The Assassination

Film 2004 | Drammatico 95 min.

Titolo originaleThe Assassination of Richard Nixon
Anno2004
GenereDrammatico
ProduzioneUSA, Messico
Durata95 minuti
Regia diNiels Mueller
AttoriSean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Brad William Henke, Michael Wincott Mykelti Williamson.
Uscitavenerdì 25 febbraio 2005
MYmonetro 2,74 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Niels Mueller. Un film con Sean Penn, Naomi Watts, Don Cheadle, Jack Thompson, Brad William Henke, Michael Wincott. Cast completo Titolo originale: The Assassination of Richard Nixon. Genere Drammatico - USA, Messico, 2004, durata 95 minuti. Uscita cinema venerdì 25 febbraio 2005 - MYmonetro 2,74 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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De Niro in Taxi Driver era Travis Bickle, un immaginario reduce del Vietnam che progettava l'assassinio del candidato Pallantine; ora Sean Penn è Sam Bicke, un uomo che nei '70 progettò davvero di uccidere Nixon. Solo un'assonanza di nomi? In Italia al Box Office The Assassination ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 522 mila euro e 222 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,74/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,48
CONSIGLIATO SÌ
Una regia inesistente per un 'one man show' di Sean Penn.
Recensione di Mattia Nicoletti
Recensione di Mattia Nicoletti

Cosa può far pensare un uomo di assassinare un presidente?
Questa domanda non ha molte risposte, se non quella della follia di chi è giunto allo stremo delle forze psichiche che tenta un gesto disperato, definitivo.
1974, Stati Uniti. Quella di Sam Bicke (Sean Penn), agente di commercio di un'azienda di mobili, è una storia vera, drammaticamente vera, in cui le debolezze e le condizioni di vita influiscono sulle sue giornate. Una moglie da cui è separato che non ne vuole più sapere, un lavoro che lo vede sempre in difficoltà e un amico meccanico con il quale vorrebbe aprire un'attività sono il suo mondo. Ma il suo unico sogno si scontra con la difficoltà di ottenere un finanziamento. Senza avere questa apertura verso il futuro la situazione si fa davvero impossibile.
Completamente sulle spalle di Sean Penn, con una regia tanto dimenticabile quanto inesistente, il film è un "one man show", espressione delle capacità interpretative di un attore come pochi, che si perde completamente nelle complesse maglie di Sam. La sua recitazione appare in alcuni momenti di maniera, ma il ritmo è scandito da lui, lento nello sviluppo e crescente nel finale.
Assimilabile per molti versi a Taxi driver (il personaggio interpretato da De Niro si chiamava Travis Bickle), la vicenda di quest'uomo piccolo piccolo, distrutto dalla vita, è un'ulteriore manifestazione del malessere sotterraneo della provincia americana.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 4 febbraio 2011
ultimoboyscout

Ho visto molti film con l'attore come protagonista e autore di interpretazioni di tutto rispetto. Ma in questo caso si cala in maniera impressionante nella parte e nel disagio dell'uomo, risultando clamorosamente perfetto e credibile, tanto da farmi esclamare che  Sam Bicke sia realmente Sean Penn e viceversa! Complessivamente il film non merita il giudizio di tre stelle da me dato, ne [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 marzo 2011
Disincantato83

Sì: è questo il vero messaggio, per chi vuole capire. Una spietata antitesi del tanto sbandierato “sogno americano” (ovvero occidentale). Concordo con chi ha parlato di darwinismo sociale e legge dell'adattamento: ma si tratta appunto di un mondo primitivo, selvaggio, quindi certamente non condivisibile, al quale bisogna ribellarsi.

domenica 25 settembre 2011
bonzus

un monumentale sean penn ci porta a spasso nel sogno americano infranto. continui riferimenti alla situazione politica per un film che ha molti punti in comune con il più fortunato milk . uno sean pean che riassume nel suo personaggio gli occhi tristi di chi si sente umiliato e offeso. una regia pigra e leziosa che poteva muoversi meglio ma con un paio di scene intelligenti e una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »

sabato 24 maggio 2014
Simone Magli

Manca il ritmo della follia. E' troppo statico e secondo me non va molto bene per questo tipo di film. Ci sono comunque temi validi come l'alienazione degli individui nella società, il lavoro vissuto volutamente in maniera passiva, una sorta di schiavitù consenziente, purché si possa essere almeno un granello di sabbia dentro il sogno americano.

sabato 23 giugno 2012
el gato

Nel 2004, in piena"era post-11 settembre"e bushiana, con la retorica patriottarda of the great America, questo film "reichiano"(sembra di leggere "Ascolta, piccolo uomo"di Wilhelm Reich)ci sbatte in faccia un fatto di cronaca diventato film, dove una persona"buona ma sempre sconfitta", vittima di ingranaggi e convenzioni, si rifà a un fatto accaduto per [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 marzo 2012
Ellie Arroway

il film è assolutamente bellissimo, il recensore che parla di regia inesistente deve avere scarsa dimestichezza con il cinema intimista e la regia volutamente invisibile, ma presente e interamente votata alla missione del film, che è quella di veicolare un messaggio ben preciso. Al centro di questo film stanno un uomo e il suo dramma (che poi è il dramma del mondo contemporaneo).

martedì 27 settembre 2011
denzel for ever

gli do due stelline sl per Pean  perche fa un'altra bella interpretazione...ma il film..nn mi è piaciuto proprio....saranno gusti ..ma la storia nn mi ha affascinato affatto..o forse cm è stata raccontata

Frasi
Ma io le dico che gli schiavi non sono mai scomparsi in questo Paese, gli hanno solo dato un nuovo nome: impiegati.
Una frase di Samuel Bicke (Sean Penn)
dal film The Assassination - a cura di Valerio
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
La Stampa

Adesso in America c'è abbondanza per pochi, e poco per tutti gli altri»; «Gli schiavi non sono mai scomparsi in questo Paese, hanno soltanto un nuovo nome: lavoratori dipendenti»; «La Terra appartiene ai prepotenti»; «Io voglio solo un pezzettino di Sogno Americano, come mio padre e mio nonno». «The Assassination» del debuttante Niels Mueller è un film politico collocato nel 1974 che potrebbe benissimo [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Nixon basò la sua campagna elettorale sul ritiro delle truppe. Una volta eletto scatenò i bombardamenti in Vietnam. Basò la sua seconda campagna elettorale sulla diminuzione degli stanziamenti alla difesa. E la gente gli credette per la seconda volta. La democrazia del sistema capitalistico basata sulla menzogna? Di questo e dello stato attuale delle cose parla il film d'esordio di un giovane regista, [...] Vai alla recensione »

Mauro Gervasini
Film TV

Gioco a quiz per i lettori. Perché censurare Richard Nixon dal titolo italiano (si fa per dire)? Risposta A) Perché se no il pubblico crede che il film sia un biopic sull’ex presidente, e siccome non gliene può fregar di meno... Risposta B) Perché se no sembra un film di quegli sfigati kennedian-kerriani che hanno perso le elezioni e non vanno più di moda.

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Chi è il miglior venditore su piazza? Il solido, grosso, greve Jack Jones (Jack Thompson), venditore egli stesso, non ha dubbi. Il numero uno, spiega a Sam Bicke (Sean Penn), è Richard Nixon. Siamo nel 1973, e il Presidente è al suo secondo mandato. La prima volta * spiega Jack -‚ ha venduto agli americani la promessa di metter fine alla guerra in Vietnam.

Piera Detassis
Ciak

Troppo sottovalutato questo film prodotto dallo sforzo congiunto di Alexander Payne (regista del pluripremiato Sideways), Leonardo DiCaprio e Alfonso Cuaron. Eppure, The Assassination (in originale L’assassinio di Richard Nixon) di Niels Mueller è un film agro e ben scritto, magnificamente interpretato da Sean Peim. Ispirato a un fatto di cronaca, narra la storia vera di Sam Bicke (il nome reale è [...] Vai alla recensione »

Oscar Cosulich
Il Mattino

Qual è il limite di sopportazione di un uomo? E In che modo un «vinto» può ritagliarsi un posto di spicco nella società? Sono queste le domande a cui risponde «The Assassination», intensa opera prima scritta (con Kevin Kennedy) e diretta da Niels Mueller, da venerdì nelle nostre sale. Interpretato da un prodigioso Sean Penn nei panni del dolente Sam Bicke, il film racconta la storia (vera) di un commerciant [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Firmato del ventitreenne americano Niels Mueller, «The Assassination» è un film solido e convincente grazie alla forte tenuta drammaturgica e alla nuova, grande performance del fuoriclasse Sean Penn. Ispirata a una vicenda di cronaca dei primi anni Settanta, l'opera prima chiaramente ispirata a «Taxi Driver» racconta l'escalation autodistruttiva di un idealista psicolabile che non sopporta le ingiustizie [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Il cinema di Hollywood ha dato e dà spesso grande rilievo ai perdenti, i «losers». Forse un po’ anche per contrapporli a tutti quelli di cui ci racconta le aspirazioni e gli affanni per realizzare l’ormai classico «sogno americano». Oggi eccoci a un altro perdente, al centro di un film realizzato da due esordienti, Niels Mueller, regista, Kevin Kennedy, sceneggiatore, finanziati da due produttori messicani [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Sam Bicke è un fallito. The assassination, di Niels Mueller, racconta un anno della sua vita, tra il 1973 e il 1974, proprio il periodo in cui sta vacillando definitivamente la stella di Nikon. Ma che cosa hanno in comune questo povero diavolo e il Presidente degli Stati Uniti? Il titolo originale (The assassination of Richard Nixon) toglie ogni dubbio fin dal principio, almeno per lo spettatore americano: [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Benvenuto a Niels Mueller, è nato in America un nuovo bravo regista che, assieme ad altri suoi più o meno coetanei, intorno ai 40 anni, da Alexander Payne a Wes Anderson per dirne solo due, fa ben sperare sulla vitalità di un cinema "indipendente" che assume su di sé l'eredità della migliore "new Hollywood" di trent'anni fa. Questo progetto ha faticato assai a farsi realizzare, c'è stato in mezzo l'11 [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il 22 febbraio 1974 uno sconosciuto di nome Samuel S. Byck tentò di dirottare un aereo di linea per schiantarsi sulla Casa Bianca e uccidere il presidente Nixon. L’attentato naturalmente fallì: Bick riuscì solo a uccidere i due piloti prima di spararsi e la sua storia venne tenuta a lungo segreta dall’Fbi. Ma dopo l’11 settembre un tentativo così patetico e insieme grandioso, uno dei tanti nella lunga [...] Vai alla recensione »

Franco Montini
La Repubblica

Molti anni prima dell’attentato alle Due Torri, qualcuno aveva ipotizzato di dirottare un aereo e farlo abbattere sulla Casa Bianca. Obiettivo dell’azione suicida:uccidere l’allora presidente Richard Nixon.Correva l’anno 1974 e la storia poco nota,ma vera, rievocata dal film, lanciato a maggio al Festival di Cannes, è centrato sulla figura di Sam Bicke, un idealista psicolabile, magnificamente interpretato [...] Vai alla recensione »

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