Titolo originale | Winter's Bone |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Debra Granik |
Attori | Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser Tate Taylor, Garret Dillahunt, Sheryl Lee, Shelley Waggener, Isaiah Stone, Ashlee Thompson, William White (II), Casey MacLaren, Valerie Richards, Beth Domann, Cody Brown, Ronnie Hall. |
Uscita | venerdì 18 febbraio 2011 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 3,30 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 gennaio 2015
La solitudine di una giovane adolescente, già donna, a caccia di un padre miserevole ma indispensabile per salvare la casa di famiglia. Il film ha ottenuto 4 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a Golden Globes, Il film è stato premiato a Torino Film Festival, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Un gelido inverno - Winter's Bone ha incassato 410 mila euro .
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In una zona montuosa del Missouri, fra le più sinistre profondità situate nel cuore degli Stati Uniti d'America, l'adolescente Ree tiene sulle proprie spalle l'intera gestione della famiglia. Da quando la madre si è ammalata e il padre è stato arrestato per produzione e spaccio di metanfetamine, Ree è l'unica che possa occuparsi dei due fratelli più piccoli, accudendoli e, letteralmente, procacciandogli il cibo. Un giorno, lo sceriffo della zona bussa alla porta per annunciarle che il padre è uscito di prigione garantendo la loro proprietà come cauzione e che se non risponderà al mandato di comparizione, la casa verrà confiscata dalla polizia. Ree si mette così sulle tracce del padre all'interno di un universo di reietti, di disperazione e di loschi trafficanti che cercano di non far emergere la verità.
Gli allori del Sundance prediligono le storie ai margini e cingono solitamente la testa del film più programmaticamente lontano da quell'America radical-chic dipinta dal circuito mainstream. Winter's Bone è un perfetto emblema del "Sundance Style": oltre a condividere con gli ultimi vincitori Frozen River e Precious alcuni elementi chiave (rispettivamente, una forte tematizzazione della stagione invernale e un'adolescenza coraggiosa), racconta un contesto miserabile e infausto utilizzando un linguaggio livido e cupo. Tuttavia, tutto il fascino che questa opera è capace di esercitare non fa leva su una storia improntata al forte realismo o su di un'indagine sui ceti più indigenti della provincia montuosa. Al contrario, è nella fosca atmosfera di un vero e proprio thriller che Winter's Bone trova il suo stato ideale. Il film si presenta come un'esplorazione fra le nebbie e la desolazione delle zone montuose del Missouri, ma, di porta in porta, di volto in volto e di minaccia in minaccia, la ricerca del padre da parte della giovane Ree diviene un incubo denso di misteri, di spettri e di risvolti inquietanti.
La giovane Jennifer Lawrence affronta con maturità il ruolo di un'adolescente cresciuta troppo presto per sottostare agli schemi del romanzo di formazione. Da sola, con l'ausilio di qualche ottimo quanto spietato comprimario, affronta la discesa inquietante dentro una fiaba dark che scava a fondo fino a mostrare l'osso della cultura popolare americana. Perché l'elemento di maggior pregio dell'opera di Debra Granik è quello di mostrare una possibile realtà dolorosa e drammatica lavorando intelligentemente su un certo immaginario della provincia americana. Un immaginario in cui confluiscono tanto zotici drogati e pericolosi quanto struggenti ballate di musica country, tanto gli oscuri fondali delle zone paludose quanto la crudele ironia di un sacchetto di plastica contenente resti umani che recita "Have a nice day!".
UN GELIDO INVERNO - WINTER'S BONE disponibile in DVD o BluRay |
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In "Winter's bone", il clima -umano e atmosferico- è gelido, l'ambientazione richiama un inverno postatomico, uno scenario da apocalisse fatto di miseria materiale ed emotiva, sottocultura criminale ed emarginazione. La fotografia del film sottolinea questa scelta: colori smorti, privati della loro luce, che richiamano la gamma dei grigi. I rapporti umani sono feroci, ostili, basati su esigenze elementari [...] Vai alla recensione »
Ambientato nello sperduto altopiano d'Ozark in Missouri, il film è un ritratto spietato e glaciale di un'America marginale e abbandonata a se stessa, dove non sembrano esserci più regole e dove vige unicamente la legge del più forte. Una fotografia fredda e distaccata trasmette ancor di più un senso d'inquietudine e smarrimento, all'interno di uno scenario [...] Vai alla recensione »
Se c'è una cosa che un cinefilo attento scopre non appena sbarcato in un punto qualsiasi degli Stati Uniti è che tutto gli è molto familiare, ci si immerge in uno scenario già praticato: è l'effetto del cinema e della letteratura americana, che è un dipinto dal vero, anche quando è brutale, come in questo film, che associa alla magistrale [...] Vai alla recensione »
Jennifer Lawrence è un'attrice veramente dotata, e dopo la prova offerta in 'The Burning Plain' di Arriaga, si ritrova nuovamente a vestire abilmente i panni della ragazza (Ree Dolly) dell'estrema provincia degradante americana, questa volta costretta a sobbarcarsi il peso dei due fratellini e della madre malata negli inospitali altopiani del Missouri, a dispetto di parenti [...] Vai alla recensione »
Una madre malata. Una famiglia da mandare avanti. Un padre, produttore e spacciatore di metanfetamine, che ha dato la sua proprietà come cauzione se non risponderà, una volta uscito di prigione, al mandato di comparizone. Di lui, nessuna traccia. La casa - la baracca - dove vivono la giovane e tosta Ree con il resto della famiglia, sta per essere confiscata dalla polizia.
nell'America più profonda, quella della Bibbia sotto un braccio e un fucile pronto all'uso nell'altro, delle case mobili e dei materassi ad acqua (in un'unica definizione, tanto spietata quanto icastica, dei "poor white trash"), la diciassettenne Ree difende il suo diritto di accudire i fratelli minori e la madre catatonica nella loro umile casa malandata; in un ambiente [...] Vai alla recensione »
Ottimo film. Duro e crudo. Ma anche poetico e struggente, perfetto nel descrivere dal punto di vista della "devianza" (fisica, mentale, ambientale, comportamentale) la forza dei legami di sangue, che tanto spesso la protagonista tira in ballo con i suoi interlocutori, tutti parenti e quasi-parenti. Il film descrive benissimo gli angoli più bui dell'essere umano, ma anche la luce [...] Vai alla recensione »
Un film sul freddo, non solo quello naturale di un inverno nel Missouri (contesto marcatamente simbolico, dove si ripetono le immagini inquietanti di alberi e arbusti spogli e secchi), ma soprattutto quello umano. Non ci sono passioni, neanche negative, non c'è odio, semmai rancore, quello che cova e serpeggia implacabile nell'ombra senza tregua.
Ree (Lawrence) vive in una zona montuosa del Missouri, la vita è dura e la ragazza si è accollata tutta la responsabilità che la madre malata ed il padre latitante non possono dare ne alla casa ne ai due fratelli più piccoli. L'arrivo dello sceriffo rompe del tutto l'equilibrio già precario di una famiglia sul baratro: il padre non si è presentato in tribunale e la casa che aveva messo come garanzia [...] Vai alla recensione »
Gelido come l'inverno: è la sensazione che si prova nel vedere questo film. Il freddo ti entra nelle ossa, nella testa, nel cuore e ti lascia rapito dagli occhi della protagonista, coraggiosa, decisa, indifesa di fronte ad un clan famigliare che la condanna per gli errori commessi dal padre. Il suo orgoglio ribelle, il suo senso di appartenenza, di giustizia in fondo, le permettono [...] Vai alla recensione »
In un America di provincia la diciassettenne Ree (Lawrence) si occupa dei due fratellini e della madre pazza. Quando scopre che il padre spacciatore, come peraltro tutti nella zona, si è impegnato tutto per uscire di galera, Ree dovrà cercarlo a tutti i costi, anche ha rischio della propria vita. Secondo film della Granik (tratto dal romanzo di Daniel Woodrell) è uno dei [...] Vai alla recensione »
Un gelido inverno è l'ulteriore prova che non ci vanno per forza tanti soldi e star di primo livello per fare un buon film..La pellicola di Debra Granik ci mette di fronte sin dalle prime scene a una realtà drammatica,una ragazza che senza padre e con madre debilitatà si trova a dover lottare per la sua sopravvivenza e quella dei fratelli;in un america diversa da quella che [...] Vai alla recensione »
L'altra faccia dell'america, lontano dagli stereotipi capitalistici delle due coste. La provincia coi suoi rapporti ostili, la sua povertà e i suoi territori sconfinati. Un film coraggioso come la sua protagonista...tutto da vedere
un bel film certamente. Ti permette di entrare in contatto con una America lasciata a se stessa, fatta di povertà e abbandono dove la legge del più forte sancisce i rapporti umani. Bellissima fotografia.
Winter’s bone: un film di quelli un po’ indipendenti, da Sundance Festival infatti, che è riuscito a farsi strada tra signori film fino ad essere inserito tra i 10 concorrenti all’Oscar degli Oscar – miglior film ovviamente (vinto come ben saprete dal Discorso del Re)!! E già per questo merita che se ne parli La storia è ambientata in un paesino [...] Vai alla recensione »
Col padre scappato e la madre malata, che si rifiuta di parlare, Ree (17 anni) cresce da sola il fratello di 12 anni e la sorellina di 6. Insegna loro a cucinare, e a procacciarsi il cibo. A maneggiare le armi e da loro dure lezioni di vita. Un giorno viene a sapere che per pagare la propria cauzione suo padre ha ipotecato la loro casa e tutti i loro possedimenti.
Candidato come miglior film all'ultima assegnazione dei premi Oscar "Un gelido inverno" lascia al proprio pubblico un America molto lontana da quella dei lustrini, delle belle e premiate ragazze e delle commedie. Non certo per caso possiamo rimare gelati e atrofizati dalle scene che scorrono davanti a noi, la situazione è sempre la stessa: una ragazza nemmeno maggiorenne che accudisce a due bambini [...] Vai alla recensione »
Il sogno americano era finito probabilmente già negli anni settanta con film come Midnight Cowboy (Un uomo da marciapiede), ma vedendo una pellicola come Un gelido inverno sembra proprio che non ne sia rimasta neanche la minima traccia. La provincia del Missouri è quanto di più disumano possa esserci, persino i rapporti famigliari non si esprimono in solidarietà.
Jennifer Lawrence, la giovane attrice porta la cruda storia ambientata in un America di stento ed emarginazione, violenza, con umanità sullo schermo. La forza della protagonista e i suoi principi morali mai traditi, l' omertà che regna, e che deve essere rispettata per sopravvivere, in taluni ambienti danno un senso di realtà a tutto il film.
Un film davvero pessimo dove la sceneggiattura, risibile, è un optional che si sovrappone in modo sgradevolissimo e falsato sul potenziale che ha la fotografia. Non c'è storia che abbia un minimo spessore. Non c'è pathos che faccia parlare le immagini e si soffermi sulla descrizione di un ambiente in cui bambini e cani sono l'aspetto più tenero ma qui più sprecato.
Un gelido inverno mi ha più volta fatto tornare immagini del film "Un tranquillo Week-end di paura" Una storia di vita dura, anzi durissima vede in primo piano un'adolescente che ha di (adolescente) solo l'aspetto perché in realtà é una donna, una persona fatta! Determinata, consapevole e incurante del pericolo - una che si é sempre dovuta arrangiare che non ha nessuno a cui raccontare la sua fatica [...] Vai alla recensione »
accidenti, è proprio duro questo film, racconta un mondo spietato di regolamenti di conti fra bovari del Missouri, dove la ragazza protagonista (che poi somiglia a una mia studentessa, di aspetto e di grinta) è costretta a fare anche lei la dura, per difendere i fratellini e la madre malata. è un'America orribile, arcaica e selvaggia, che purtroppo esiste e resiste nel terzo millennio.
BELLISSIMO FILM! VINCITORE DEL TORINO FILM FESTIVAL 2010 E OUTSIDER NELLA CORSA DELL'OSCAR 2011! IL DIPINTO DI UN'AMERICA ALTERNATIVA!
La ricerca del padre fuggiasco fornisce lo spunto di un thriller di personaggi e disagi di una comunità montana del Missouri, pezzenti malavitosi che annaspano nel giro della droga. Storia intensa che langue la prima ora a causa della mancanza di uno sviluppo narrativo importante ma che alla fine restituisce un film che emoziona senza retorica. Recitazione di livello superiore.
Un'altra America.L'america che non si parla mai...l'america di provincia e di miseria. Un film duro,ma anche molto bello....da vedere....
Film dalla trama un po' pesante e crudo e dal ritmo un po' lento, ma la recitazione e la veridicità che trasmettono gli attori, in particolar modo la giovane Jennifer Lawrence, fa da lubrificante per la visione.
Nella più profonda e spietata provincia americana, dove non arriva la legge costituita, esistono regole e ruoli ben precisi che non si possono rifutare. La diciassettenne Ree si impegna caparbiamente a difendere la propria famiglia rispettando queste regole, forzandole quanto possibile senza infrangerle. Le relazioni tra gli uomini sono determinate dalla semplice legge del più forte, [...] Vai alla recensione »
ce ne fossero di film come questo,dove si vive in simbiosi con gli interpreti l'intera pellicola,fino a toccare con mano gli orrori di una vita votata al sacrificio,dove i ruoli si invertono maschile/femminile, madre/figlia, un viaggio nella crudeltà umana visto attraverso gli occhi di un'america che non ti aspetteresti..........
Da un romanzo di Woodrell la Granik nel 2010 ricava un drammatico a tinte fosche ambientato sulle montagne del Missouri sulla storia di una adolescente, Jennifer Lawrence, orfana di padre e con la madre malata di mente, in lotta contro lo Stato e la malavita locale per assicurare un tetto ai due fratelli più piccoli. Sopravvalutato dalla critica si lascia vedere ma scorre via senza lasciare traccia. [...] Vai alla recensione »
Colori lividi, come l'animo dei personaggi che, a vario titolo, arricchiscono un ambiente altrettanto severo. Una metafora del gelo dei sentimenti e della pietà, che si colloca in una cornice thriller, che a mio giudizio è in secondo piano. Lo consiglio, ma non è adatto per i bambini.
Una storia americana dal clima denso che, seppure a ritmi lenti giocati in una buona regia t'inchioda con un'aura di mistero che mira a coinvolgerti, ben pensata è anche la sceneggiatura con tagli nel montaggio al punto giusto, buone le prove della giovane Lawrence e di tutto il cast, mia valutazione: 3,5 stelle. Saluti.
STRABELLISSIMO!!! GUARDATELO! Si capisce infinitamente di più dell'America in un film come questo che in tutti i film di Hollywood messi insieme! Un grandissimo applauso a tutti quanti: regista, attori (compresi i due ragazzini), fotografo. Vengono veramente i brividi sulla schiena a vedere la solitudine cosmica di questa adolescente che lotta disperatamente ogni giorno per mettere insieme [...] Vai alla recensione »
direi che la protagonista simboleggia magnificamente il detto che "dai diamanti non nasce nulla ma dal letame nascono i fior"
Nella più profonda e spietata provincia americana, dove non arriva la legge costituita, esistono regole e ruoli ben precisi che non si possono rifutare. La diciassettenne Ree si impegna caparbiamente a difendere la propria famiglia rispettando queste regole, forzandole quanto possibile senza infrangerle. Le relazioni tra gli uomini sono determinate dalla semplice legge del più forte, [...] Vai alla recensione »
L'espressione "Cinema americano indipendente" nasce, credo, per differenziare certe produzioni "A stelle e strisce" dai blockbuster hollywoodiani, in realtà non tutti necessariamente privi di interesse. Le caratteristiche di questo cinema, credo, dovrebbero essere un budget modesto, una sensibilità più squisitamente artistica (Ma che significa, poi?), ed il desiderio, forse, di narrare vicende più [...] Vai alla recensione »
Un film che evidenzia la forza delle donne e la quasi impotenza degli uomini. A partire da un padre che non c'è e non si vede lungo tutto il film, per finire a uno sceriffo che non sa fare le indagini e allo zio della protagonista che cerca invano un riscatto che non arriva. Al contrario le done emergono con tutta la loro forza. Certamente Ree, Jennifer Lawrence, ma anche la vicina che l'aiuta, cosi [...] Vai alla recensione »
Film di questo genere devono avere qualcosa di importante da raccontare per non annoiare...questo non ce l'ha
E' questo il sogno americano che ci hanno sempre venduto? E' uno sguardo impietoso sull'america meno frequentata, e certamente qui non c'è Walker Texas Ranger alias Chuck Norris a rimettere a posto le cose. Quello che si vede è un'intera popolazione border line, uno scenario post atomico come quelli che si vaneggiavano negli anni ottanta: purtroppo tutto questo [...] Vai alla recensione »
Mi chiedo come mai l'ottima recensione di Dario ( sempre impeccabile per dirla tutta) non abbia trovato spazio nel pubblico. Ma come le stilate le classifiche?:a volte non servono troppe parole se sono quelle davvero calzanti. Ah già apprezzate le dettagliatissime trame di Laulilla e i ricami di Olgadik...MAH! Chissà se un lavoratore nel sito mi darà una risposta...
Atmosfera grigia, quasi nera, sceneggiatura senza nessun pregio, solo errori e scelte incomprensibili. Una dura realtà. punto, tutto il resto non c'è bisogno di raccontarlo o urlare nella maniera più lenta possibile per l'intera durata del film. Non dice niente che non sia prevedibile o banale seppur triste, non s'impegna ed i personaggi sono scarsissimi e di nessun [...] Vai alla recensione »
E' una specie di studio antropologico radicale, ma con troppi compiacimenti grafici e non poche goffaggini analitiche. La mancanza di sfumature tradisce pochezza d'intenti e va verso una vera e propria ossessione per la miseria e la grandezza umane: l'una sottolineata con cupezza insopportabile, l'altra tutta letteraria. Non mancano momenti di notevole tensione, ma prevale una tristezza voluta e una [...] Vai alla recensione »
L'ho trovato lento e pesante,anche se è un film di valore.Sono rimasta disturbata da alcuni particolari macabri,dall'efferata cattiveria che pervade tutta la vicenda..si rimane angosciati al pensiero della estrema fatica del vivere che colpisce una ragazza poco più che adolescante.No,non lo rivedrei,nè mi sento di consigliarlo
Un gelido inverno è indubbiamente un ottimo film,con delle ottime recitazioni,un'ottima fotografia e una buona sceneggiatura. Peccato soltanto per la pesantezza con cui viene raccontata la triste vicenda portando lo spettatore(almeno così è successo con me) verso la noia,fortuna che però si riprende verso la fine. VOTO: 8-
Un film lento, noioso e triste, non vedo il motivo per andare a vederlo. dopo mezz'ora mi stavo addormentando.
C' è un'America ignota agli stessi americani, raramente raccontata dal cinema, i cui aspri e desolati paesaggi e i volti miserevoli dei suoi abitanti abbiamo conosciuto attraverso le fotografie scattate da Walker Evans ai tempi della Depressione, ed è quella che adesso, grigia, ruvida, minacciosa e crudele, domina Un gelido inverno, il memorabile film di Debra Granik, girato in digitale e costato niente, [...] Vai alla recensione »
C'è voluto un po’ di tempo, cioè la concomitanza con la notte degli Oscar ormai prossima, per vedere sui nostri schermi una delle pochissime occasioni in cui si può parlare a ragion veduta di “altro cinema” in riferimento all’industria di Hollywood, anche in virtù della “altra America” che viene rappresentata e narrata, quella dimenticata, nera e mortale della provincia profonda, del Missouri per l’esattezz [...] Vai alla recensione »
Se ricordate Amabili resti, non importa se il romanzo di Alice Sebold oppure il film altrettanto efficace di Peter Jackson saprete che lì il fantasma della quattordicenne Susy continuava a volteggiare sopra il quartiere, in attesa che la sua famiglia scoprisse che l’aveva uccisa il vicino. E solo dopo poteva liberarsi e andarsene. Un gelido inverno è come se fosse la storia opposta: c’è sempre un fantasma [...] Vai alla recensione »
Dal romanzo di Daniel Woodrell (Fanucci editore), ambientato nell’area rurale dei monti Ozark, Missouri. In questa America fuori dal tempo, e ancora misera, incolta, tribale, vive Ree, diciassettenne che non può fuggirsene arruolandosi come vorrebbe, perché altrimenti ai fratellini chi ci pensa? La mamma è svampita; il padre, uscito di galera su cauzione ipotecando la casa, è sparito e se non si presenta [...] Vai alla recensione »
Anche se è uscito negli Stati Uniti nella stagione dei blockbuster estivi, questo film (come suggerisce il titolo) non è il classico film dell’estate. È un classico, quello sì, ma non ha niente a che vedere con l’ottuso e disumanizzato divertimento che domina nelle multisale durante la stagione dorata di Hollywood. Il dramma di Debra Granik, che ha meritatamente vinto il Sundance film festival del [...] Vai alla recensione »
In the extraordinary independent film “Winter’s Bone,” the large Dolly clan lives off the grid. The movie is set in the Missouri Ozarks, in backcountry—way back, where the front yards are filled with dead cars and cracked toilets, and the children ride wooden horses and hunt squirrels. There are no telephones, much less cell phones or computers, and not a TV in sight.
Every once in a rare while a movie gets inside your head and heart, rubbing your emotions raw. The remarkable Winter's Bone is just such a movie. Having won the Grand Jury Prize at this year's Sundance Film Festival, plus the Waldo Salt Screenwriting Award, Winter's Bone faces the challenge of finding an audience in a blizzard of multiplex crap. This story of a dirt-poor Ozark family may just be the [...] Vai alla recensione »
L’America meno conosciuta, quella rurale dei bianchi “brutti, sporchi e cattivi”. In una comunità del Missouri, un pugno di derelitti resi crudeli dalla miseria vive raffinando cocaina e smerciando anfetamine. Ree Dolly ha 17 anni, una madre sempre ubriaca, due fratellini piccoli da accudire e un padre che ha pensato bene di sparire dopo aver dato la casa come cauzione per uscirsene di galera.
Intense, immersive and in control, "Winter's Bone" has an art house soul inside a B picture body, and that proves to be a potent combination indeed. Directed and co-written by Debra Granik, this atmospheric tale of teenager Ree Dolly's bleak and desperate search for her father in the clannish, impoverished Ozarks meshes character concerns with narrative drive so adroitly that it won both the Grand [...] Vai alla recensione »
In lizza per gli Oscar, vincitore a Torino, Un gelido inverno scalda le ragioni del cinema: formato indie, stile Sundance, registro drammatico, delega la paternità a una ragazza-coraggio (la brava Jennifer Lawrence) che cerca di tenere in piedi casa e famiglia, mentre il padre si dà alle metanfetamine nel profondo Missouri. Radicalità tematica, echi thriller e linguaggio scabro, è l’altra faccia dell’Ameri [...] Vai alla recensione »
Gran Premio della Giuria al Sundance, vincitore del Festival di Torino, quattro candidature agli Oscar nei premi principali (migliore film, migliore attrice, miglior secondo ruolo maschile e migliore sceneggiatura adattata), Un gelido inverno ispirato al romanzo di Daniel Woodrell (Fanucci Editore) è il secondo film di Debra Granik che ha iniziato con video per la sicurezza sui posti di lavoro e aveva [...] Vai alla recensione »
C' è un' America ignota agli stessi americani, raramente raccontata dal cinema, i cui aspri e desolati paesaggi e i volti miserevoli dei suoi abitanti abbiamo conosciuto attraverso le fotografie di Walker Evans ai tempi della Depressione, ed è quella che adesso, grigia, ruvida, minacciosa e crudele, domina Un gelido inverno, il memorabile film di Debra Granik, girato in digitale e costato niente, 2 [...] Vai alla recensione »
Questo gioiellino indipendente (per budget e durata delle riprese, non per ambizione) ha vinto il premio del pubblico al Sundance e i riconoscimenti per il miglior film e la miglior attrice protagonista al Torino film fest, ottenendo anche quattro candidature agli Oscar, fra cui quella per la miglior attrice protagonista, la 17enne Jennifer Lawrence, già vincitrice del Mastroianni a Venezia per The [...] Vai alla recensione »
Grande cinema americano d’antan, popolato da personaggi aspri come le montagne del Missouri che sovrastano i detriti e le rovine della remota ambientazione provinciale. «Un gelido inverno», opera seconda di Debra Granik vittoriosa ai festival di Torino e Sundance, sprigiona un senso del tragico che richiama alla mente dei cultori le opere del naturalismo alla Norris, Dreiser e London e i numerosi film [...] Vai alla recensione »
Un film memorabile, secco come una scudisciata e toccante come una ballata popolare. Questo è Un gelido inverno, americano e indipendente, candidato a quattro Oscar, girato in digitale con meno di due milioni dollari, molto premiato al Sundance Festival di Robert Redford. Non è una storia allegra, non si ride mai, si parla di indigenza rurale, di famiglie spezzate, e il titolo italiano, ripreso pari [...] Vai alla recensione »