Quell'oscuro oggetto del desiderio

Film 1977 | Drammatico 100 min.

Regia di Luis Buñuel. Un film Da vedere 1977 con Julien Bertheau, Fernando Rey, Carole Bouquet, Angela Molina, Milena Vukotic, André Lacombe. Cast completo Titolo originale: Cet obscur objet du désir. Genere Drammatico - Francia, 1977, durata 100 minuti. - MYmonetro 3,87 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 dicembre 2012

Il vecchio Mathieu si innamora pazzamente della giovane Conchita. Costei gli fa mantenere anche la madre e concede all'uomo quel tanto che basta per tenerlo legato. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes,

Quell'oscuro oggetto del desiderio è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,87/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,74
ASSOLUTAMENTE SÌ
Una tormentata relazione.

Il vecchio Mathieu si innamora pazzamente della giovane Conchita. Costei gli fa mantenere anche la madre e concede all'uomo quel tanto che basta per tenerlo legato. Il povero Mathieu è dunque costantemente frustrato, lotta disperatamente per liberarsi della ragazza, ma non ci riesce. Di lite in lite il vecchio e la ragazza continuano la loro tormentata relazione.

Recensione di Stefano Lo Verme

Mathieu, un ricco e maturo vedovo in vacanza a Parigi, si scopre follemente attratto dalla giovane Conchita, una ragazza di umile famiglia, e comincia a corteggiarla offrendole del denaro e costosi regali; ma Conchita, sebbene si mostri riconoscente verso Mathieu, rifiuta di concederglisi e fugge in Spagna. Tempo dopo, l'uomo ritroverà Conchita in un locale di Siviglia, e tenterà ancora una volta di conquistarla.
All'età di 77 anni, il grande regista Luis Buñuel firma l'ultimo film della sua quasi cinquantennale carriera, una pellicola originale e spiazzante che rappresenta la summa della poetica del maestro calandese, nonché una delle opere più importanti della sua intera produzione. Buñuel ha adattato, in coppia con il suo storico co-sceneggiatore Jean-Claude Carrière, il romanzo La donna e il burattino, di Pierre Louys, già portato sullo schermo in altre quattro versioni, tra cui Capriccio spagnolo (1935), di Josef von Sternberg, con Marlene Dietrich, e Femmina (1959), con Brigitte Bardot, ma scegliendo di adottare il punto di vista del protagonista maschile, il sessantenne borghese Mathieu (Fernando Rey).
Ed è proprio Mathieu a narrare l'intera storia in un lungo flashback, o piuttosto in un dettagliato racconto fatto ad un curioso e variegato gruppo di passeggeri (un giudice, uno psicologo nano e una madre con la figlia) che condividono la sua stessa cabina nel vagone di un treno diretto a Parigi. Fin dall'inizio, Buñuel mescola con abilità i toni del dramma e della commedia grottesca, con scene spesso ai limiti del paradossale, come quando Mathieu rovescia dal treno un secchio d'acqua addosso a Conchita, che lo ha seguito fino alla stazione. Emblematica anche la decisione di far interpretare il ruolo chiave di Conchita, seducente ed inafferrabile "oggetto del desiderio" di Mathieu, a due attrici distinte, la francese Carole Bouquet e la spagnola Angela Molina (che hanno sostituito a riprese già avviate Maria Schneider), come a voler sottolineare il carattere di ambiguità del personaggio. E infatti, il fulcro del film è appunto la continua frustrazione del desiderio di Mathieu, che non riesce a piegare Conchita con il potere del proprio ceto sociale e si ritrova ad essere umiliato dalla donna da lui desiderata.
Ma accanto al tema dell'irrazionalità della passione amorosa e della forza autodistruttiva dell'Eros, Buñuel non manca di tracciare una corrosiva descrizione della classe borghese e della sua bieca arroganza, attraverso quell'humor nero che accomuna la maggior parte delle sue opere (gli attentati messi in atto da un improbabile gruppo terroristico, le mosche e gli scarafaggi nella scena del ristorante), prima fra tutte Il fascino discreto della borghesia. Fra i tratti distintivi della pellicola, naturalmente, c'è anche lo stile onirico e surrealista divenuto una costante del cinema buñueliano, con scene sospese tra realtà e immaginazione e una fitta serie di ironici simbolismi, elementi che hanno fatto di Quell'oscuro oggetto del desiderio un caposaldo nella carriera del cineasta spagnolo. Memorabile (e quanto mai caustico) il finale del film, con una travolgente esplosione che in un istante spazzerà via tutto e tutti, senza lasciare adito ad alcuna speranza per il futuro.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 20 ottobre 2010
laulilla

Mathieu Faber, ricco e attempato signore, si sta spostando da Siviglia a Parigi in treno, insieme ad altri viaggiatori che come lui sono diretti nella capitale francese. I viaggiatori, tutti di elevata condizione sociale, non si conoscono, ma scoprono di avere in comune amici e conoscenti, che, come spesso accade, condividono anche il sistema di valori cui ispirano modi e comportamenti.

mercoledì 7 settembre 2011
Paul.

Il protagonista del film e' sempre un borghese;l'eterno elemento di quella classe sociale odiata da Bunuel.Ogni tanto appare un sacco rozzo,pare di iuta,quindi resistente anche se logoro.Viaggia sulle spalle di Mathieu e non solo.Cosa contiene?Questo fardello contiene le convenzioni,la tradizione,le abitudini,le perversioni,la staticita',la chiusura della borghesia.

domenica 13 agosto 2017
Great Steven

Mathieu Favère è un ricco borghese cinquantenne, che ha perso la moglie sette anni prima dell’inizio della storia, un uomo posato e di abitudini parche che si è ormai rassegnato alla vedovanza… finché non entra in servizio in casa sua Conchita, ragazza diciottenne dalle indecifrabili voglie sessuali, come cameriera.

domenica 23 settembre 2012
fedeleto

L'amore tormentato e' da sempre un problema che tormenta l'uomo,e la donna,colei che possiede l'oggetto del desiderio e' particolarmente difficile da comprendere.Questo lo sa bene Mathieu,un ricco borghese di mezza eta' ,che si innamore di una cameriera di nome Conchita.La ragazza pero' e' terribilmente difficile da capire e trovare,sfuggevole,provocatoria,castratrice,e [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2011
Luca Scialo

In una Parigi di fine anni '70 insanguinata dal terrorismo politico, un ricco signore di mezz'età, Mathieu Faber perde la testa per un'affascinante cameriera di origini spagnole, Conchita. Illuso dalle sue promesse e sempre a un passo da un rapporto d'amore completo, Mathieu le fa molti regali, aiuta economicamente anche la madre vedova.

domenica 2 luglio 2017
Francis Metal

Sembra la storia di qualunque uomo alla ricerca di una donna.. se non trova una libertina trova una finta pudica, opportunista, sfruttatrice, che ti illude, che ti tenta.. Che orrore... come le ragazze di oggi. L'espediente delle due attrici è disorientante... Mai vista una cosa simile in vita mia...

venerdì 23 gennaio 2015
Aldo Marchioni

Ho rinunciato ad una attività molto interessante, per vedere questo film presso un locale cineclub. Avevo le più alte aspettative: che sono rimaste molto deluse. Il film mostra, impietosamente, l'età. Descrive un mondo che non esiste più, anzi, che non è mai esistito, se non nella fantasia politicizzata di personaggi come Bunuel, il quale, borghesissimo, odiava [...] Vai alla recensione »

martedì 4 giugno 2013
vjarkiv

Non è un caso che il "pallido" oggetto del desiderio presente nell'opera letteraria   di Pierre Louÿs "La donna è il burattino", diventi "oscuro" nell'ultimo film di Luis Buñuel. Giusto per rimarcare che si sta parlando di quell' "oggetto" che può ossessionare un uomo (inteso come maschio!) fino a farlo [...] Vai alla recensione »

Frasi
"la chitarra è mia e la suono quando voglio io!"
Una frase di Conchita (Angela Molina)
dal film Quell'oscuro oggetto del desiderio - a cura di Giacomo
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