Anno | 2009 |
Genere | Docu-fiction |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Nico Cirasola |
Attori | Dante Marmone, Luca Cirasola, Tiziana Schiavarelli, Renzo Arbore, Lino Banfi Michele Placido, Nichi Vendola, Onofrio Pepe, Annarita del Piano. |
Uscita | venerdì 17 aprile 2009 |
MYmonetro | 2,68 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 28 novembre 2017
Attorno alla vera storia della "focaccia che si mangiò l'hamburger", ovvero l'impresa di un forno di Altamura che nel 2002 fece chiudere un McDonald's a suon di pizza, pane e focacce, lievitano tante vicende parallele. In Italia al Box Office Focaccia Blues ha incassato 83,1 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Attorno alla vera storia della "focaccia che si mangiò l'hamburger", ovvero l'impresa di un forno di Altamura che nel 2002 fece chiudere un McDonald's a suon di pizza, pane e focacce, lievitano tante vicende parallele. In costante disequilibrio tra finzione e realtà, assistiamo al resoconto delle tante anime altamurane protagoniste e testimoni della vicenda, al viaggio in America del giornalista Onofrio Pepe, intento ad esportare la focaccia pugliese nella culla del fast food, alla fiaba romantica di un fruttivendolo innamorato e della bella del paese sedotta da uno straniero alla guida di una sgargiante Corvette gialla. All'interno di queste cornici si innestano vari siparietti comico-nostalgici animati da Renzo Arbore e Lino Banfi o da ospiti d'eccezione come Nichi Vendola e Michele Placido.
Al secondo blues della sua carriera (dopo Albània Blues), il regista Nico Cirasola adatta il mood nostalgico e "sudista" dei canti dei neri d'America ad un conviviale contrappunto tra fantasia e documentario. I vari percorsi narrativi del film sono infatti altrettante gradazioni tra il vero e il falso: in mezzo al rigoroso stile documentaristico delle testimonianze degli altamurani (questori e carabinieri compresi) e all'operetta morale che ci accompagna al ritmo di tarantella in una Murgia a tinte forti, stanno infatti la surreale impresa "più vera della finzione" di Onofrio Pepe fra i fast food di New York e l'università dell'hamburger di Chicago, e le schermaglie comiche "più false della realtà" di Banfi e Arbore nella parte di loro stessi.
Richiamando alla mente, sempre con un prospettiva umoristica, sia i "profils paysans" di Raymond Depardon che la "realtà fantasticata" di Sergio Citti, e lavorando molto di improvvisazione e spontaneità, Cirasola riesce così a costruire un'opera sfaccettata, eterogenea e aritmica nell'intreccio, eppure straordinariamente genuina e omogenea nella forma. Anche da un punto di vista estetico, sfruttando un'interessante combinazione di formato digitale in alta definizione con ottiche da cinepresa 35mm, Focaccia Blues è un tentativo di amalgamare discorsi apparentemente oppositivi. Non c'è solo la focaccia che si mangia l'hamburger o il documentario che invade la finzione, ma anche il locale che soppianta il globale e la tradizione che vince sull'omologazione, in un trionfo di concetti nati da parole che si mangiano l'una con l'altra, o meglio, che scivolano l'una sull'altra ("glocalizzazione", "slow food" "docu-fiction").
Nel tentativo di essere opera sincretica e "antifonale", il film di Cirasola probabilmente manca di un'ottica realmente global e in alcuni momenti il suo elogio della tradizione e della semplicità tende quasi al lirismo arcadico. Eppure, soprattutto come docu-fiction, genere ancora altamente sperimentale soprattutto nel nostro paese, l'impasto di Cirasola è un composto di vari ingredienti gustoso e assolutamente non indigesto, semplice nell'ideologia ma tutt'altro che pedestre nel linguaggio.
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Con Focaccia Blues il regista Cirasola porta sul grande schermo la storia vera del fornaio di Altamura, Luca di Di Gesù, che costrinse alla chiusura il McDonalds della cittadina pugliese. La piccola focacceria che sconfigge il grande Fast Food, il piccolo imprenditore che riesce a sopraffare uno dei più noti simboli della globalizzazione, la tradizione culinaria [...] Vai alla recensione »
Come pugliese il mio giudizio può sembrare di parte, ma il film-documentario-comico-casereccio è riuscito bene. Si fa guardare, ci fa sorridere, ci fa venir fame, non annoia, pur avendo spesso le caratteristiche di un documentario. Le interviste ai protagonisti (i cittadini di altamura)sono vere, semplici e un pò divertenti: sembra che rappresentino un esercito armato di farina e pomodori in guerra [...] Vai alla recensione »
La puglia sfida l'America e lo fa a suon di focaccie. Nico Cirasola racconta attraverso una bellissima fotografia e un colorito carosello di protagonisti la storia realmente accaduta di una focaccieria di Altamura che ha fatto chiudere un Mcdonald's grazie alla focaccia ed altri prelibati cibi di zona graditi anche dai giovani più dell'hamburger
Ho avuto il piacere di vedere Focaccia Blues, in una sera d'estate in una antica e suggestiva Masseria in Puglia, alla presenza del regista. Personalmente ho apprezzato molto il film per "quanta Puglia vera" contiene, nelle immagini, nel racconto e nelle persone, note e non, che vi hanno preso parte. L'impressione è che la notizia di cronaca da cui è tratto il film è soprattutto un pretesto per [...] Vai alla recensione »
Taglio giornalistico, da documentario quasi, ma molto più allegro. Fermo restando che preferisco le focacce a quegli orribili panini e che apprezzo l'intento, il film è veramente uscito malissimo.
Per prima cosa bisogna precisare che Focaccia Blues non è un film bensì un documentario, arricchito da siparietti più o meno brillanti e girato a basso budget. Solo in quest'ottica è valutabile. Nel complesso la pellicola è scadente, senza idee particolarmente originali ma che si limita esclusivamente a narrare i fatti come sono accaduti attraverso le parole [...] Vai alla recensione »
E' simpatico, per carità, ma sembra un cortometraggio tirato per le lunghe. Gli spunti per farne un vero docufiction c'erano: ma manca quasi completamente di inventiva e di pensiero, resta una cosa proprio modesta.
deluso,poco riuscito il mix tra film e doc con pochi contenuti,certo creava spesso sorrisi,ma credo che il tutto sia dovuto al dialetto pugliese sempre colorito e simpatico,se fosse stato fatto in veneto ad esempio non avremmo riso,poco peso alla fine.
Oltre che un film è una kermesse Focaccia Blues, un modo di fare cinema diverso dal solito, per chi ha seguito Nico Cirasola nel suo cinema militante - beffardo, con una rara capacità di coinvolgimento che lascia ampi spazi aperti all'extra filmico. Il questo caso si tratta di aver coinvolto tutto un paese, Altamura e in particolare alcuni artigiani di rara abilità.
Idea azzeccatissima quella di raccontare la storia esemplare, realmente accaduta ad Altamura in Puglia, del gigante mondiale della ristorazione fast - insomma Mc Donald' s - indotto ad abbandonare la piazza dalla concorrenza di un fornaio maestro nell' arte della focaccia. Una storia che scalda i cuori. Nico Cirasola, cineasta naif (che non è un' offesa) di già lunga militanza, la racconta servendosi [...] Vai alla recensione »
In Puglia si mangia bene. Focaccia Blues lo conferma, ma è l'unica certezza del regista, poi sempre indeciso fra film e documentario. Ciò non giova alla sua opera propagandistica, ideata con la ProLoco per ribadire che Altamura disse no alla «svizzera», alias hamburger, e sì alla focaccia. Insomma, un McDonald's. Lo raccontò un giornalista locale, lo riraccontarono i corrispondenti stranieri da Roma. [...] Vai alla recensione »