Storia di un produttore che voleva fare il regista
È solo un caso che Marc Abraham abbia iniziato a lavorare nell'industria cinematografica come produttore. Da sempre interessato a stare dietro la macchina da presa, nel 2002 Abraham fonda insieme al socio Thomas Bliss la Strike Entertainment per poter scrivere e dirigere i propri film, salvo poi finire per produrre quelli degli altri. "Ho sempre voluto stare dalla parte dello sceneggiatore/regista, ma le cose hanno iniziato a funzionare da subito e mi sono ritrovato produttore" ha spiegato Abraham che nel suo palmarès vanta titoli come Air Force One, The Hurricane, The Family Man, Spy Game, L'alba dei morti viventi e I figli degli uomini. "Non ho mai accantonato il sogno di passare dietro la macchina da presa, lo avevo solo messo momentaneamente da parte; sapevo che prima o poi mi sarebbe capitata l'occasione giusta e quando ho letto la storia di Robert Kearns me ne sono innamorato e ho capito che era il film che stavo aspettando per esordire alla regia". Basata su un articolo di John Seabrook pubblicato nel 1993 dal New Yorker, la sceneggiatura di Philip Railsback racconta la storia dell'inventore e professore universitario Robert Kearns e della sua (infinita) battaglia legale con la casa automobilistica Ford Motor Company, rea di aver sviluppato e messo in commercio i tergicristalli ad intermittenza – da lui brevettati – prendendosene la paternità.

Il coinvolgimento del Dr. Kearns nel film
Prima che Robert Kearns se ne andasse nel febbraio del 2005 era già stato messo a conoscenza dell'idea di trasformare la sua storia in un film. Il suo contributo a Flash of Genius è stato fondamentale in quanto quando era ancora in vita ha potuto raccontare di persona a Philip Railsback come fossero andati realmente i fatti. "Se n'è andato nel momento in cui avevo seriamente preso in considerazione di dirigere il film" ha rivelato Marc Abraham. "Siccome era cinico sul fatto che la sua esperienza sarebbe mai finita sul grande schermo avrei voluto che potesse vedere il risultato finale per sentirsi completamente riscattato e rivendicato. Sono felice tuttavia che i suoi figli lo abbiano visto; in fondo è anche la loro storia".

La sfida più grande
A portare sul grande schermo la figura di Robert Kearns è l'attore di culto del cinema indie americano Greg Kinnear che, come già era accaduto per Little Miss Sunshine, si ritrova a vestire gli abiti di un uomo non sempre accattivante. "Non mi sarebbe interessato allo stesso modo questo personaggio se fosse stato uno stinco di santo" ha dichiarato Marc Abraham. "Nella vita reale non esistono santi e le cose non sono solo bianche o nere. Sai che noia se non fosse così! La storia di Robert mi ha colpito proprio perché lui non è perfetto: è disposto a sacrificare la sua vita e la sua famiglia in nome della giustizia e per una questione di principio. Io e Greg eravamo d'accordo sul fatto di non coprire le pecche di Robert, ma di esporre il personaggio per come era stato, con tutti i difetti annessi e connessi. Questa è stata la vera sfida nel narrare la sua storia".