinese e un pescatore di origini slave. Il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento, 4 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato a 8 ½ Cinema Italiano, In Italia al Box Office Io sono Li ha incassato 483 mila euro .

Io sono Li è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,29/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,59
CONSIGLIATO SÌ
Inquietudine e determinazione di una madre cinese nell'Italia immobile della Laguna.
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 24 settembre 2011
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 24 settembre 2011

Shun Li confeziona quaranta camicie al giorno per pagare il debito e i documenti che le permetteranno di riabbracciare suo figlio. Impiegata presso un laboratorio tessile, viene trasferita dalla periferia di Roma a Chioggia, città lagunare sospesa tra Venezia e Ferrara. Barista dell'osteria 'Paradiso', Shun Li impara l'italiano e gli italiani. Malinconica e piena di grazia trova amicizia e solidarietà in Bepi, un pescatore slavo da trent'anni a bagno nella Laguna. Poeta e gentiluomo, Bepi è profondamente commosso dalla sensibilità della donna di cui avverte lo struggimento per quel figlio e quella sua terra lontana. La loro intesa non sfugge agli sguardi limitati della provincia e delle rispettive comunità, mettendo bruscamente fine alla sentimentale corrispondenza. Separati loro malgrado, troveranno diversi destini ma parleranno per sempre la stessa lingua. Quella dell'amore.
Per quelli che 'fanno il cinema a Roma' e per cui un veneziano vale un triestino, il Veneto è un set popolato da improbabili abitanti che si limita a fare da sfondo a storie italiane altrettanto improbabili. Serviva evidentemente un po' di sangue di quella terra per raccontarne la sorprendente bellezza e per far crescere un film preciso nell'ambientazione e credibile nelle emozioni lambite 'ogni sei ore' dalla Laguna. Partendo da un luogo esistente, 'provocato', smontato e ricomposto attraverso l'osservazione soggettiva di un'immigrata, Andrea Segre lo mostra nelle concrete trasformazioni stagionali e nelle più sottili conversioni sociali. Contro gli stranieri impersonali e posticci di Patierno e le sue 'cose dell'altro mondo', il documentarista veneto ribadisce quelle di questo mondo e di questa Italia in rapporto dialettico, ostile o conciliato, con l'altro da sé. Un altro che è persona e mai personaggio.
Io sono Li è un'architettura delle posizioni relative tra le figure in campo, al cui centro si colloca la protagonista di Zhao Tao, centrata in ogni dove e concentrata su un proponimento che ha il volto di un bambino di otto anni. Come satelliti le gravitano intorno pescatori cauti e imprenditori (cinesi) rapaci che non la spostano da 'Li', che è insieme identità, punto, momento e baricentro. Dopo i documentari (Magari le cose cambiano, Il sangue verde, La Mal'ombra, Come un uomo sulla terra) e congiuntamente alla ricerca sociale, Segre debutta nel cinema a soggetto, sposando sentimenti affettivi e sociali con una limpidezza di esposizione che non riesce sempre a scongiurare l'inciampo didascalico. Di fatto, pur romanzando con sensibilità la realtà, il film non è in grado di rimettere in gioco la finzione con la verità, incorrendo troppe volte in formule da dibattito. Meglio sarebbe stato lasciarsi cullare dalle perifrasi dei sentimenti, così magnificamente comprese nell'interpretazione implosa di Zhao Tao e in quella lirica di Rade Šerbedžija. Portatore sano della condizione umana di straniero lui, portatrice pudica lei del cinema poetico e reale di Zhangke, del cambiamento epocale della Cina e dell'incanto a cui rinuncia per cambiare anima.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 16 settembre 2011
cineMAppazzone.it

Io sono Li ha due significati. Li è una ragazza cinese emigrata in Italia col pensiero fisso rivolto verso suo figlio di otto anni rimasto in Cina. Il lavoro le è necessario per pagare la cosiddetta mafia cinese e consentire, quindi, che venga pagato anche il viaggio del piccolo che è al momento accudito dal nonno nel paese natìo. Io sono lì (questa volta con l’iniziale minuscola e con l’accento) vuol [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 settembre 2011
angelo umana

In “Cose dell’altro mondo” avevamo visto gli extracomunitari imprescindibili come forza lavoro, in “Io sono Lì” scopriamo che hanno pure dei sentimenti … e solo i cuori aperti possono percepirli. Come quello di Bepi, naturalizzato “chioggiotto” (siamo sempre in Veneto) dopo 30 anni dall’aver lasciato la Jugoslavia, che vive solo, soprannominato [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 ottobre 2011
renato volpone

Splendido e commovente film sulla diversità e sul razzismo. Li èuna ragazza cinese costretta a lavorare duro per poter riabbracciare il figlio, Bepi è un vecchio pescatore della laguna veneta "il poeta". Le loro vite si incontrano, ma si scontrano con i preconcetti sia dei cinesi che dei veneti. Sopra tutto aleggia la poesia che come un fiore luminoso sull'acqua illumina [...] Vai alla recensione »

martedì 11 ottobre 2011
pepito1948

IO SONO LI   “L’acqua del mare entra nella laguna e ne esce, ma non tutta. Una parte resta dentro” dice in sintesi una ragazza cinese alla sua connazionale ed amica; questa la chiave di lettura che dà un senso compiuto al primo film di fiction di Andrea Segre, documentarista affermato e particolarmente sensibile al tema dei migranti.

domenica 25 settembre 2011
melania

E' un film delicato,profondo,è come ascoltare un brano musicale,una sinfonia.Ha un tocco leggero,l'attrice Zhao Tao è magnifica,bravissimo anche Rade Sherbedgia.La relazione che nasce tra Li e il "poeta"colpisce per l'assenza di scene d'amore e per la profondità dei sentimenti che si esprime con poetica leggerezza e dà molte emozioni.Un film da vedere.

mercoledì 11 aprile 2012
Valentina Scuderi

Ho trovato il film molto bello, emozionante e commuovente. La storia, seppur triste, è raccontata con estrema dolcezza e sensibilità. A mio parere il regista è riuscito veramente bene a rappresentare quello che è il nostro occidente quotidiano, caratterizzato da una realtà complessa e da numerose problematiche: la principale è sicuramente il fenomeno dell'i [...] Vai alla recensione »

martedì 13 dicembre 2011
francesca meneghetti

"Io sono Li" così si presta ad una recensione comparativa, con riferimento “Terraferma” di Crialese. Entrambi si svolgono in località di mare, abbastanza chiuse e isolate, in cui si innestano elementi “estranei”. E' la nuda verità del presente, che i due film riprendono con una spiccata vocazione realistica, come già aveva fatto per un contesto montano Giorgio Dirittti (Il Vento fa il suo giro). Vai alla recensione »

giovedì 10 novembre 2011
melandri

Chioggia,giorni nostri.L'incontro tra il pescatore-poeta slavo, integrato da una vita in Italia ,e la giovane madre cinese catapultata nella chiusa realtà della laguna veneta,è alla base di quest'ottima opera prima del giovane regista padovano Andrea Segre.Segre(specializzato in documentari d'inchiesta sulle problematiche delle migrazioni e integrazioni razziali) "usa" [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 novembre 2012
vjarkiv

Film sociologico e intimista insieme. Il regista sviluppa bene la componente sociologica, non poteva essere altrimenti viste le conoscenze professionali di docente di Sociologia della Comunicazione presso L'Università di Bologna, e grazie ai suoi precedenti di documentarista sulla marginalità etnica (L'Albania è donna, Dio era un musicista, A sud di Lampedusa).

lunedì 5 gennaio 2015
Great Steven

IO SONO LI (IT/FR, 2011) diretto da ANDREA SEGRE. Interpretato da ZHAO TAO, RADE SERBEDZIJA, MARCO PAOLINI, GIUSEPPE BATTISTON, ROBERTO CITRAN Esordio nella fiction di Segre, prolifico documentarista veneto dal 2003, e un debutto così dovrebbe essere consigliabile a qualunque cineasta, affermato o meno, intenzionato a buttarsi nel progetto, più ambizioso di quanto si creda comunemente, [...] Vai alla recensione »

domenica 10 marzo 2019
CineFoglio

Il mese di marzo della piattaforma ArteKino Festival è stato dedicato al primo lungometraggio di finzione del giovane Andrea Segre, già autore di documentari come Il Sangue Verde (2010) e Mare Chiuso (2012), coinvolgendoci nella toccante storia di Li, cinese emigrata in Italia in cerca di un futuro migliore per sé e per suo figlio.

domenica 30 settembre 2018
gianleo67

Una giovane immigrata cinese, costretta a lavorare in un'osteria di Chioggia per riscattare il ricongiungimento con il figlio rimasto in patria, intrattiene una relazione platonica e affettiva con un anziano pescatore croato da tempo in Italia. La delicata poesia del loro legame umano viene bruscamente interrotta dal rigido codice etico del caporalato cinese, preoccupato solo di mantenere il basso [...] Vai alla recensione »

domenica 7 gennaio 2018
Louise Dominici

Bellissimo film che, personalmente, ho visto come un omaggio, conscio od inconscio a Valerio Zurlini ed al suo film La prima notte di quiete.  Stesso mare, stessa atmosfera invernale ovattata, stessi quattro amici al bar, stesse passeggiate solitarie lungo il molo, stessi poeti, stesso fuoco purificatore, seppur tragico.  Anche le due donne, seppur diverse fisicamente sono accomunate da una [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 ottobre 2017
stefano capasso

Li è una giovane donna cinese emigrata in Italia. L’organizzazione che le ha pagato il viaggio ed il permesso di soggiorno la tiene n condizioni molto vicine alla schiavitù. Dovrà lavorare quanto basta per ripagare il debito e permettersi di poter far venire il figlio di 8 anni al quale scrive regolarmente lettere e poesie.

giovedì 29 settembre 2011
Molly Bloom

Un film lieve ma profondo. Poesia e ironia. Grazia e malinconia. Laguna e mare. Un piccolo capolavoro! con una grande protagonista e un giovane e promettente regista. Da vedere!

giovedì 26 aprile 2012
barbara_631

Ho solo in mente un: andate a vederlo. Toccante, senza pretese, delicatissimo....

mercoledì 16 novembre 2011
Pazzia

Largo ai giovani registi emergenti! Film che ti fa sorridere e piangere. Diretti in modo magistrale da un bravissimo Andrea Segre, i protagonisti non lasciano niente al caso. Zhao Tao e Rade Sherbedgia sono strepitosi. Non deludono Citran e Paolini - forse andrebbe leggermente curata la cadenza del dialetto Chioggiotto. Il solito camaleontico Battiston mantiene alto l'onore degli [...] Vai alla recensione »

domenica 25 settembre 2011
Bandy

Bello e triste questo film. Finalmente un film italiano decente...  

domenica 16 ottobre 2011
Liver

Dopo pellicole banali, oppure forzate, non sincere, poco credibili, ecco finalmente un gioiellino italiano fatto con eleganza e buon gusto. Questo è l'unico modo per far arrivare il messaggio. L'eleganza e l'equilibrio. Altrimenti gli scettici sentono subito odore di ipocrisia. Qui invece tutto è garbato, privo di eccessi.

domenica 25 settembre 2011
Flyanto

 Film che, attraverso la vita quotidiana estremamente irta di difficoltà di un'immigrata cinese, affronta la tematica delle condizioni delle popolazioni straniere in Italia. Molto interessante e toccante l'incontro tra culture diverse. Delicato e malinconico, come il paesaggio lagunare di Chioggia che ne fa da sfondo. 

venerdì 9 agosto 2013
Cavatore

Stupisce leggere recensioni mediocri su questo film.  Evidentemente i censori hanno visto questo capolavoro senza aprire il canale che dagli occhi passa all'anima. Atteggiamento ormai molto diffuso, purtroppo, il cinismo e l'aridità conquistano sempre più seguito, ma chi è ancora capace di aprirsi alla commozione non deve perderlo.

mercoledì 6 giugno 2012
foffola40

il film evidenzia l'atmosfera struggente della laguna (chioggia e dintorni) , l'aria liquida della provincia e la vita quotidiana dei pescatori pensionati e anche le maldicenze e le aggressività dei cosiddetti amici. Fotografia splendida film quasi lirico nei silenzi e negli sguardi.

domenica 18 marzo 2012
Nigel Mansell

Al di là di qualche scontato luogo comune ed è lì che la fiction prende il sopravvento sul documento è un film bello, vero e interessante. Battiston è come al solito superlativo anche se in una piccola parte e c'è anche il Paolini che non racconta ma osserva. Molto interessante la scelta delle lingue, italiano, cinese immagino mandarino e veneto.

martedì 1 novembre 2011
Ipazia

Trovo questo film uno dei più belli visti negli ultimi tempi. Sono rimasta davvero impressionata dall'intensità e dagli equilibri tra il piano della sceneggiatura, quello visivo, altamente raffinato e di qualità, così come quello sonoro che va di pari passo con quello poetico. Ottima rappresentazione della reltà partendo da un piano attuale, all'interno [...] Vai alla recensione »

sabato 10 settembre 2011
Francesco51

Bella la storia, la laguna, Chioggia .....

domenica 6 maggio 2012
ELYCAS5

lunedì 31 marzo 2014
Sandro Palombella

 E’ uno dei film italiani più interessanti sul tema dell’immigrazione. Coinvolgente, poetico ed emozionante, racconta con delicatezza la storia di Shun Li e di Bepi. La prima viene trasferita a Chioggia, una piccola cittadina della laguna veneta, per lavorare come barista in un’osteria. Le sue condizioni di lavoro sono al limite della schiavitù: non può fare [...] Vai alla recensione »

sabato 7 settembre 2013
no_data

ottimo film

martedì 24 dicembre 2013
Alex67

Io sono Li è un bellisissimo film ambientato nella laguna di Chioggia immersa in una nebbia senza tempo dove però col bar gestito dai cinesi si nota che il mondo che cambia. Putroppo la tenera amicizia tra Li e Bepi viene ostacolata sia dai molti cinesi che da molti italiani. Bravi tutti gli attori Zao Tao, Rade Sherbedgia. Roberto Citran, Marco Paolini, Giuseppe Battiston (in un [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 dicembre 2013
no_data

Italia-Cina... made in Italy Di questi giorni ci si aspettava scene di schiavitù! Però le emozioni pervadono le scene - peraltro una bella fotografia - e sembra che sbocci l'amore, ma non ci sono le condizioni. E' una storia dei nostri giorni che riecheggia in senso opposto le storie di otto secoli fa. Insomma una questione antropologica! 

lunedì 26 novembre 2012
giose

La visione dell'ottimo film "io sono li" provoca cambiamento nell'opinione comune e corrente che piu' persone hanno sull'immigrazione  e la descrizione del dolore sa essere corale-

lunedì 5 marzo 2012
elepuccia

Ragazzi, cerco questo film da settimane..... nella mia zona non l'hanno trasmesso in nessun cinema...vorrei dunque sapere se siate a conoscenza o meno di un possibile dvd in libreria..magari alla Feltrinelli..... sono sicura che valga la pena vederlo..... grazie mille

lunedì 5 marzo 2012
elepuccia

Ragazzi, cerco questo film da settimane..... nella mia zona non l'hanno trasmesso in nessun cinema...vorrei dunque sapere se siate a conoscenza o meno di un possibile dvd in libreria..magari alla Feltrinelli..... sono sicura che valga la pena vederlo..... grazie mille

domenica 16 ottobre 2011
perla

La magia della laguna vissuta attraverso gli sguardi intensi, malinconici della giovane cinese.I suoi lunghi silenzi esaltano questa magia. Brevi momenti suggestivi,di vera poesia, accompagnati da note musicali che si fondono con lo sciacquio di piccole onde che in laguna nascono e muoiono dolcemente. Nella brava interpretazione della protagpnista ritrovo il pudore dei sentimenti della mia amica Lee [...] Vai alla recensione »

venerdì 21 ottobre 2011
lukemisonofattotuopadre

La prima parte di questo film è quanto di più delizioso abbia visto da un mese a questa parte. La descrizione senza stereotipi del rapporto di alcuni clienti fedeli di un bar e la nuova barista cinese è divertente e originale. Per buona mezz'ora possiamo sentire sproloqui e battute pesanti in veneto senza avvertire ogni sorta di pesantezza leghista.

lunedì 22 ottobre 2012
astromelia

il film è buono nel complesso ,la location è fin troppo reale,bella la fotografia, la trama fila via finchè si è voluto strafare nella sceneggiatura,la ragazza cinese che scappa e lascia i soldi per il debito di LI dove sarebbe potuta andare? punto secondo nel finale dove LI brucia il casone,verosimilmente poco credibile se si pensa al contingente ereditariosenza contare [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 novembre 2011
Marcello Desideri

Decisamente mediocre. Come scrive la Gandolfi in maniera fin troppo delicata: il film non riesce sempre a scongiurare l'inciampo didascalico. Io direi che mai lo riesce a superare ed appare estremamente noioso, spento. Segre abituato a fare documentari, non riesce ad inventare una struttura completamente inventata e fa recitare i personaggi in maniera finta. Un film ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE.

Frasi
"Del quadrato si può fare un cerchio?
Strade lontane si possono incrociare?
Vivo è il rimpianto per la via smarrita
nell'incerto cammino del ritorno.
A ritroso il mio carro si volge.
Confusa tra gli errori era la strada."
Una frase di Shun Li (Zhao Tao)
dal film Io sono Li - a cura di Chiara Munari
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Miracoli del cinema. L’argomento del primo film di finzione di Andrea Segre, fin qui ottimo so documentarista, sta in poche righe: giovane immigrata cinese vive uno strano, casto e impossibile amore con un anziano pescatore slavo di stanza a Chioggia, pure lui immigrato ma ormai assimilato a quel microcosmo durissimo. Il film dura 96 minuti e li vale tutti.

Dario Zonta
L'Unità

Il mondo del documentario, con i suoi migliori registi, inizia ad affacciarsi sul mondo del cinema di finzione, quello dei «film a soggetto» (come ci piace definirlo, perché il termine finzione e fiction non gli si addice). Non che questa sia una novità, altre volte soprattutto in passato si sono registrati slittamenti di energie da una parte all’altra (basti pensare agli esordi di Antonioni e Olmi [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
lunedì 19 novembre 2012
 

Si conclude con la vittoria di Io sono Li di Andrea Segre la 22° edizione del festival di cinema italiano N.I.C.E. USA 2012, diretto da Viviana del Bianco e Grazia Santini e organizzato a San Francisco al Landmark's Embarcadero Center Cinema (11-18 novembre) [...]

winner
miglior attrice
David di Donatello
2012
winner
premio del pubblico
8 ½ Cinema Italiano
2013
winner
premio della giuria
8 ½ Cinema Italiano
2013
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