io.sono.bella.e.tu.no
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sabato 7 febbraio 2009
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tristissimo....
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Così il padre impara ma povera la madre,la sorella e lui
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cristina
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venerdì 6 febbraio 2009
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piu di...
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UN FILM STUPENDO DAVVERO PIU PIU PIU PIU DI UN CAPOLAVORO,QUESTO E LA VITA E BELLA SONO I FILM PIU BELLI KE ABBIAMA MAI VISTOOOOOOOOOOO CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
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lupi
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giovedì 5 febbraio 2009
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il film
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Ho assistito alla proiezione di questo film con la mia scuola. Un bellissimo film, il protagonista ha una tale esepressività negli occhi che fa venire la pelle d'oca. La madre e la nonna, dalla parte dell'anti-nazismo sono gli unici personaggi adulti ad essere coscienziosi.
Il finale crudo era prevedibile: a noi è dispiaciuto particolarmente per l'uccisione dei due ragazzi, ma se pensiamo che sono stati uccisi circa 6 milioni di ebrei.. è orribile pensare cosa possa fare l'uomo.
Io ho quasi 13 anni, certo, cosa posso capirne di queste cose? questo è il giudizio di mio padre su di me. Ma almeno io so fare a distingure cosa è il bene e cosa è il male.
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sophia
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mercoledì 4 febbraio 2009
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immaginazione e innocenza
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Il film è molto delicato,ha ritmo e non risulta essere mai banale.La trama è lineare e la musica di Horner non invasiva ma abilissima nel sottolineare tutte le sfumature dei singoli personaggi durante la pellicola.
Il libro da cui è tratto racconta la storia come se fosse una favola,narrata anche con il modo di parlare tipico dei bambini ed il film segue questo percorso semplice,ciò mi sembra assai giusto dato ke il susseguirsi della storia viene mostrato sempre attraverso gli occhi di un bambino,della sua innocenza e della sua immaginazione fino alla presa di coscienza nel finale.
Snaturare il testo avrebbe solo fatto perdere genuinità.
Leggendo la storia ho notato che nel testo vengono svelati molti più lati della personalità della madre e soprattutto del padre nel finale ma forse il regista ha optato per una sottile ambiguità che ha il compito di lasciare il giudizio finale(e tutte le domande)allo spettatore.
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Il film è molto delicato,ha ritmo e non risulta essere mai banale.La trama è lineare e la musica di Horner non invasiva ma abilissima nel sottolineare tutte le sfumature dei singoli personaggi durante la pellicola.
Il libro da cui è tratto racconta la storia come se fosse una favola,narrata anche con il modo di parlare tipico dei bambini ed il film segue questo percorso semplice,ciò mi sembra assai giusto dato ke il susseguirsi della storia viene mostrato sempre attraverso gli occhi di un bambino,della sua innocenza e della sua immaginazione fino alla presa di coscienza nel finale.
Snaturare il testo avrebbe solo fatto perdere genuinità.
Leggendo la storia ho notato che nel testo vengono svelati molti più lati della personalità della madre e soprattutto del padre nel finale ma forse il regista ha optato per una sottile ambiguità che ha il compito di lasciare il giudizio finale(e tutte le domande)allo spettatore.
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arrigo
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mercoledì 4 febbraio 2009
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la metafora della germania nazista
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Come dice il sottotitolo del libro dal quale è stato tratto si parla di "favola". Infatti non è tratto da una storia vera e molti sono i fatti che non possono accadere. I due bambini che passano molto tempo insieme e la moglie del comandante che non accetta quanto sta accadendo. I detenuti erano super controllati come erano super selezionati tutti i famigliari degli ufficiali delle esse esse. Il finale del film è forse l'unico ricostruito con estrema fedeltà. Ma se noi guardiamo la famiglia protagonista come una metafora della Germania nazista, possiamo vedere nel comandante la dittatura del partito nazista, la moglie rappresenta il tentativo di una parte del popolo di ribellarsi a quanto sta succedendo e subito messo a tacere, la figlia laccettazzione in toto senza porsi domande dell'ideologia nazista, il piccolo Bruno la Germania che si chiede cosa ci sia di vero, combattuta tra quanto vede accadere e la propaganda neonazista.
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Come dice il sottotitolo del libro dal quale è stato tratto si parla di "favola". Infatti non è tratto da una storia vera e molti sono i fatti che non possono accadere. I due bambini che passano molto tempo insieme e la moglie del comandante che non accetta quanto sta accadendo. I detenuti erano super controllati come erano super selezionati tutti i famigliari degli ufficiali delle esse esse. Il finale del film è forse l'unico ricostruito con estrema fedeltà. Ma se noi guardiamo la famiglia protagonista come una metafora della Germania nazista, possiamo vedere nel comandante la dittatura del partito nazista, la moglie rappresenta il tentativo di una parte del popolo di ribellarsi a quanto sta succedendo e subito messo a tacere, la figlia laccettazzione in toto senza porsi domande dell'ideologia nazista, il piccolo Bruno la Germania che si chiede cosa ci sia di vero, combattuta tra quanto vede accadere e la propaganda neonazista. Senza dimenticare la nonna sicuramente rappresentante l'opposizione attiva e subito eliminata con la morte.
Alla fine ritengo questo film un capolavoro.
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paolo
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lunedì 2 febbraio 2009
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bellisimo
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Un film che ti arriva come un pugno nello stomaco. A tutti quelli che non si rendono esattamente conto di cosa sia stata la shoa' dovrebbero vederlo ... solo sostituendo a 6 milioni di persone anonime il proprio figlio sorella o genitore puo' rendere conto dell'orrore procurato. Un unica precisazione: nella realta' i bambini le donne e i vecchi non in grado di essere sfuttati per i lavori, venivano gassificati appena arrivati con i treni nei campi di sterminio
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piccolina
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lunedì 2 febbraio 2009
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bruno
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Non ti preoccupare,ci faranno aspettare quì fino a quando non smette di piovere.Questo film mi ha colito molto e mi ha fatto pensare molto,i giovani di oggi pensano solo a spendere ma non si soffermano sulle cose che sono accadnute e hanno scritto la storia
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ruby
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domenica 1 febbraio 2009
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il film più bello del mondo
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Bruno è un tranquillo ragazzo di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un’area desolata in cui questo ragazzino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue indicazioni della madre, che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la ‘fattoria’ che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un’esistenza parallela e differente dall’altra parte del filo spinato. L’incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall’innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un’amicizia dalle conseguenze terribili.
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Bruno è un tranquillo ragazzo di otto anni figlio di un ufficiale nazista, la cui promozione porta la famiglia a trasferirsi dalla loro comoda casa di Berlino in un’area desolata in cui questo ragazzino solitario non trova nulla da fare e nessuno con cui giocare. Decisamente annoiato e spinto dalla curiosità, Bruno ignora le continue indicazioni della madre, che gli proibisce di esplorare il giardino posteriore e si dirige verso la ‘fattoria’ che ha visto nelle vicinanze. Lì, incontra Shmuel, un ragazzo della sua età che vive un’esistenza parallela e differente dall’altra parte del filo spinato. L’incontro di Bruno col ragazzo dal pigiama a strisce lo porta dall’innocenza a una consapevolezza maggiore del mondo degli adulti che li circonda, mentre gli incontri con Shmuel si trasformano in un’amicizia dalle conseguenze terribili.
Un film capolavoro secondo il mio modesto parere!!!!!!!!!!!!!
K bel finaleeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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fragile...
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domenica 1 febbraio 2009
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l'innocenza dei bambini
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un film sicuramnete da guardare... molto bello e dimostrativo. complimenti a mark herman john boyne.. film capolavoro
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tito flavio vespasiano
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venerdì 30 gennaio 2009
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i discendenti del bambino col pigiama a righe
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Dopo pero' andatevi a vedere copme si comportano i discendenti del bambino col pigiama a righe in Libano.
Poi cercate su internet le foto di quello che i discendenti del bambino col pigiama a righe hanno fatto a Gaza (dove sono andati ad ammazzare altri bambini che pero' non fanno parte del popolo eletto e quindi possono essere tranquillamente ammazzati senza farci sopra un film).
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