Titolo originale The Departed.
Hard boiled,
durata 149 min.
- USA 2006.
uscita venerdì 27ottobre 2006.
MYMONETROThe Departed - Il bene e il male
valutazione media:
4,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
Scorsese si conferma grande autore. Moderno esteta in grado di "fotografare" con lucidità un paese e uno stile di vita
Ci sono due "reclute", due giovanotti cresciuti a South Boston, zona dura della città, almeno "some years ago", come dice la scritta all'inizio del film, nella quale per fare carriera diventi o poliziotto o criminale: Billy Costigan, infatti, è un criminale, è riuscito a entrare nella banda del boss Frank Costello (niente a che fare con la mafia italiana, questo è irlandese, e il suo cognome si pronuncia Càstelo, accento sulla "a", come ha spiegato Scorsese in conferenza stampa), che controlla ogni tipo di traffico, dalla droga alla vendita ai cinesi dei microchip necessari per l'atomica; e Colin Sullivan è un poliziotto, carriera folgorante, un grande appartamento con vista e un posto di fiducia nella Squadra Speciale Investigativa che sta tentando di incastrare Costello.
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Scorsese si conferma grande autore. Moderno esteta in grado di "fotografare" con lucidità un paese e uno stile di vita
Ci sono due "reclute", due giovanotti cresciuti a South Boston, zona dura della città, almeno "some years ago", come dice la scritta all'inizio del film, nella quale per fare carriera diventi o poliziotto o criminale: Billy Costigan, infatti, è un criminale, è riuscito a entrare nella banda del boss Frank Costello (niente a che fare con la mafia italiana, questo è irlandese, e il suo cognome si pronuncia Càstelo, accento sulla "a", come ha spiegato Scorsese in conferenza stampa), che controlla ogni tipo di traffico, dalla droga alla vendita ai cinesi dei microchip necessari per l'atomica; e Colin Sullivan è un poliziotto, carriera folgorante, un grande appartamento con vista e un posto di fiducia nella Squadra Speciale Investigativa che sta tentando di incastrare Costello.
Oppure, forse Billy Costigan è un poliziotto sotto copertura, e forse Colin Sullivan è un gangster infiltrato nella polizia. E forse lo stesso Costello è un informatore dell'Fbi e magari qualche altro pezzo grosso del dipartimento di polizia passa le notizie a Costello. Così è Boston (non solo a "Southie"), così è l'America, un posto dove se vuoi qualcosa devi prendertela (come dice Costello nel lungo monologo in voce off dell'antefatto), dove se non guadagni sei uno stronzo (come dice il suo braccio destro, e unico fedelissimo, l?assassino psicopatico French, un Ray Winstone tanto epicamente, stolidamente cattivo da risultare persino disarmante). Procede così, svelta e sinuosa, impietosa e inarrestabile la tessitura del nuovo, allucinato capolavoro di Martin Scorsese, The Departed, storia di malavita dove l'onestà non paga mai, dove le alleanze si ribaltano e si riformano nel giro di pochi secondi, nel tempo di un colpo secco di pistola, dove devi guardarti ogni secondo dal tuo compagno di gang o di squadra, dove persino l'amore è talmente cieco da non saper distinguere le reali fattezze del proprio oggetto, ma anche talmente cauto da scegliere l'approdo, all'apparenza, più convenzionale. Una storia come un incubo quotidiano, dove tutto si salda in un flusso ipnotico, senza soluzione di continuità tra passato e presente, tra ricordi di un'infanzia spesso al limite e violenza circostante, tra bene e male, due ore e mezzo senza fiato e senza tregua per un affresco americano claustrofobico, disperato e sconvolgente. Sul piano morale, The Departed è il Mystic River di Scorsese, su quello stilistico è il film più simile a Casinò che Scorsese abbia mai fatto, "astratto" nell'impianto cromatico e nelle ombre che lo opprimono e lo delineano (per esempio, Jack Nicholson-Costello, avvolto in un ostinato controluce per tutta la prima sequenza), isterico nei toni, negli accenti, nelle azioni e reazioni di tutti i personaggi e in un montaggio fluido e "psichico" (di Thelma Schoonmaker, come sempre, che meriterebbe un terzo Oscar dopo quelli per Toro scatenato e Aviator) che fa un tutt'uno con la regia, con la sua vertigine del movimento e la secchezza del piano fisso. Martin Scorsese è (ancora una volta, dopo il cedimento di Aviator e l?irrisolto Gangs of New York) il maggior autore americano, quello più capace di padroneggiare uno stile altissimo e arrischiato, non un narratore classico, ma un esteta moderno, che rielabora e gioca tutte le carte della visione per mettere in scena la tragedia di un paese e uno stile di vita. Tragedia fin dall'impianto iniziale, due personaggi coetanei e speculari che si intrecciano continuamente e si inseguono ostinatamente senza incontrarsi mai, fratelli d'origine e di formazione, circondati da "padri" esigenti o distratti, Frank Costello su tutti, che fin dall'infanzia fa e disfa le loro vite, e padri veri ormai scomparsi e funzionari di polizia che oscillano tra incapacità e ingenuo idealismo. Freud e Shakespeare sogghignano ai bordi della storia, citati entrambi ed entrambi, in fondo smentiti: nessuno può leggere nel cuore e nella testa degli altri e, in quest?America senza pietà e senza fine, nessuno vince. [-]
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Boston. Il boss Costello riesce a infilare in polizia un ragazzo che ha praticamente cresciuto lui e che ora potrà rendergli il favore facendo da talpa. Allo stesso tempo la polizia di Boston riuscirà ad infiltrare un loro agente tra gli uomini del boss. Le cose precipiteranno in un crescendo di emozioni quando l'uno dovrà cercare di scoprire l'identità dell'altro.
Ritmo incalzante, grandi interpreti, meravigliosa sceneggiatura e grande regia. Cosa si può chiedere di più ad un film? In questa pellicola troviamo infatti tutti questi ingredienti che appassionano lo spettatore lungo tutto il corso della vicenda (impresa non facile visto il minutaggio della pellicola).
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Boston. Il boss Costello riesce a infilare in polizia un ragazzo che ha praticamente cresciuto lui e che ora potrà rendergli il favore facendo da talpa. Allo stesso tempo la polizia di Boston riuscirà ad infiltrare un loro agente tra gli uomini del boss. Le cose precipiteranno in un crescendo di emozioni quando l'uno dovrà cercare di scoprire l'identità dell'altro.
Ritmo incalzante, grandi interpreti, meravigliosa sceneggiatura e grande regia. Cosa si può chiedere di più ad un film? In questa pellicola troviamo infatti tutti questi ingredienti che appassionano lo spettatore lungo tutto il corso della vicenda (impresa non facile visto il minutaggio della pellicola). Certo la storia ci porta a vedere gli scontri tra malavitosi e forze dell'rdine che devono fare entrambi i conti con le talpe che si possono infilare al loro interno. In tutto questo a pagare un caro prezzo sarà anche la psicologa che prima si innamora del poliziotto corrotto e poi ha una relazione con il poliziotto infiltrato. Oltre alla bravura della coppia di poliziotti tormentati Damon e Di Caprio è Jack Nicholson il grande mattatore della pellicola. Si cala splendidamente nei panni del boss Costello e torna a toccare le vette della recitazione come ormai non faceva da tanti anzi troppi anni per un attore del suo calibro. Anche Scorsese si regala una pellicola che sicuramente entra di diritto tra le sue migliori di sempre.
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The Departed - Il bene e il male. Pellicola del 2006 per la regia di Scorsese. "Io non voglio essere il prodotto del mio ambiente voglio che il mio ambiente sia un mio prodotto", "nessuno ti regala niente, te lo devi prendere".Questo il motto con cui ci si difende nei sobborghi di Boston. "sei bravo a scuola ? -chiede il boss a un bambino-anche io lo ero, dicono che e' un paradosso." Si, bravo a scuola cattivo nella vita. Francis , come lo chiamava sua madre, e' il cattivo della storia, uno psicopatico Padrino Jack Nicholson, votato alla violenza . Un mondo corrotto e' quello in cui si muove il giovane Billy Costigam, un bravo Leonardo di Caprio, neo diplomato nel dipartimento di polizia di Boston con o[+]
The Departed - Il bene e il male. Pellicola del 2006 per la regia di Scorsese. "Io non voglio essere il prodotto del mio ambiente voglio che il mio ambiente sia un mio prodotto", "nessuno ti regala niente, te lo devi prendere".Questo il motto con cui ci si difende nei sobborghi di Boston. "sei bravo a scuola ? -chiede il boss a un bambino-anche io lo ero, dicono che e' un paradosso." Si, bravo a scuola cattivo nella vita. Francis , come lo chiamava sua madre, e' il cattivo della storia, uno psicopatico Padrino Jack Nicholson, votato alla violenza . Un mondo corrotto e' quello in cui si muove il giovane Billy Costigam, un bravo Leonardo di Caprio, neo diplomato nel dipartimento di polizia di Boston con origini irlandesi. "Borghesuccio"lo chiamano i colleghi ."Fingere e' il nostro lavoro"gli dice il capo di polizia. Sua prima missione sara' quella di farsi incarcerare, allo scopo di fingersi un delinquente e scoprire dall' interno tutti i meccanismi criminali. Morta la madre, buttato ufficialmente fuori dal dipartimento di polizia , nella realta' impegnato anima e corpo, anche a rischio della vita, sulla scia della fama dello zio Jackie conosciuto negli ambienti piu' malfamati della citta' e con un cugino molto ben introdotto nel traffico della droga, in breve Billy si guadagna la fiducia infiltrandosi ai massimi livelli della malavita. Colin Sullivan detective irlandese, figlioccio di Frank, interpretato da Matt Demon, grazie a lui fa una strabiliante carriera. Obiettivo del Comando di Boston incastrare il mafioso Frank Costello che si muove in un clima di lotta tra clan irlandesi e italiani. Il detective cerca di sedurre la bella psicologa Madeleine, che in realta' vive il duplice ruolo di donna a disposizione delle voglie del Boss. "Freud diceva degli irlandesi che erano gli unici impenetrabili alla psicoanalisi. " Con questa frase la seduttiva strizzacervelli riuscira' ad ammaliare Colin. Intanto Billy conosce Frank, ne diventa il suo braccio destro ed entra dalla porta principale nel mondo del crimine.Va in analisi dalla doppiogiochista Madeleine, per evitare di andare in tilt a furia di cambiare identita'. Tra uccisioni e colleghi poliziotti spietati, Bill e' sull'orlo di un esaurimento nervoso. Qualcosa non gli quadra e lui sente il terreno mancargli sotto i piedi. Presto viene fuori che c'e' una talpa nel dipartimento di polizia. Sembra che si sia vicini a prendere Francis ma il protagonista e' in crisi di panico, sotto Valium e vittima di un' insonnia costante. Madeleine intanto frequenta contemporaneamente Frank, Bill e Colin. Il Boss ha l' impressione che ci sia un poliziotto infiltrato tra i suoi uomini. Il capo della polizia viene fatto fuori , grazie all'intervento del detective corrotto e finisce in volo scaraventato giu' da un tetto. Infine Sullivan e Bill scoprono reciprocamente di essere i due infiltrati. Sullivan viene a conoscenza che Frank e'informatore dell'FBI e lo uccide, diventando infine capo della polizia, ma Bill lo smaschera e affida la preziosa prova della vera identita' nelle mani di Madeleine, che nel frattempo confida a Sullivan di aspettare un bambino da lui. La donna scoprira' il doppio gioco del suo uomo grazie ad una registrazione di Bill.in conclusione il detective Sullivan verra' freddato.Trama intricata ed intrigante per questo thriller alla maniera de Gli Intoccabili, che tiene il fiato in sospeso fino alla fine. Da vedere.MP
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L'eterna lotta tra il bene ed il male tra due organizzazioni complesse che la rappresentano (polizia-mafia irlandese).
Il male (Matt Damon - Colin Sullivan) come spesso accade nella realtà si "camuffa" sotto forma di bene.
Non si manifesta come male, non è appariscente, si mimetizza, si nasconde, si muove nell'ombra e nella finzione.
Il bene (Leonardo DiCaprio - Billy Costigan) come accade sovente agisce con discrezione, non si vede, non è elegante ne ben vestito, è "sporco" anche se pulito.
I superficiali, i distratti, i benpensanti, semplicemente coloro che non sanno, rimangono però affascinati dai tipi come Sullivan non da quelli come Costigan.
Ma se vuoi veramente combattere il male devi stargli vicino.
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L'eterna lotta tra il bene ed il male tra due organizzazioni complesse che la rappresentano (polizia-mafia irlandese).
Il male (Matt Damon - Colin Sullivan) come spesso accade nella realtà si "camuffa" sotto forma di bene.
Non si manifesta come male, non è appariscente, si mimetizza, si nasconde, si muove nell'ombra e nella finzione.
Il bene (Leonardo DiCaprio - Billy Costigan) come accade sovente agisce con discrezione, non si vede, non è elegante ne ben vestito, è "sporco" anche se pulito.
I superficiali, i distratti, i benpensanti, semplicemente coloro che non sanno, rimangono però affascinati dai tipi come Sullivan non da quelli come Costigan.
Ma se vuoi veramente combattere il male devi stargli vicino.... pericolosamente vicino, senza farti corrompere, carpendo i suoi segreti ed i suoi punti deboli, osservandolo con coraggio.
Se invece "ti scandalizzi" di fronte al male e ti allontani sdegnato, non fai altro che fare il suo gioco... lasciandogli spazio.
Scorsese con questo film stupendo ed amaro ci dice, che purtroppo nella realtà, gli eroi che agiscono per il bene sono e rimangono per sempre invisibili.
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La storia si svolge a Boston(quasi 150 minuti di film ma non sono un problema se amministrati con arguzia,bravura e intelligenza come in questo caso)e si narrano le vicende parallele di due"infiltrati"piazzati,a vicenda,alle due sponde,opposte,di una società nettamente spaccata in due:la giustizia(Di Caprio/Billy Costigan)e il crimine organizzato(Matt Damon/Colin Sullivan,amico del boss F.Costello).
Nei fatti è questa l'unica distinzione che attraversa fatalmente il corso degli eventi e che Scorsese propone con la consueta intelligenza di regista anche se,in questo caso(ma non è l'unico)a me è sembrato molto più attento allo stile(nella messa in scena mediante un montaggio frenetico eppure affascinante,coinvolgente e abilissimo)che alla sostanza complessiva(come,invece,mi era capitato di constatare ai bei tempi di TAXI DRIVER,TORO SCATENATO e MEAN STREET per quanto riguarda la sapiente costruzione di quel che mi piace definire"immaginario visivo-ideologico"e che era suo costume imprimere con grande efficacia e,in tal senso,fanno scuola i bassifondi degradati di TAXI DRIVER).
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La storia si svolge a Boston(quasi 150 minuti di film ma non sono un problema se amministrati con arguzia,bravura e intelligenza come in questo caso)e si narrano le vicende parallele di due"infiltrati"piazzati,a vicenda,alle due sponde,opposte,di una società nettamente spaccata in due:la giustizia(Di Caprio/Billy Costigan)e il crimine organizzato(Matt Damon/Colin Sullivan,amico del boss F.Costello).
Nei fatti è questa l'unica distinzione che attraversa fatalmente il corso degli eventi e che Scorsese propone con la consueta intelligenza di regista anche se,in questo caso(ma non è l'unico)a me è sembrato molto più attento allo stile(nella messa in scena mediante un montaggio frenetico eppure affascinante,coinvolgente e abilissimo)che alla sostanza complessiva(come,invece,mi era capitato di constatare ai bei tempi di TAXI DRIVER,TORO SCATENATO e MEAN STREET per quanto riguarda la sapiente costruzione di quel che mi piace definire"immaginario visivo-ideologico"e che era suo costume imprimere con grande efficacia e,in tal senso,fanno scuola i bassifondi degradati di TAXI DRIVER).
Premessa questa particolarità(che però pesa sul mio giudizio complessivo)THE DEPARTED rasenta la perfezione,almeno come thriller d'azione,e non soltanto può dirsi facilmente molto superiore alla media ma può vantare,soprattutto,un cast di interpreti semplicemente meravigliosi a cominciare da quel mostro di umorismo sarcastico che è Jack Nicholson,qui in uno dei punti più alti(o il migliore?)della sua carriera di attore.
A seguire Di Caprio e M.Damon che,pur senza mai incontrarsi o identificarsi per lungo tempo,si sfidano reciprocamente nei loro rispettivi ruoli di"talpe"e mi è piaciuta molto la sequenza silenziosa in cui i due si ritrovano,inconsapevolmente,in contatto mediante il cellulare del defunto capo della polizia.
La discussione Scorsesiana sulla criminalità insita,a vari livelli,nella vita moderna passa in secondo piano(e qui si torna alla critica di qualche riga addietro)a confronto della rappresentazione di un ottimo e intricato"meccanismo di tensione"che,appunto però e malgrado le apparenze,non va oltre la moda del thriller moderno riuscendo a essergli(e non è poco)assai superiore nell'estetica complessiva generale...e questo sebbene il massacro finale,tragico e umoristico insieme sia ,a pieni voti,degno di un capolavoro.
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un film mitico,indimenticabile grande,film simbolo degli anni 0,con un cast di grandissimi attori che danno il meglio di loro stessi,in un film dall'intreccio ben studiato,personaggi ottimamente realizzati,dialoghi mitici,di certo al film the departed avrebbero dovuto cambiare il titolo in "the departed il male" perchè qui di bene c'è ne ben poco se non niente.comunque un film che rimarra nella storia del 2000,ed è anche di uno dei più bei film di scorsese,forse il migliore dopo "quei bravi ragazzi".
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gran bel film e gran bel finale..scommetto che tutti avessero pensato ad un finale con la sua fidanzata...e invece ecco l'ex agente...bello...ottimi di caprio wahlberg(quello del finale)...e Nicholson....bravissimo scorsese..tra i suoi miglior film.....l'unico che nn mi scende mai giu è sl matt damon...nn so perche ma nn mi dice nnt come attore
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