everbigod81
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venerdì 9 gennaio 2009
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gli occhi dell'innocenza
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L'inglese Mark Herman porta sul grande schermo “Il bambino con il pigiama a righe”, romanzo dell'irlandese John Boyle.. Durante la seconda guerra mondiale il mondo precipita nel baratro della disperazione ma due bambini, uno tedesco e uno ebreo, si incontrano separati soltanto da recinzione e filo spinato. Con gli enormi occhi azzurri di Bruno ( Asa Butterfield) scrutiamo il mondo che lo circonda con l'innocenza di chi non conosce, non ha la possibilità di capire, e osserviamo Shmuel (l'esordiente Jack Scanlon) con il suo pigiama a righe dall'altra parte della recinzione.
Tutto comincia quando il padre di Bruno, l'ufficiale nazista viene promosso e trasferito in campagna. Non molto lontano dalla loro abitazione c'è un campo di concentramento ed è durante le sue esplorazione che Bruno incontrerà il bambino con il pigiama a righe.
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L'inglese Mark Herman porta sul grande schermo “Il bambino con il pigiama a righe”, romanzo dell'irlandese John Boyle.. Durante la seconda guerra mondiale il mondo precipita nel baratro della disperazione ma due bambini, uno tedesco e uno ebreo, si incontrano separati soltanto da recinzione e filo spinato. Con gli enormi occhi azzurri di Bruno ( Asa Butterfield) scrutiamo il mondo che lo circonda con l'innocenza di chi non conosce, non ha la possibilità di capire, e osserviamo Shmuel (l'esordiente Jack Scanlon) con il suo pigiama a righe dall'altra parte della recinzione.
Tutto comincia quando il padre di Bruno, l'ufficiale nazista viene promosso e trasferito in campagna. Non molto lontano dalla loro abitazione c'è un campo di concentramento ed è durante le sue esplorazione che Bruno incontrerà il bambino con il pigiama a righe.
La bellissima Vera Farmiga (già vista in The departed), che qui interpreta la madre di Bruno, è una donna fiera di essere sposata ad un ufficiale nazista, è piena di vita e molto attenta ai propri figli ma quando intuisce che vicino alla loro abitazione avviene un sistematico sterminio di massa comincia progressivamente a perdere di colore e vitalità. Vorrebbe solo una vita tranquilla con la propria famiglia e si ritrova sposata ad un assassino e circondata dal male e dal dolore. Il male viene per fortuna risparmiato alla visione dello spettatore.
Per il bambino il padre è un soldato valoroso, un eroe. Non penserebbe mai a lui come ad un assassino spietato. Anche quando il bambino viene messo di fronte all'evidenza, con frasi che cercano di fargli capire la diversità degli ebrei dai tedeschi, non perderà la sua innocenza come accade invece alla sorella che subirà il lavaggio del cervello dal suo istitutore.
Molto bella la fotografia del francese Benoit Delhomme e le musiche del premio oscar James Horner. In principio il film appare lento, e scontato, mentre nella parte finale gli avvenimenti si susseguono velocemente e quello che poteva essere scontato in principio non lo è affatto nella soluzione finale. Ci torna subito in mente “La vita è bella” di Roberto Benigni se non fosse per una atmosfera più oscura. Con Bruno e Shmuel l'innocenza diventa vittima inconsapevole di un mondo crudele dove gli adulti sono accecati dall'odio e la presunzione.
Quando il film finisce si rimane seduti sulla sedia, incollati alla sedia con mille domande per la testa, e si vorrebbe sprofondare giù per la vergogna di ciò che in passato è stato fatto o cancellare tutto se solo si potesse. Vorremmo prendere in braccio quei due bambini e consolarli, ma non possiamo, e non ci rimane altro da fare che sperare che tutto ciò non si ripeta mai più.
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[+] non sono d'accordo!!
(di gus da mosca)
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isabel
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venerdì 9 gennaio 2009
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il cuore di un bambino è vero e capace di amare!!!
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Fino a che punto il cuore di uomini può portare ad odiare così profondamente altri uomini fino ad ossessionarsi eliminare la loro stirpe?
Nemmeno l'innocenza e l'inconsapevolezza di un bambino basta a fermare tutto questo, ma forse è il destino di tutti noi rovinarci e ucciderci tra di noi...
Siamo arrivati davvero a questo punto?
Tutto quello che dovrebbero provare ora quegli uomini è vergogna, vergona VERGOGNA!
Una vergogna così forte che ti lacera dentro fino a farti venire voglia di ucciderti con le tue mani pur di non soffrire.
Dio ci ha creati.....ma non per fare del male.....!!!!!
Gli esclusi soffrono, senza alcuna colpa, se non di essere reputati DIVERSI o NON DEGNI.
Per esempio gli EBREI, ma anche gli AFROAMERICANI che hanno lottato con tutte le loro forze per ottenere nella società EGUAGLIANZA, SOLIDARIETA' ed UNIONE tra i popoli.
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Fino a che punto il cuore di uomini può portare ad odiare così profondamente altri uomini fino ad ossessionarsi eliminare la loro stirpe?
Nemmeno l'innocenza e l'inconsapevolezza di un bambino basta a fermare tutto questo, ma forse è il destino di tutti noi rovinarci e ucciderci tra di noi...
Siamo arrivati davvero a questo punto?
Tutto quello che dovrebbero provare ora quegli uomini è vergogna, vergona VERGOGNA!
Una vergogna così forte che ti lacera dentro fino a farti venire voglia di ucciderti con le tue mani pur di non soffrire.
Dio ci ha creati.....ma non per fare del male.....!!!!!
Gli esclusi soffrono, senza alcuna colpa, se non di essere reputati DIVERSI o NON DEGNI.
Per esempio gli EBREI, ma anche gli AFROAMERICANI che hanno lottato con tutte le loro forze per ottenere nella società EGUAGLIANZA, SOLIDARIETA' ed UNIONE tra i popoli.
Una forte impronta l'ha lasciata MARTIN LUTHER KING, ma anche ANNA FRANK o PRIMO LEVI.
QUESTA CAUSA MI TOCCA NEL PROFONDO E CON TUTTI I MIEI MEZZI LOTTERO' PER OTTENERE GIUSTIZIA, FINALMENTE.
Ma io dico, in fin dei conti tTUTTI CREDIAMO IN UN SOLO DIO e perchè si può volere così male a
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baruch xvi
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giovedì 8 gennaio 2009
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domani esce valzer con bashir
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Domani esce Valzer con Bashir che racconta la storia dei discendenti del bambino col pigiama s righe.
[+] esatto.
(di brunella)
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francesco
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giovedì 8 gennaio 2009
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il bene e il male nella realtà si mischiano
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Storia molto bella, gli attori più che discreti e le lacrime alla fine del film scappano. I campi di concentramento nazisti visti da due bambini ancora privi di pregiudizi, il tema è forte e il film invita a riflettere e a ricordare, e con quello che c'è in giro oggi questo è fondamentale. Forse troppo facile strappare le lacrime mostrando due bambini che nella loro ingenuità, mostrano anche la loro debolezza. Comunque da vedere.
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eleonora
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mercoledì 7 gennaio 2009
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un film reale...
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Questo film è davvero un capolavoro.
Secondo me questo sarà il prossimo film modello per le scuole,la prossima "La vita è bella" che tutti i professori faranno vedere agli studenti italiani e non.
Un film pieno di sentimenti su un argomento che non smetterà mai di stupirci e allo stesso tempo, di farci provare dentro di noi una stretta al cuore per quello che pultroppo la guerra crea.
Il film, oltre a tutto, è anche fatto molto bene,sopratutto le interpretazioni dei bambini assolutamente molto convincenti e dolci.
Un film da non perdere.
[+] nelle scuole no, per favore,,,
(di nick)
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ely
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mercoledì 7 gennaio 2009
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magistralmente interpretato
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Ho dovuto compiere un grande sforzo per non scoppiare in lacrime.Questo film riesce ad avvolgerti così intimamente che si ha la sensazione di essere lì tra i protagonisti. Vorrei che il cinema italiano potesse esprimere delle opere altrettanto belle e utili. Gli attori sono estremamente bravi. Misurati e asciutti.Sembra vero. bellissimo film.
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marco
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mercoledì 7 gennaio 2009
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silenzio
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Già molti lo hanno sottolineato. Alla fine della proiezione la sala cinematografica ammutolisce e nessuno si alza più dalla poltrona! Il tutto dura almeno un minuto ... poi piano piano il tran tran della vita reale riparte, ci si alza, ci si mette il cappotto ... ma sempre in rigoroso silenzio ... e si esce dal cinema. Fuori si fa un respiro profondo per riprendersi ....!
Quando un regista e/o una storia provocano queste reazioni, vuol dire che il film ha colpito. Poi possiamo diquisire sulle contraddizioni della storia (ve ne sono) o sulla fotografia, o sugli attori. Ma questo film impressiona per la sua forza dolorosa, per il suo sguardo sulla realtà alto non più di un metro e trenta dal suolo, per la sua volontà (mai vana!!!!!!!!!!) di ricordarci cosa è stata la shoa! Io sono andato al cinema con i miei due figli (12 e 9) .
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Già molti lo hanno sottolineato. Alla fine della proiezione la sala cinematografica ammutolisce e nessuno si alza più dalla poltrona! Il tutto dura almeno un minuto ... poi piano piano il tran tran della vita reale riparte, ci si alza, ci si mette il cappotto ... ma sempre in rigoroso silenzio ... e si esce dal cinema. Fuori si fa un respiro profondo per riprendersi ....!
Quando un regista e/o una storia provocano queste reazioni, vuol dire che il film ha colpito. Poi possiamo diquisire sulle contraddizioni della storia (ve ne sono) o sulla fotografia, o sugli attori. Ma questo film impressiona per la sua forza dolorosa, per il suo sguardo sulla realtà alto non più di un metro e trenta dal suolo, per la sua volontà (mai vana!!!!!!!!!!) di ricordarci cosa è stata la shoa! Io sono andato al cinema con i miei due figli (12 e 9) ... e alla fine sono stato contento di averlo fatto e lo consiglio agli altri genitori. Dopo il film è obbligatorio e naturale parlare di Hitler, degli ebrei, dello sterminio, dell'abominio .... Solo questo basta a dare un ottimo giudizio. Da vedere!
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1984
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mercoledì 7 gennaio 2009
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aiuto
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Le macchine emersero dall'incendio nucleare , la loro guerra per sterminare il genere umano era durata anni ed anni , ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro , ma bensì qui nel nostro presente...oggi
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1984
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Le macchine emersero dall'incendio nucleare , la loro guerra per sterminare il genere umano era durata anni ed anni , ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro , ma bensì qui nel nostro presente...oggi
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arca
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martedì 6 gennaio 2009
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un film potenzialmente splendido...
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un bel film sicuramente..peccato però perchè sarebbe potuto essere un gran bel film visto l'originalità della trama e l'efficacia di comunicazione che colpice direttamente allo stomaco così come avviene ogni qual volta ceh sono gli occhi di bambini a riportarci la visione di fatti di tale crudeltà.Un finale troppo affrettato che conclude il film proprio nel momento in cui sei immerso nella storia e che quindi ti lascia quasi senza fiato.Mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento del rapporto tra i due bambini che anche se di diversissima estrazione sociale sono così vicini e simili nella loro semplicità e spensieratezza, ma soprattutto la reazione del generale padre del bambino una volta preso atto di dove l'aveva portato tanta violenza e malvagità.
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un bel film sicuramente..peccato però perchè sarebbe potuto essere un gran bel film visto l'originalità della trama e l'efficacia di comunicazione che colpice direttamente allo stomaco così come avviene ogni qual volta ceh sono gli occhi di bambini a riportarci la visione di fatti di tale crudeltà.Un finale troppo affrettato che conclude il film proprio nel momento in cui sei immerso nella storia e che quindi ti lascia quasi senza fiato.Mi sarebbe piaciuto un maggiore approfondimento del rapporto tra i due bambini che anche se di diversissima estrazione sociale sono così vicini e simili nella loro semplicità e spensieratezza, ma soprattutto la reazione del generale padre del bambino una volta preso atto di dove l'aveva portato tanta violenza e malvagità.
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