The Departed - Il bene e il male |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen.
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Titolo originale The Departed.
Hard boiled,
durata 149 min.
- USA 2006.
uscita venerdì 27 ottobre 2006.
MYMONETRO
The Departed - Il bene e il male
valutazione media:
4,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Scorsese tra tradimenti e riscatti dell'ultima oradi Antonello VillaniFeedback: 0 |
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mercoledì 8 novembre 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Martin Scorsese ritorna nei bassifondi per parlare di gangster dalla pistola facile. Destino di un italoamericano se il film “The Departed” è stato presentato alla Festa Internazionale del Cinema di Roma, eppure la fortuna sembra baciare questo regista che ha una vera passione per i drammi metropolitani. La storia è di quelle classiche, lo stile è di quelli unici. Perchè con un cast di stelle –Nicholson, Di Caprio, Damon, Sheen, Wahlberg- ed un virtuoso dietro la macchina da presa il rischio del fallimento è davvero improbabile. Certo le sbavature non mancano, il sangue scorre a profusione mentre le parolacce sono il leitmotive di un film che disturba anche i forti di stomaco, ma i poliziotti di Boston piacciono per la carica di umanità che solo i grandi registi sanno esprimere. Scorsese mostra il confine tra bene e male con un capovolgimento di fronti che vede i buoni dalla parte dei cattivi ed i cattivi dalla parte dei buoni; la politica del complotto domina questo mondo di disperati, ma è lo schema collaudato del “tutti contro tutti” a tenere alta la tensione. Ispirato ad un film cinese di qualche anno fa –“Infernal Affairs” di Andrew Lau-, “The Departed” riprende alcuni vecchi successi del passato –da “Mean Street” a “Quei bravi ragazzi”, tanto per citarne alcuni- aggiungendo allo splatter del primo Tarantino tradimenti e riscatti dell’ultima ora. Liti furibonde tra polizia ed F.B.I., linguaggio scurrile e colonna sonora ingombrante rischiano di mandare all’aria un film che non sempre convince, ma la presenza scenica degli attori risulta provvidenziale: Jack Nicholson, l’unico un po’ fuori ruolo con tutte quelle smorfie e sorrisini, è il boss che traffica in chip elettronici con la mafia cinese; Matt Damon, doppiogiochista cresciuto nelle zone malfamate, è il poliziotto che intrattiene pericolose amicizie; Leonardo Di Caprio, agente undercover con il compito di smascherare il gangster numero uno della città, ci regala un’interpretazione da manuale passando per lo studio di una psicologa legata a doppio filo con il poliziotto corrotto. Nulla è come sembra, il male invade ogni cosa lasciando sull’asfalto un numero imprecisato di cadaveri. Scorsese indugia sui primi piani dei corpi agonizzanti e sfocia nel ridicolo involontario con le esecuzioni che si susseguono a ritmo impressionante. Una vera mattanza. Antonello Villani (Salerno)
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